GoDaddy nega tutto: non siamo stati attaccati da Anonymous

Ieri vi abbiamo prontamente aggiornati sulla notizia del giorno, l’attacco sferrato ai server di GoDaddy, un famosissimo sito di hosting. Il colpo era stato effettuato da un hacker del noto gruppo pirata Anonymous che ha commentato l’accaduto su Twitter.

Pur non essendo stato specificato il motivo, abbiamo ricordato che GoDaddy è stato più volto accusato per aver sostenuto lo Stop Online Piracy Act (SOPA) . Ogni indirizzo ospitato su GoDaddy è caduto per molteplici ore, precisamente dalle 19.00 fino alle 01.00 della notte (ora italiana).


Questo è quanto abbiamo saputo, ma la notizia è stata smentita da Scott Wagner, il CEO di GoDaddy che ha solo confermato il problema, ma ha completamente escluso qualsiasi tipo di attacco.

I server non sono stati colpiti da Anonymous, anche se l’hacker ha dichiarato tutt’altro sul social network cinguettante, ma il down è stato causato da un problema che Wagner ha cercato di spiegare con precisione.

L’interruzione del servizio non è stata causata da influenze esterne. Non è stato un ‘hack’ e non c’è stato un attacco di tipo denial of service (DDoS). Abbiamo stabilito che l’interruzione del servizio è stata causata da una serie di eventi di rete interni che hanno corrotto le tabelle di routing dei dispositivi. Una volta identificati i problemi, abbiamo adottato misure correttive per ristabilire i servizi per i nostri clienti e GoDaddy.com. Abbiamo implementato misure preventive per impedire che questo succeda di nuovo.

La storia di Anonymous è saltata, almeno da quanto dichiara il CEO, ma anche se si è trattato solo di un problema che ha colpito un servizio molto valido, molti utenti hanno deciso di migrare verso altri server. Le scuse del CEO, dunque, non solo non sono bastate, ma molti utenti mettono in dubbio il comunicato ufficiale di Scott Wagner che forse voleva solo salvarsi la faccia.

Quale sarà la verità? Attendiamo una replica da parte del membro degli Anonymous che probabilmente riuscirà a gettare luce su questa faccenda. Voi a chi credete, a GoDaddy oppure alla versione del pirata?

[ Via | Tech Crunch ]

[ Photo Credits | billsdead ]