Foto che mostra l'obiettivo di una reflex in primo piano

MIT, un algoritmo elimina i riflessi nelle foto scattate da un vetro

Quando viene scattata una foto attraverso una finestra o una vetrata solitamente ci si ritrova a dover fare i conti con un fastidioso riflesso. Per far fronte alla cosa oggigiorno è possibile sfruttare appositi accessori studiati per ridurre il più possibile il disturbo che vengono applicati all’obiettivo della fotocamera utilizzata. Tuttavia l’impiego di tali accessori non sempre risulta pratico ed immediato. Grazie ad un nuovo algoritmo messo a punto dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) un giorno sarà però possibile eliminare i riflessi in fase di post-produzione.

Foto che mostra l'obiettivo di una reflex in primo piano

Tratasi di un algoritmo di machine learning attraverso il quale è stato insegnato ad un computer a riconoscere quali elementi fanno parte del riflesso e quali invece rappresentano il soggetto inquadrato.

MAKR SHAKR, il Bar tender Robotico progettato dal MIT in collaborazione con Bacardi e Coca Cola - Geekissimo.com

Makr Shakr, il bar tender robotico in anteprima a Milano

La Design Week di Milano è l’occasione per presentare non solo oggetti legati all’arredamento, ma anche progetti talvolta stravaganti, talvolta tecnologici. È quest’ultimo i caso di Makr Shakr, il bar tender robotico ideato e realizzato dei ricercatori del prestigioso MIT di Boston guidati da Carlo Ratti. Un progetto al quale hanno collaborato Bacardi e Coca Cola.

MAKR SHAKR, il Bar tender Robotico progettato dal MIT in collaborazione con Bacardi e Coca Cola - Geekissimo.com
Il robo-bar è posizionato nella centralissima Galleria del Corso di Milano dove gli avventori possono cimentarsi a ordinare cocktail preparati da tre braccia meccaniche che ricordano quelle delle catene di montaggio, in particolare delle industrie automobilistiche.

L’inventore del WWW su Twitter

timothy-john-twitter

Timothy John, meglio conosciuto come Tim Berners – Lee, ha creato un account su Twitter e dato alcune delle sue prime impressioni sul social network più in crescita del momento.

Timothy John, per chi non lo sapesse, è l’ingegnere del MIT che ha inventato il World Wide Web e direttore del W3C, l’organismo internazionale che determina gli standard di qualità del web. I webmaster lo conoscono bene, dal momento che un sito che si rispetti ottiene l’approvazione, automatizzata si intende, del W3C.

Timothy John ha approcciato a Twitter attraverso il sito madre e un’applicazione, Tweetie, che in questi giorni sta facendo tanto parlare di se grazie alla sua versione mobile, Tweetie 2.0, che sta spopolando e forse definendo uno standard per le applicazioni mobile di Twitter.

Il primo giudizio non è dei migliori e dovrebbe far riflettere Evan Williams, il creatore di Twitter, e gli sviluppatori di Tweetie. Secondo Timothy John infatti, entrambe le interfacce risultano confusionarie e poco intuitive.

Novità dal MIT, batterie a metallo liquido

Il Massachusetts Institute of Technology è sempre stato, oltre che una fucina di cervelli, anche una miniera di idee e brevetti. Le innovazioni che di volta in volta escono dai laboratori di Cambridge sono spesso sorprendenti come il prototipo di nuove batterie a metallo liquido.

Il progetto, attualmente in fase di sviluppo, è destinato a grandi batterie, non vedremo quindi -almeno per ora- automobili o cellulari con questo supporto ma i grandi vantaggi di questo tipo di tecnologia potranno essere molto utili ai grandi impianti solari o eolici, alle strutture quali ospedali o aeroporti e simili.

Finalmente i virus hanno un volto

Ognuno di noi, prima o poi, si è trovato almeno una volta faccia a faccia con un virus informatico che ci abbia fatto perdere i nostri dati e ogni volta avreste voluto vedere l’aggressore del vostro PC anche solo per dare un volto al vostro nemico. Grazie ad un ricercatore dell’MIT oggi possiamo vedere in faccia i virus informatici.

Alex Dragulescu, questo è il nome del ricercatore, è riuscito a trasformare in immagini gradevoli malware, virus ed altro software malevolo grazie all’impronta matematica sistematica estrapolata dalle viscere dei virus stessi.