Whatsapp: i motivi della scomparsa dall’App Store e le reali vulnerabilità

Poco meno di un mese fa Whatsapp, la celebre app per smartphone mediante cui agli utenti viene offerta l’opportunità di scambiare messaggi gratuitamente, era stata rimossa dall’App Store senza alcun motivo ufficiale per poi ritornare dopo diverse ore caratterizzata però da un numero di versione differente.

Il motivo della rimozione era stato attribuito in maniera unanime ad alcuni problemi di sicurezza legati all’utilizzo dell’app ed imputabili ad una debolezza del protocollo della stessa.

Nel corso delle ultime ore, però, Brian Acton, cofondatore di WhatsApp, è stato intervistato da La Repubblica.it a cui ha spiegato le motivazioni effettive in base alle quali, a quanto pare, la tanto amata app è scomparsa improvvisamente dal marketplace Apple per poi risultare nuovamente disponibile sullo stesso in maniera ancor più improvvisa.

No, non siamo stati rimossi dall’App Store per via di un problema di sicurezza, mette subito in chiaro Acton, “il problema è stato di altro genere” e, a quanto pare, il nocciolo della questione sarebbe proprio a Cupertino.


Non posso ovviamente parlare perché legato da un accordo di riservatezza che ci lega a Apple“, prosegue Acton dichiarando poi che quello con cui il suo team e WahtsApp si sono ritrovati a dover fare i conti è stato ciò che comunemente viene definito come “non rispetto delle policy Apple nello sviluppo dell’applicazione per iPhone“.

Apple, però, a tal proposito, aveva avvisato WahtsApp alcune ore prima del blackout ma, così come reso noto dallo stesso Acton, il team dell’app aveva già deposto la nuova versione, vale a dire quella in grado di rispettare le policy di Cupertino.

Accantonando tali problematiche, il cofondatore di WhatsApp, parlando di Apple, ha comunque sottolineato il fatto che  “con loro lavoriamo benissimo e siamo molto contenti di poter fornire agli utenti iPhone la nostra applicazione“.

Conferme e voci di corridoio a parte, l’ultima versione dell’app, la 2.6.9, vale a dire quella che ad oggi è anche disponibile sull’App Store, presenta comunque dei problemi di sicurezza ed a sottolineare ciò è lo stesso Acton.

Le problematiche in questione, ovvero la possibilità di aggirare la registrazione al servizio e la mancanza di protocolli criptati, descritte in un linguaggio molto tecnico mediante un apposito bollettino online, andrebbero però a configurarsi come vulnerabilità opinabili di cui alcune possono essere ritenute tali e, di conseguenza, da correggere ma, nonostante ciò, non considerate pericolose dallo stesso team di WhatsApp ma sulle quali, comunque, stanno lavorando.