Root su Android: ecco come eseguirlo facilmente
I vostri amici iPhone-muniti continuano a pavoneggiarsi perché sono riusciti a fare il jailbreak del loro telefonino? Dimostrategli che voi non siete da meno: prendete il vostro fido smartphone Android e correte a “rootarlo”. Ma no, posate quella birra! “Rootare” non significa costringere gli smartphone a scavalcare le limitazioni imposte dai costruttori a suon di rumorose emissioni corporee.
Il root su Android è una pratica che consente di acquisire il massimo dei diritti sul proprio telefonino, in modo da avere il pieno controllo sul sistema e compiere azioni che normalmente non sono consentite. Qualche esempio? La regolazione della potenza della CPU, l’utilizzo di tutti gli smartphone come hotspot Wi-Fi, lo spostamento delle applicazioni su memory card anche quando non sarebbe consentito, la cattura di screenshot dello schermo del telefono e molto altro ancora.
Allora, se siete d’accordo, noi inizieremo subito con la “lista della spesa” (ossia dell’occorrente per effettuare il root, non si deve comprare niente, tranquilli) e con la guida completa per rootare gli smartphone Android. La procedura è valida per quasi tutti i dispositivi e tutte le versioni di Android. Basta usare un programmino free!
Cosa serve
- Uno smartphone Android (non si sa mai!)
- Un PC Windows
- Il driver del proprio smartphone installato sul PC (cercatelo con Google)
- L’applicazione SuperOneClick (download | home page)
- Il cavo USB per collegare lo smartphone Android al PC
- Il .Net Framework 2.0 di Microsoft installato (solo se si usa Windows XP)
Come procedere
- Scaricare SuperOneClick ed estrarre il contenuto dell’archivio del programma in una cartella qualsiasi;
- Avviare l’applicazione SuperOneClick.exe;
- Collegare lo smartphone Android al PC tramite cavo USB;
- Espandere la barra di notifica di Android (basta trascinare verso il basso la barra degli strumenti collocata in alto), tappare sulla voce Debug USB connesso e disabilitare il debug USb togliendo la spunta dalla voce Debug USB;
Cliccare sul pulsante Root di SuperOneClick per avviare la procedura di root su Android; - Quando compare la scritta Waiting for Device nella finestra principale di SuperOneClick, riattivare il Debug USB mettendo la spunta sull’apposita voce di Android;
- Quando compare la scritta Starting ADB Server, disattivare nuovamente il Debug USB, riattivarlo e disattivarlo nuovamente in rapida successione;
- Attendere la fine della procedura.
Ecco fatto! In questo modo avete fatto il root su Android. Ora sarete liberi di installare e di usare le applicazioni Android che richiedono i privilegi più elevati. Qualche esempio delle più simpatiche? Eccolo:
Migliori applicazioni Android root free [via]
- Superuser: una sorta di UAC per Android. Grazie ad esso, potrete dare le autorizzazioni root alle applicazioni singolarmente con degli avvisi mostrati in tempo reale all’avvio delle app.
- Adfree: adblock per Android. Agisce sul file hosts del telefono per bloccare le pubblicità online.
- SetCPU: permette di regolare in maniera intelligente la potenza del processore. Se usata bene, permette di aumentare un bel po’ l’autonomia della batteria del telefono.
- Wireless Tether: trasforma lo smartphone in un hotspot Wi-Fi anche quando questa funzione non è supportata ufficialmente dal telefono.
- Busybox: la linea di comando su Android!
- Move2SD Enabler: permette di spostare su memory card anche le applicazioni che di default non lo permettono.
- Quick Boot: permette di riavviare lo smartphone con un tap.
- Autorun Manager: permette di gestire e disabilitare le applicazioni impostate per l’avvio automatico su Android.
- ShotMe: per catturare screenshot di Android.
- Titanium Backup: per effettuare backup di dati, applicazioni e impostazioni.
FAQ – Domande frequenti e risposte
- Si rischia qualcosa a fare il root su Android? In genere no, comunque in questo tipo di operazioni c’è sempre un piccolo rischio di mandare il proprio smartphone a ramengo. Noi non ci assumiamo alcuna responsabilità a riguardo, sia inteso!
- Quali sono gli smartphone compatibili e incompatibili con SuperOneClick? Date un’occhiata a questa lista.
- Avete testato la guida? Certo, ed è andata ottimamente su un Samsung Galaxy Next con Android 2.2.1.
- Il root causa crash o rallentamenti di Android? Non ci pare, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco.
- Dopo aver effettuato il root, è possibile tornare indietro? Sì, basta collegare il telefono al computer, avviare SuperOneClick e cliccare sul pulsante “Unroot”.
- Facendo il root si perde la garanzia del telefono? Non sempre, comunque tornando indietro dal root non ci dovrebbero essere problemi con i centri di assistenza.
Per ora è tutto. Per consigli, critiche, suggerimenti, opinioni e aggiunte a questa guida, sfruttate pure i commenti.
[Photo Credits | jakemaymar]