Quick Hide: visualizzare file e cartelle nascosti, e non solo, in un unico click

Sicuramente anche voi, cari lettori di Geekissimo, sarà capitato almeno una volta nella vita di aver avuto a che fare con fastidiosi virus in agguato sul PC in uso, implicando dunque la necessità di risolvere la problematica in questione nel più veloce dei modi e, di conseguenza, richiedendo l’adozione di un qualche tipo di stratagemma nel caso in cui l’antivirus impiegato non fosse riuscito a sortire l’effetto desiderato.

A tal proposito non accade poi così di rado che un dato virus agisca sull’OS andando a disabilitare la visualizzazione di file e cartelle nascosti in modo tale da rendere più difficile l’individuazione e dunque l’eliminazione.

Considerando tutto quanto appena affermato e nel caso in cui l’OS in uso sia Windows, allora sapere di poter ricorrere all’impiego di un semplice ma utilissimo tool quale Quick Hide appare senz’altro invitante.


Quick Hide, infatti, non è altro che un pratico programmino, gratuito e senza necessità di installazione che, una volta avviato, mostrerà all’utente un apposita finestra mediante cui sarà possibile selezionare una o più operazioni da compiere scegliendo tra le tre disponibili, quali forzare la visualizzazione di file e cartelle nascosti, file e cartelle protetti e le estensioni dei file, il tutto semplicemente spuntando le caselle corrispondenti alla funzionalità d’interesse.

Le modifiche in questione saranno dunque apportate in modo del tutto automatico.

Successivamente, per poter disabilitare i vari comandi non più utili sarà sufficiente avviare nuovamente lo strumento e togliere la spunta dalla relativa casella (in alternativa è anche possibile agire direttamente dalle impostazioni di Windows nel caso in cui i comandi risultassero nuovamente riabilitati).

Quick Hide, oltre a poter risultare particolarmente utile al fine di far fronte alle problematiche relative all’insorgenza di virus, appare anche un ottimo strumento da utilizzare nel caso in cui volessimo velocizzare di gran lunga l’attivazione o la disattivazione dei comandi in questione piuttosto che eseguire la procedura ben più lunga proposta di default da Windows.