Flame, il super malware realizzato appositamente per sottrarre informazioni segrete archiviate sui sistemi di organizzazioni governative, torna a far parlare di sè o almeno così sembrerebbe stando a quanto recentemente emerso dalla collaborazione tra gli esperti di Symantec, di Kaspersky, dell’International Telecommunication Union e del centro tedesco per i crimini informatici.
Secondo gli esperti, infatti, il codice malevolo del super malware realizzato dai servizi segreti condivide con almeno altri tre virus lo stesso centro di comando e controllo e la cosa accade già da molti anni, molto più di quelli inizialmente suggeriti.
Nel dettaglio, i server mediante i quali agisce Flame sono stati impiegati da ulteriori tre malware, sino a questo momento completamente sconosciuti, che servendosi di sofisticati metodi crittografici hanno garantito l’estrema riservatezza delle informazioni che sono state prima rubate e poi scambiate tra client infetto e server di controllo.