Windows 7 sui netbook? Forse non è tutto questo granché

Al contrario di quanto molti di noi hanno creduto finora, il successo di Windows 7 sui netbook potrebbe risentire fortemente della diffusione di Linux.

Ecco quanto emerge dall’ultimo articolo pubblicato da Preston Gralla su Computerworld, in cui il noto editorialista prova a mettere in dubbio molte delle profezie circolate sul Web a poche settimane dal lancio ufficiale di Seven. Qualcuno annunciava già la morte di Linux sui portatili low-cost, altri parlavano di una bassissima diffusione del sistema open source sui netbook, ma quasi nessuno sembra aver fatto i conti con le eccessive limitazioni di Windows 7 Starter e il successo che Linux sta ottenendo nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo una ricerca effettuata da Retrevo.com, il 61% degli utenti si è detto infatti all’oscuro delle castrature che Microsoft ha perpetrato in Seven Starter e, quando informato sulle limitazioni del sistema, il 56% degli stessi ha manifestato un certo malessere nei confronti del nuovo Windows per netbook. Considerando che la maggior parte dei portatili a basso costo è commercializzata proprio con “Sette” preinstallato, l’azienda di Ballmer deve prepararsi a fare i conti con un mucchio di clienti insoddisfatti.


Gralla ha aggiunto a questo dato il fatto che per passare da Windows 7 Starter a Windows 7 (quello completo, senza limitazioni) occorrono la bellezza di 80 dollari. Una cifra non proprio consona per chi decide di acquistare un computer low-cost , che farà storcere il naso anche a quegli utenti non del tutto insoddisfatti da Seven Starter.

E lo snobismo di Microsoft nei confronti dell’architettura ARM, che porterà ad una larghissima diffusione di Linux nei mercati emergenti (ma non solo), dove lo mettiamo?

Insomma, lo scenario che si staglia all’orizzonte del gruppo di Redmond non sembra così roseo come dipinto fino a qualche settimana fa. Secondo gli ultimi dati, nell’immediato futuro almeno il 32% dell’utenza netbook mondiale opterà per un sistema diverso da Windows e, senza la rimozione delle limitazioni presenti in Sette Starter, la situazione difficilmente cambierà.

Se questo sia un bene o un male, non sta certo a noi dirlo.

Via | Computerworld

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