Foto che mostra il logo di Google su uno degli edifici presenti nella sede a Mountain View

Google investe in SpaceX per portare internet nello spazio

Mediante la pubblicazione di un apposito breve comunicato nel corso delle ultime ore è stata resa nota la volontà di Google di andare nello spazio. Si, esatto, avete proprio capito bene perché il colosso di Mountain View ha infatti scelto di investire nel futuro di SpaceX, la società fondata da Elon Musk e specializzata nella produzione di veicoli spaziali.

Foto che mostra il logo di Google su uno degli edifici presenti nella sede a Mountain View

La cifra mesa a disposizione da Google e da Fidelity Investments, multinazionale statunitense che si occupa di servizi finanziari, risulta pari ad un miliardo di dollari. Insieme le due società deterranno un decimo del capitale complessivo di SpaceX.

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Al momento la data ufficiale di commercializzazione dei Google Glass non è stata ancora resa nota ma i preparativi per il lancio su scala globale dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di big G continuano ad andare avanti ed il recente investimento del motore di ricerca su Himax Display, una sussidiaria di Himax Technologies, ne è senza alcun dubbio un valido esempio.

Himax Display si occupa, per chi non lo sapesse, della produzione di display avanzati ed altri prodotti adatti all’elettronica di consumo.

L’accordo pone come obiettivo quello di rendere più efficiente la costruzione dei prossimi Google Glass, quelli che verranno commercializzati su larga scala, oltre che espandere la capacità produttiva di Himax al fine di avere rese più proficue in merito alla realizzazione delle tecnologie per dispositivi HMD, HUD e picoproiettori.

Google investimento produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

Google investe 200 milioni di dollari per realizzare un parco eolico

Google investimento produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili

Google ha effettuato un nuovo ed importante investimento ma questa volta non si tratta di un’acquisizione o di una esborso di denaro mirante al rendere immediatamente disponibili nuovi servizi bensì di una spesa fatta nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Si tratta di una strada che il colosso di Mountain View percorre già da qualche anno a questa parte con diversi progetti in terra a stelle e strisce a cui si aggiunge quello più recente situato a Oldham Country, in Texas, per il quale big G ha scelto di investire ben 200 milioni di dollari.

La comunicazione è stata data mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale della società mediante il quale sono inoltre stati forniti alcune interessanti informazioni su quelle che sono le finalità dell’investimento.

GNOME Mobile vola grazie a Google e Motorola

Il mercato mobile, in crescente crescita negli ultimi anni, fa gola a molti. Anche a chi ci è già dentro non vuole assolutamente perdere l’occasione di aumentare i propri profitti e, perchè no, anche di innovare.

Per questo motivo sono sempre più le compagnie che investono in tecnologie e software per i dispositivi mobili. Ultime in ordine di tempo sono Google e Motorola.

Dal 3 Novembre scorso, come leggiamo dal comunicato ufficiale di GNOME, i giganti Google e Motorola sono diventati finanziatori della GNOME Foundation, mamma di progetti importanti come GNOME Mobile. Ed è proprio in questo progetto che i colossi intendono investire il proprio denaro.

Web semantico, Yahoo!, e il miraggio del Web 3.0

Fino ad ora abbiamo parlato continuamente di Web 2.0, di quell’insieme di tecnologie che hanno reso il web il frutto della completa interazione tra utente e contenuti, una rivoluzione che in pochi anni ha travolto internet mutandone il volto, da freddo involucro a variopinta manifestazione di contenuti digitali elaborati, rifiniti e scelti dagli stessi fruitori.

La nascita e l’ irrefrenabile sviluppo di Blog e Reti Sociali, di piattaforme per l’intrattenimento e lo studio, per la condivisione del sapere fino ad arrivare alle applicazioni web-based di cui tanto parliamo, sono solo alcuni dei traguardi raggiunti dal Web 2.0, oggetto di discussione in questo ultimo periodo alla luce della progettazione di una nuova forma di Web, che qualcuno ha azzardatamente soprannominato Web 3.0.
Questa volta l’interprete principale non è Big G, ma il suo eterno rivale, Yahoo!