Google e la privacy, le authority europee preparano un’azione repressiva

L’accoppiata Google – privacy è stata più volte portata all’attenzione delle istituzioni e dei garanti in modo tale da poter individuare, nelle dinamiche attuate dal motore di ricerca di Mountain View relativamente al trattamento dei dati personali, eventuali pericoli per gli utenti.

A tal proposito, durante le ultime ore, la CNIL (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés) ha annunciato un incontro con le autorità europee che è stato fissato per il 26 febbraio.

In occasione di tale incontro saranno decise le eventuali sanzioni nei confronti di Google.

Al centro della questione c’è l’oramai celebre policy unificata, introdotta da big G lo scorso anno, che prevede, in sostanza, la creazione di un unico profilo per ogni utente mediante cui gestire tutti i servizi Google.

La questione è stata analizzata per diversi mesi dalle autorità e ad ottobre del 2012 l’UE ha chiesto a Google di fornire informazioni più dettagliate in merito alle pratiche ed alle tempistiche di archiviazione dei dati dagli internauti.

A mesi di distanza la CNIL ha però fatto sapere di non aver ricevuto alcuna risposta.

Ora, quindi, le autorità sono chiamate a continuare le loro indagini ed a prendere provvedimenti.

La proposta fatta è quella di formare un gruppo di lavoro, guidato dalla CNIL, per coordinare un’azione repressiva da mettere in atto prima dell’estate.

Ogni paese potrà decidere in maniera autonoma l’ammontare di eventuali sanzioni.

Per Google, quindi, si intravede la possibilità di un’ennesima mega multa, il cui importo potrebbe complessivamente superare il milione di euro.

Google, frattanto, ha difeso il suo operato dichiarando  di aver introdotto la policy unificata nel pieno rispetto delle normative vigenti in Europa, collaborando a stretto contatto con CNIL e con l’intenzione di continuare a farlo.