
Il Blackout Day del Web che ieri ha visto siti come Wikipedia, Reddit, Google e WordPress oscurati o listati a lutto ha sortito gli effetti sperati. Otto dei politici americani (sei Repubblicani e due Democratici) che fino a ieri supportavano il SOPA e il PIPA hanno fatto marcia indietro annunciando di non voler più appoggiare l’approvazione dei due disegni di legge che, di fatto, avrebbero censurato il Web e messo il bavaglio non solo ai siti giudicati colpevoli di violazione del diritto d’autore (oscurandoli a mezzo DNS) ma anche a siti terzi, motori di ricerca e servizi Web che avessero segnalato anche solo l’esistenza dei “siti pirati”.
A cambiare idea sono stati Orrin Hatch, Ben Cardin, Ben Quayle, Lee Terry, Dennis Ross, Tim Holden e, soprattutto, due dei principali promotori dello Stop Online Piracy Act e del Protect IP Act: Marco Rubio e Roy Blunt. Quest’ultimo, come riportato da Paolo Attivissimo sul suo blog, è stato pizzicato da Vice.com ad usare immagini senza permesso sul suo sito Internet: se fossero entrate in vigore le norme imposte da SOPA e PIPA, anche il suo sito sarebbe stato da oscurare, così come quelli di altri politici USA che avevano annunciato il loro sostegno alle nuove leggi anti-pirateria.