Google data center

Google, una visita virtuale tra i data center

Google data center

Google ha deciso di aprire le porte (nel vero e proprio senso della parola!) ai suoi data center permettendo a chiunque di poter comprendere quanto possa essere complessa ed altamente tecnologica l’infrastruttura mediante cui viene gestito l’intero motore di ricerca e, ovviamente, anche la raccolta completa dei servizi che il gran colosso di Mountain View mette ogni giorno a disposizione dei suoi utenti.

Ad annunciare la buona nuova è stato un post pubblicato da big G sul blog ufficiale mediante cui il gruppo invita gli utenti a sfogliare le immagini realizzate dalla fotografa Connie Zouh e disponibili sul nuovo sito web Where the Internet lives o, per dirla all’italiana, “Dove batte il cuore di internet” e raccolte nella galleria allegata.

Sul sito web sono infatti presenti svariate ed affascinanti foto, visionabili tutte insieme o per categoria, mediante le quali è possibile ammirare i data center dell’azienda, la sua rete fisica, gli innumerevoli chilometri di fibra ottica ed i tantissimi server che sono alla base del celebre motore di ricerca.

Apple data center energia rinnovabile

Apple ha scelto di puntare sulle energie rinnovabili

Apple data center energia rinnovabile

Dopo un buon numero di critiche ricevute ed accumulate nel corso degli anni e dopo essere stata etichettata più e più volte da Greenpace come “l’azienda tecnologica meno verde al mondo” Apple ha finalmente deciso ed annunciato di voler alimentare i suoi principali data center negli Stati Uniti solo e soltanto con energie rinnovabili.

Così come reso noto anche in un apposito testo dettagliato, Apple ha infatti provveduto ad acquistare tutte le attrezzature necessarie da SunPower, l’azienda che opera nella produzione di strumenti per l’energia pulita, che serviranno per la costruzione di due impianti ad energia solare che andranno ad occupare ettari su ettari di terreno.

Le modifiche inizieranno sin da subito ma l’intera procedura verrà completata solo entro la fine dell’anno corrente.

Google non raffredderà un suo nuovo Data Center

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Google aprirà l’ennesimo datacenter in giro per il mondo per potenziare la sua struttura tecnica che è in costante evoluzione. Più precisamente lo localizzerà in Belgio, scelto, oltre ai classici parametri tecnico-economici, anche per le sue particolari condizioni climatiche: temperature generalmente fredde, ma non eccessivamente (la media di temperatura della zona in cui verrà installato il datacenter è compresa tra i 17 e i 21 gradi e i server dovrebbero avere una temperatura interna di circa 26 gradi).

L’aria dell’ambiente dovrebbe, infatti, garantire per tutto l’anno la possibilità di raffreddamento senza l’utilizzo di alcun impianto di aria condizionata. Nel caso le temperature della zona dovessero aumentare oltre ad un livello critico, Google provvederà a spostare il lavoro presso altri datacenter in altri parti del mondo in modo del tutto automatico. Il risparmio che è possibile ottenere da una simile tecnica è sicuramente notevole e l’ambiente ringrazierà per il minor apporto di CO2 che verrà introdotto in atmosfera grazie ad un minor consumo di energia elettrica.