Moige, scarso controllo sui bambini in rete

Stando a quella che è una recente indagine del Moige, il Movimento Italiano Genitori, relativamente al grado di consapevolezza dei genitori del Belpaese circa le nuove abitudini di consumo mediale dei minori, circa 7 bambini italiani su 10 navigano in internet quotidianamente ma di questi soltanto il 7,8% sembrerebbe essere controllato.

Considerando i tempi che corrono e, in particolar modo, tenendo ben presente gli innumerevoli pericoli che impazzano in rete (pedofilia, materiale pornografico, incontri pericolosi etc.), quello in questione va a configurarsi come un dato particolarmente preoccupante.

Sostanzialmente non solo l’argomento relativo alla pericolosità del web verrebbe affrontato in maniera troppo generica ma, inoltre, sembrerebbe essere manchevole anche l’utilizzo di apposite soluzioni in grado di fungere da filtro come nel caso del parental control.

Secondo i dati raccolti, inoltre, i genitori del Bel paese porrebbero spesso delle limitazioni relativamente al tempo che, giornalmente, i propri figli hanno la possibilità di trascorrere al computer e, nello specifico, navigando online.


Numericamente parlando, il tempo medio di navigazione, almeno stando a quelli che sono i dati ottenuti dai genitori intervistati, corrisponde a circa 52 minuti al giorno, dalla mezz’ora al dì tra i 6 e i 7 anni ai 90 minuti tra i 10 e i 13.

Riguardo l’uso di internet, invece, poco meno della metà dei minori si serve frequentemente della rete per divertirsi e giocare ma anche per reperire materiali didattici.

La situazione, però, risulta differente a partire dai 12 anni: a tale età, infatti, la maggior parte dell’attenzione sembrerebbe essere rivolta ai social network, Facebook in primis.

Purtroppo, però, soltanto il 30% degli adulti sarebbe in grado di settare in maniera ottimale le impostazioni dedicate alla protezione della privacy dei propri figli su Facebook.

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