Il grande bivio di Wikipedia. Voi come vi schierate?
In questi giorni c’è un certo fermento attorno a Wikipedia, tant’è che ce ne stiamo occupando molto frequentemente. L’enciclopedia, che ormai è arrivata a oltre 9 milioni di voci in 250 lingue solo grazie all’aiuto degli utenti, starebbe però vivendo un periodo di forte riflessione al proprio interno.
È quanto si legge in un lungo articolo dell’Economist, secondo cui Wikipedia si troverebbe davanti a un bivio: può continuare ad abbracciare ogni aspetto dello scibile umano, non importa quanto insignificante; oppure può adottare una politica editoriale più restrittiva, eliminando tutti gli articoli considerati di poco conto, nella speranza di migliorare la propria reputazione come risorsa credibile.
Così, insomma, si sta aprendo all’interno di Wikipedia un conflitto tra coloro che credono che criteri editoriali restrittivi possano abbassare i livelli di entusiasmo nei confronti del progetto e portarlo quindi alla morte, e coloro, invece, secondo cui la più grande enciclopedia online del mondo dovrebbe essere più selettiva e cauta nell’accettare nuovi lemmi. Prendiamo ad esempio i tanti personaggi del gioco giapponese Pokémon, spiega il giornalista dell’Economist.
Più di 500 di loro hanno biografie molto approfondite, così come tutti i personaggi delle serie Tv, anche sconosciute; ma se si vanno a cercare biografie dei leader di Solidarność, il sindacato autonomo dei lavoratori polacchi, non si trova un granché. Questo è solo uno dei tanti esempi che possiamo trovare anche noi stessi e in cui ci saremo imbattuti decine di volte. Voi come vi schierate? I criteri dovrebbero essere o no più restrittivi?
Via | The Economist
Categorie:
Internet, Problematiche, Wikipedia Tags: enciclopedia, Internet, Web 2.0, wiki, Wikipedia, |
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#1Giubot
Io farei come con il maiale: non butterei via niente, sia per rispetto del lavoro di chi ha immesso contenuti, magari non sempre autorevoli, sia perché una pagina non autorevole può essere spunto ed incubatore di contenuti autorevoli da parte di altri, nel migliore spirito del wiki.
Senza quindi rinnegare questo spirito, che ha consentito a Wikipedia di raggiungere la massa critica di informazioni che è decretato il successo di Wikipedia rispetto ad altri tentativi, il mio suggerimento è prendere il meglio delle due alternative proposte: da un lato mantenere la libertà di aggiungere contenuti cioè in definitiva “sperimentare contenuti”, dall’altro attivare il filtro ipotizzato (un “comitato scientifico” ?) che provveda a dare un rating alle pagine. In pratica, invece che buttare via le pagine poco curate o affidabili, lasciarle esposte ma con un rating basso o prive di rating, nella speranza che prima o poi migliorino. Un meccanismo sostanzialmente darwiniano di sopravvivenza delle pagine, che potrebbe essere accentuato da meccanismi secondari quali “buttare via le pagine troppo poco guardate”. L’insieme di questi meccanismi darebbe comunque al visitatore una guida per capire se può fidarsi o meno del contenuto mostrato.
#2giorgio
anche io sono con il maiale 😉
#3attorianzo
Anche io…E maiale sia!
#4zedone
ma che discorsi sono??ma il bello è proprio che puoi trovarci di tutto..più roba c’è meglio è..non capisco sti dilemmi
#5Diego
Quoto tutti quelli che sono d’accordo con la storia del maiale :D, poi essendo wikipedia uno spazio libero e coerente non vedo il motivo per eliminare voci coerenti, forse alcuni vorrebbero far salire la reputazione di wikipedia. Ma non è già abbastanza alta? Però mi pare di aver letto in questo stesso blog di una cosa grave che riguarda wikipedia: la possibilità dell’inserimento di banner pubblicitari.
#6Nexso
Sono col maiale, ma non capisco il sistema darwiniano, cioè eliminare le pagine visitate poco mi preoccuperebbe. Pensiamo a cose tipo roba voodo (o come cavolo si scrive). Quasi nessuno guarderebbe ste cose, ma questo non significa che non debbano continuare ad esistere (questo sempre se ho capito il sistema).
#7Giubot
Anzitutto ringrazio tutti da parte del maiale 😀
L’idea darwiniana di eliminare le pagine pochissimo visitate non è giustificata dalla loro apparente inutilità ma dalla considerazione che se nessuno le legge nessuno le sottopone a quel controllo che è implicito nella lettura. Raffinando l’idea e sempre nell’ipotesi che esista questo “comitato scientifico” la cui divina esistenza è l’assunto di questa discussione, si potrebbe dire che le pagine pochissimo visitate vengano proposte dal sistema al comitato come candidate alla eliminazione, senza automatizzare quest’ultimo fatale passaggio.
Comunque non è obbligatorio condividere l’idea darwiniana per aderire al partito (o religione?) del maiale.
#8Nexso
“partito (o religione?) del maiale”
Senza punto interrogativo, il maiale deve diventare il nostro dio.
Che mondo sarebbe senza il maiale?