Blackout Day contro il SOPA: aderiscono alla protesta Wikipedia, Google, Mozilla, Microsoft e altri 7.000 siti Web


Nonostante lo stop preventivo della Casa Bianca e il rinvio della discussione sul SOPA al Congresso USA, le misure anti-pirateria allo studio dei politici americani rimangono un pericolo per la libertà della Rete: potrebbero conferire alle major del cinema e della musica il potere di oscurare siti ritenuti violatori di copyright, forzare i motori di ricerca a “tagliarli” e costringere siti che linkano altri siti accusati di pirateria a chiudere. Per questo non è stata annullata, ed anzi ha registrato nuove pesanti adesioni, la giornata di blackout contro SOPA e PIPA che diversi siti avevano programmato per oggi.

Fra i siti più importanti che partecipano alla protesta: Wikipedia che nella sua versione inglese resterà oscurata per 24 ore (un po’ come accadde da noi lo scorso ottobre per la legge ammazza-blog) mentre in Italia, almeno per il momento, mostra solo un banner informativo; il sito di social news Reddit; Google che sebbene abbia rinunciato al blackout presenta un messaggio in home page ed ha creato un’apposita pagina per spiegare al pubblico i rischi delle leggi anti-pirateria allo studio negli USA; la versione anglofona di WordPress.org; Mozilla e altri 7.000 siti Internet più o meno popolari.


Per il momento mancano all’appello Facebook e Twitter che non hanno oscurato i propri siti ma hanno più volte ribadito in pubblico la loro contrarietà allo Stop Online Piracy Act e al Protect IP Act. A sorpresa, a schierarsi contro le leggi ammazza-Internet made in USA anche Microsoft che nelle scorse ore ha annunciato pubblicamente la sua contrarietà alle norme “così come sono state scritte”. All’inizio Microsoft ed Apple appoggiavano entrambe il SOPA ma ora anche il colosso di Cupertino sembra silenziosamente tornato sui suoi passi.

Servirà a qualcosa questa mobilitazione di massa? Lo speriamo vivamente, ma purtroppo nei corridoi del Congresso USA circola voce che dopo la sospensione annunciata ad inizio settimana la discussione sul SOPA potrebbe riprendere già a febbraio. Non certo una bella notizia, considerando che l’iter per l’approvazione del Protect IP Act (la versione del SOPA in discussione al Senato USA) non si è ancora fermata nemmeno per un secondo. Vi terremo aggiornati.

[Via | APCMag]