Dopo dieci anni di onorato servizio, in cui i successi e i numeri non sono mancati prima del lento declino odierno, Splinder chiude. La piattaforma di blogging sviluppata per l’Italia da Tipic, dal 2006 nelle mani di Dada, non è riuscita a resistere ai colpi di WordPress e Blogger e così il 31 gennaio 2012 verrà spenta definitivamente lasciando un vuoto che si farà sentire soprattutto in chi vive attivamente la Rete italiana da almeno un lustro.
La conferma alle voci di chiusura che si erano rincorse nei giorni scorsi è arrivata ieri, quando sulla home page di Splinder è comparso il seguente messaggio:
ATTENZIONE!
A partire dal 31 Gennaio 2012 il servizio Splinder verrà dismesso.
A breve verrà inviata una comunicazione con le indicazioni da seguire per recuperare tutti i contenuti dei blog ospitati. Sarà inoltre possibile attivare un redirect su un nuovo indirizzo web.
Chi ha un blog su Splinder potrà dunque scegliere fra due strade: scaricare sul PC tutti i contenuti del blog per poi ripubblicarli autonomamente altrove (la procedura sarà resa nota a breve) oppure attivare un servizio di redirect (probabilmente a pagamento) per assegnare automaticamente un nuovo indirizzo al proprio blog.
In entrambi i casi, è facile intuire che saranno pochi i blog che da Splinder rinasceranno a nuova vita altrove. Se la piattaforma dal 2008 ad oggi non ha registrato i numeri sperati ed è arrivata a questa triste fine, è proprio perché molti dei blog ospitati su di essa sono stati abbandonati dai rispettivi autori, i quali hanno deciso in parte di abbandonare la loro attività e in parte di spostarla su altri lidi digitali.
Prima di chiudere e di lasciare i commenti a voi, vi segnaliamo un paio di guide realizzate da Immenso.org che potrebbero tornare utili a chi vuole trasferirsi da Splinder a WordPress senza troppi traumi legati a link, tag e via discorrendo.
[Via | Vittorio Pasteris]
#1theQ.
Ho provato splinder, ma la piattaforma era più complicata di altre (blogger per esempio) in gestione post-allegati e moderazione commenti.
Comunque sparirà dal web un pezzo di vite, opinioni, cultura, insegnamenti, …
Anche se gli autori non aggiornavano + i loro blog, comunque permaneva nel web quanto pubblicato fino a quel momento.
Come la cancellazione di p2pforum ha cancellato molti dei miei post, analogamente succederà con splinder e centinaia o migliaia di autori.
Sembra quasi che internet stia subendo un Ictus!
#2theQ.
Tra l'altro, facebook killing blogger star
#3Alberto Paolucci
esatto, non mi sento di dare la colpa solo a WordPress e Blogger…
#4Il Druido
Non direi siano solo Facebook, WordPress, Blogger e simili ad aver determinato la fine di Splinder. Ho avuto per 4 anni un blog su quella piattaforma, e vi posso assicurare che proprio dal 2008 le cose cominciarono ad andare male.
Continui disservizi (molti dei quali impedivano proprio di postare), che duravano anche settimane, e alle richieste di spiegazioni allo staff da parte degli utenti, nessuno si degnava di dare una risposta. Per non parlare di quando arrivavano nuovi utenti che chiedevano, nell'apposito blog Soluzioni, info tecniche. Di risposte nemmeno l'ombra, ci si aiutava tra utenti. Moltissimi non accettarono il silenzio continuo da parte dello staff e fecero le valige, portando il proprio blog altrove. Questo è quanto, ci tengo a dire che non scrivo queste cose per mettere in cattiva luce lo staff di Splinder, ma perchè le ho vissute in prima persona. Ciao.
#5ZioMara
Io mi sono trasferito su AlterVista, hanno preparato una buona guida: http://blog.altervista.org/it/importare-da-splind…