Un Hackintosh per Natale? Ecco i componenti giusti da acquistare

Le feste di Natale possono essere un’ottima occasione per dare sfogo al proprio spirito geek e cimentarsi in esperimenti che prima non si erano riusciti ad effettuare per mancanza di tempo. Fra questi, uno dei più allettanti è sicuramente costruire un Hackintosh, ossia assemblare un PC a basso costo (rispetto a un Mac) per poi montarci su Mac OS X.

Una volta deciso di mettere in piedi un progetto simile, però, si va incontro al più classico dei problemi: quali componenti scegliere per costruire un Hackintosh? Quale scheda video bisogna usare per godere appieno del supporto di Mac OS X? Basterà tanta RAM per far girare bene il sistema operativo di Apple? A queste, ed altre, domande c’è finalmente una risposta.

TonyMacX86, uno dei blogger più seguiti ed autorevoli del mondo Hackintosh, ha pubblicato una guida all’acquisto con la lista di tutti i componenti per costruire Hackintosh essendo sicuri di non avere problemi di compatibilità o prestazioni. Seguendola, si possono creare MacMini personalizzati, MacBook e Mac desktop praticamente perfetti.

Apple vince la causa contro Psystar

Psystar

Da qualche mese ormai la Psystar, prima una illustre sconosciuta, ha iniziato a farsi conoscere prima sui blog dedicati ad Apple per poi dilagare su tutta la blogosfera tech internazionale.

Il motivo di tanto rumore è dovuto ad una particolarità del business di Psystar di cui Apple non è stata entusiasta. Psystar, prima solo con promesse, quindi mettendo in pratica quanto annunciato, vendeva comunissimi PC assemblati con una piccola differenza però rispetto gli altri. Il sistema operativo montato non era una distribuzione gratuita di Linux o uno dei sistemi operativi Microsoft, bensì Mac OS X.

Psystar non aveva fatto alcun miracolo, assemblava i PC ad hoc evitando dunque di incappare in incompatibilità fra hardware e driver, e ha ottimizzato e applicato una delle tante guide che si possono trovare sul web su come installare Mac OS X su qualsiasi PC. Fatto questo non ha dovuto far altro che assicurarsi che la notizia avesse la maggiore viralità possibile, quindi mettere in vendita i propri prodotti.