Crypto phishing: che cos’è e come proteggersi in rete

Negli ultimi due anni abbiamo osservato un mondo sempre più connesso. L’aumento del traffico in rete, però, ha delle implicazioni non sempre positive per privati e aziende. L’incremento delle interazioni e delle attività commerciali sul web comporta infatti un maggiore rischio di frodi e truffe a livello di beni, servizi e informazioni. Il pericolo più temuto dagli internauti resta l’attacco informatico, fenomeno in deciso aumento dopo la pandemia e il conflitto russo-ucraino.

Crypto phishing

Italia nel mirino dei cyber attacchi: aumenta il crypto phishing

Gli attacchi hacker hanno subito una crescita esponenziale nel nostro Paese. La conferma arriva dal rapporto 2022 del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica che presiede al Dipartimento di Informatica dell’Università di Milano. L’aumento del 42% sul numero dei reati informatici, tuttavia, non sorprende; al contrario, l’ascesa delle minacce in rete può considerarsi al pari di un effetto collaterale dell’altrettanto aumento del numero di utenti connessi in rete.

La truffa più popolare è il phishing, frode online che non risparmia il metaverso e le criptovalute. Tale reato consiste proprio nel tentativo di ottenere le credenziali di un utente attraverso l’utilizzo di mail fasulle oppure attraverso l’intercettazione del suo traffico in rete. In ambito crypto, l’obiettivo finale dei cyber criminali mira ai prodotti finanziari delle esche, di solito contenuti nei wallet di monete digitali, sia hardware che software. Le tecniche di crypto phishing stanno diventando sempre più sofisticate: l’ottimizzazione delle strategie malevoli è proporzionale all’aumento degli investimenti degli italiani nella blockchain.

Crypto phishing: alcuni suggerimenti su come difendersi

L’insidia del phishing, oggi estesa anche al mondo decentralizzato delle criptomonete e del trading online, non va sottovalutato, ma affrontato con la consapevolezza degli strumenti a disposizione. Il primo passo da compiere per innalzare la soglia di sicurezza durante la navigazione web è imparare a identificare la tipologia di reato tramite alcune spie evidenti. La truffa avviene generalmente attraverso email: i messaggi risultano inviati da mittenti sconosciuti o comunque poco autorevoli; inoltre, i link risultano sospetti; infine, i contenuti del testo risultano ambigui e sconnessi con riferimento alla situazione attuale.

Secondo il rapporto Clusit, circa l’86% dei reati registrati in rete riguarda il furto delle identità e delle informazioni sensibili, colpendo sia le istituzioni statali sia i privati cittadini.

Tuttavia, come menzionato in precedenza, gli attacchi non risparmiano il Metaverso e le criptovalute, topic decisamente accesi e di tendenza a livello internazionale. Anche in questo caso, la soluzione migliore per proteggere i propri wallet è rendere sicure la navigazione web attraverso l’installazione di un software VPN (Virtual Private Network), ossia reti virtuali private che garantiscono la protezione dei dati attraverso l’anonimato grazie a una connessione dove le informazioni non sono pubblicamente visibili, ma sono gestibili solo a vantaggio dei due nodi di questa connessione: client e server.