TwitControl, controllare il PC da remoto utilizzando il proprio account Twitter

Avere la possibilità di controllare da remoto il proprio PC costituisce senz’altro un’ottima soluzione per tutti coloro che avvertono la necessità di gestire a distanza la propria postazione multimediale, evitando quindi, qualora possibile, di dover affidare il tutto nelle mani di altri utenti.

Esistono infatti molteplici ed utili risorse grazie alle quali si ha l’opportunità di mettere in atto un’operazione di tale tipologia, tuttavia, quest’oggi, prestiamo attenzione ad un particolare ed utilissimo strumento che, di certo, sarà apprezzato da gran parte di voi lettori di Geekissimo e, nello specifico, da coloro che dispongono di un account Twitter.

L’applicativo in questione è TwitControl, un programmino completamente gratuito e tutto dedicato agli OS Windows che, senza girarci troppo attorno, mette ciascun utente in condizione di poter controllare da remoto il proprio PC semplicemente servendosi del proprio account Twitter e, nello specifico, di quelli che sono i tweet pubblicati.

Il programmino, utilizzabile senza dover eseguire il forward della porta, una volta settato permetterà infatti di spegnere il PC, riavviarlo e disconnettersi dalla sessione, oltre ad offrire la possibilità di eseguire molteplici altre operazioni.


L’utilizzo di TwitControl risulta inoltre abbastanza semplice poiché, una volta installato, sarà sufficiente configurarne alcune impostazioni (username Twitter, numero di cellulare e nome utente e password di Gmail) e confermare dunque l’autenticazione dell’account.

Successivamente sarà poi possibile iniziare ad utilizzare l’applicativo, creare una lista di comandi personalizzati e gestire dunque il proprio PC da remoto semplicemente pubblicando i tweeet contenti i relativi comandi settati in precedenza.

Il tempo di risposta dell’applicazione risulta abbastanza immediato per cui i comandi inviati saranno eseguiti all’istante.

Per il suo funzionamento TwitControl necessita di Microsoft .Net Framework 4.0, inoltre, considerando che, al momento, l’applicativo risulta ancora in fase di beta, non è da escludere il fatto che possa presentare qualche malfunzionamento.