Lenovo potrebbe acquisire RIM

Della non felice situazione di RIM e della buona volontà della canadese di tentare nuovamente la risalita se ne parla già da diverso tempo a questa parte ma la notizia che ha iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore potrebbe, diversamente da quanto accaduto sino a questo momento, cambiare davvero le sorti di Research in Motion.

Il gigante tecnologico cinese Lenovo sarebbe infatti interessato ad effettuare l’acquisizione di RIM ed entro tempi non molto remoti potrebbe avanzare un’offerta ufficiale all’azienda canadese.

Si tratta di una notizia che assume particolare rilievo e che diversamente dalla maggior parte delle informazioni circolate sino a questo momento non va a configurasi come un rumors proveniente dalla solita fonte anonima ma ben informata bensì come una dichiarazione ufficiale fatta da Lenovo stessa.

Il colosso cinese si è infatti detto pronto ad approfittare di una qualsiasi buona offerta si possa presentare nel corso dei prossimi mesi e tra cui, ovviamente, potrebbe rientrare anche RIM.

Lenovo, infatti, si è detta più volte interessata all’espansione nel segmento smartphone per inseguire la crescita di un mercato in cui altri produttori cinesi sono sempre più protagonisti ed in tal senso l’acquisizione di RIM potrebbe senz’altro rivelarsi molto utile.

Reserach In Motion, dal canto suo, cerca già da qualche tempo di mettere in atto apposite operazioni strategiche in modo tale da poter migliorare la situazione dell’intera azienda e, cosa ancor più importante, evitare un fallimento che sino a qualche tempo fa sembrava essere imminente.

Ovviamene un eventuale proposta d’acquisto dovrebbe passare al vaglio delle autorità canadesi e statunitensi ragion per cui la questione oltre che essere a carattere industriale diverrebbe anche politica perché significherebbe cedere diverse strutture di fondamentale importanza ad un’azienda cinese.

Per il momento dal fronte RIM non giunge alcun commento ma sicuramente nel corso dei prossimi giorni sarà possibile saperne di più.

Photo Credits | Flickr