Secunia, Google Chrome è stato il software più vulnerabile del 2012

Diversamente da quel che potrebbe pensare la maggiore parte degli utenti i principali pericoli per la sicurezza non provengono dalle applicazione made in Redmond ma aggiudicarsi il titolo di veri colpevoli della diffusione di malware sono i software di terze parti, in primis Google Chrome.

È esattamente questo quanto emerge dal Vulnerability Review 2013 di Secunia, un report su quelle che sono le vulnerabilità individuate nel corso del 2012 in vari prodotti e sulle patch che sono state rilasciate dalle software house.

Sfruttando il tool Persona Software Inspector (PSI) Secunia ha fatto sapere che nel 2012 il mezzo di attacco maggiormente utilizzato è stato l’esecuzione di codice remoto da internet e che sono state registrate ben 9.776 vulnerabilità in 2.503 prodotti di 421 software house, dati questi che segnano un incremento pari al 5% rispetto al 2011.

Se viene limitata l’analisi a quelli che sono i primi 50 prodotti installati cui computer degli utenti si apprende poi che ben 29 sono software Microsoft mentre 21 sono software di terze parti e, di conseguenza, che il numero totale di vulnerabilità individuate nella top 50 è uguale a 1.137 ma che solo il 14% di esse è stato causato dai software di Redmond.

Al primo posto di questa tutt’altro che gloriosa classifica va a piazzarsi, così come già accennato, Google Chrome con ben 291 vulnerabilità, seguito poi da Firefox (257), da iTunes (243), da Flash Player (67) e da Java SE (66).

Internet Explorer occupa invece la nona posizione in classifica con 41 vulnerabilità mentre Windows 7 è al settimo posto con 50 vulnerabilità.

Skype, invece, va a configurarsi come una tra le applicazioni più sicure attualmente presenti sulla piazza considerando che per il 2012 oramai trascorso è stata registrata soltanto una vulnerabilità.

In fatto di rapidità di rilascio delle patch, invece,  l’84% delle vulnerabilità è stato risolto entro 24 ore dalla loro scoperta.

Secunia ha tuttavia posto l’accento sulla questione velocità di installazione dichiarando di aver riscontrato un’eccessiva lentezza delle aziende.

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Via | Neowin