Migliorare la Sicurezza del Proprio Account Google

Se sabato abbiamo visto come Facebook stia migliorando la gestione della sicurezza per i propri utenti, oggi vediamo come sia possibile migliorare la sicurezza legata al proprio account Google.

Per prima cosa, ovviamente si raccomanda di utilizzare una password sufficientemente sicura e complessa, dal momento che Google gestisce anche la posta elettronica su cui probabilmente ricevete le password di accesso ad altri servizi.

Grazie alle opzioni di sicurezza di Google, inoltre, è possibile impostare le opzioni per il recupero dell’account, avendo quindi un numero di telefono di contatto ed un indirizzo di posta elettronica alternativo a quello dell’account Google principale.

E’ anche possibile, nonché auspicabile, applicare l’autenticazione “a due vie”, che prevede l’utilizzo dell’applicazione dedicata all’autenticazione Google per dispositivi mobili per la generazione di un codice, da inserire quando si accede al proprio account Google.
In questo modo, anche avendo nome utente e password, non sarà possibile accedere all’account Google senza il codice inviato al telefono cellulare.

Nel caso in cui alcune applicazioni che utilizzate necessitino dell’accesso all’account Google, potete utilizzare per queste applicazioni password differenti, specifiche per le singole applicazioni, senza compromettere la sicurezza di tutto l’account.

Restano ferme ovviamente tutte le altre cautele che bisogna applicare quando si utilizza il servizio, ovvero il non inserire la propria password Google all’interno di siti terzi, che potrebbero non proteggere adeguatamente le informazioni e quindi potenzialmente concedere l’accesso a persone non autorizzate e malintenzionate al vostro account (cosa che comunque si risolve con l’autenticazione a due vie, che rende necessario l’utilizzo del cellulare per l’accesso).

E’ anche utile controllare gli accessi al proprio account alla ricerca di attività sospetta, funzionalità accessibile dalla pagina di Gmail e dalla quale è possibile scollegare le varie sessioni, oltre a verificare se si tratti di sessioni autorizzate.

Anche l’invio di password e documenti sensibili tramite posta elettronica è sconsigliato, soprattutto vista la presenza in Google di Google Docs, che permette di condividere più selettivamente i propri documenti e soprattutto opera tramite protocollo sicuro HTTPS.

via | Lifehacker