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Microsoft, rimborsi self-service sul Windows Store

Microsoft sta cominciato ad introdurre una nuova politica di rimborso self-service sul suo Windows Store, che va ad interessati prodotti digitali come giochi e applicazioni, sia su Windows 10 che nelle console Xbox One. Una traccia di questa novità è stata individuata nell’ultima build sviluppo di Xbox One da tutti coloro che sono iscritti al programma Xbox Insider.

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Tale nuova politica è stata scelta a seguito dei molti feedback ricevuti da Microsoft dai suoi Insider. Quindi, ancora una volta Microsoft ha deciso di ascoltare i suoi utenti per inserire funzionalità che rispondano alle loro esigenze.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple dovrà pagare 368 milioni di dollari per l’infrazione di alcuni brevetti sul VPN

Apple infrazione brevetti VPN di VirnetX

Così come stabilito dal tribunale del Texs Apple sarà costretta a pagare la modica cifra di ben 368 milioni di dollari a VirnetX come risarcimento e rimborso per aver infranto quattro brevetti facenti riferimento ai collegamenti VPN di proprietà della società.

Nel dettaglio, secondo VirnetX Apple avrebbe violato i brevetti in questione sulla tecnologia VPN all’interno delle proprie soluzioni FaceTime utilizzate su Mac, su iPhone e su iPad.

Già nel 2010, inoltre, VirnetX vinse una causa analoga contro Microsoft ottenendo, come risarcimento, una somma di denaro pari a 100 milioni di dollari.

Nel 2010, tuttavia, Microsoft sollevo alcuni dubbi in merito ai brevetti registrati da VirnetX sottolineando inoltre il fatto che la stessa società in questione potesse andarsi a configurare come un patent troll ovvero un gruppo creato con l’unico obiettivo di registrare brevetti per tecnologie diffuse per poi poter avviare cause e fare richiesta di risarcimenti tutt’altro che irrisori ai colossi dell’IT.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, rimborsi in arrivo per gli utenti vittima del cartello degli ebook

Amazon rimborso ebook

In seguito all’indagine condotta, non molto tempo addietro, dal Dipartimento di Giustizia staunitense e conseguenzialmente alle varie grane emerse facenti riferimento agli editori è ora giunto il momento di mettere la parola “fine”, o almeno così sembrerebbe, al presunto cartello istituito nella vendita dei libri digitali.

Durante le ultime ore, infatti, Amazon ha fatto sapere ai suoi utenti, mediante l’invio di apposite e-mail, che presto verrà reso disponibile un rimborso per tutti coloro in possesso di un account che tra aprile 2010 e maggio 2012 abbiano effettuato l’acquisto di ebook distribuiti dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster.

Le tre case editrici in questione hanno infatti deciso di patteggiare portando i giudici ad emettere una sentenza grazie alla quale potrà essere messo un punto alla vicenda.

Il fatto che le case editrici in questione abbiano deciso di patteggiare si traduce, per gli utenti, in un rimborso risarcimento tra 0,30 e 1,32 dollari.

Nuovo iPad: Apple pagherà oltre 2 milioni di dollari per pubblicità ingannevole

Qualche mese fa si era iniziato a discutere del caso relativo ad Apple, al suo nuovo iPad ed alle polemiche sorte attorno al celebre device per il suo essere proposto e pubblicizzato come tablet 4G, in particolar modo per quanto riguarda il territorio australiano.

Il nuovo iPad, infatti, è un tabllet 4G ma tale copertura è, allo stato attuale delle cose, disponibile in maniera abbastanza limitata risultando confinata a pochi carrier statunitensi e canadesi.

Il nuovo iPad è stato infatti sviluppato per connettersi a frequenze comprese tra 700MHz e 2100MHz che ospitano il 4G statunitense mentre la rete mobile omologa in Australia, così come anche in vari altri paesi, opera su frequenze differenti.

Apple, Australia e il caso 4G: rimborsi in arrivo per il nuovo iPad

Nuovo iPad rimborso Australia

Il nuovo iPad ha fatto il suo esordio sul mercato soltanto da pochissimo ma, nonostante ciò, le polemiche sorte attorno al device reso disponibile dalla ben nota mela morsicata risultano già molteplici e, a quanto pare, il principale pomo della discordia è risultato il suo essere stato proposto come tablet 4G.

Il nuovo iPad è, in effetti, un tablet 4G ma ciò che forse non tutti sanno (almeno stando a quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni!) è che tale copertura risulta, ad oggi, estremamente limitata, confinata a pochi carrier statunitensi e canadesi, un dato questo che è stato messo in chiaro sin da subito da Apple.

Nonostante la celebre azienda di Cupertino abbia provveduto ad informare gli utenti il grado di comunicazione adottato potrebbe però risultare ancora lacunoso, motivo per il quale hanno avuto origine le polemiche in merito al nuovo iPad.

I problemi, in particolare, sono iniziati ad arrivare dall’Australia dove le autorità hanno attaccato Apple sottolineando il fatto che sebbene quest’ultima prometta un device Wi-Fi+4G in effetti risulta praticamente impossibile che un qualsiasi cittadino australiano possa sfruttare la seconda opzione nel proprio continente.

Micro-rimborso per gli iPod Nano graffiati

Piccola soddisfazione per gli acquirenti dall’iPod Nano di prima generazione insoddisfatti dalla eccessiva tendenza a graffiarsi del lettore, Apple infatti ha ceduto e ha dichiarato che rimborserà coloro che lo richiederanno per una cifra massima di 25$.

La stessa cifra, infatti, era quella richiesta dai centri assistenza Apple per la sostituzione degli schermi danneggiati. La vicenda è stata sollevata da una serie di acquirenti insoddisfatti che hanno deciso, ritenendo il problema dell’iPod un difetto costruttivo, di consorziarsi per fare causa ad Apple.

Aiutare l’ambiente riciclando i vecchi cellulari

La tecnologia va avanti, le batterie diventano più longeve, lo stile migliora e progressivamente i nostri super tecnologici cellulari non sono più così super tecnologici e nelle nostre case, stipati in cassetti, scatole o armadi, conserviamo inutilizzati i vecchi cellulari che non usiamo più.

Non lontani dall’essere rifiuti, questi residuati bellici GSM, rimangono nelle nostre case fino al primo trasloco o alle prossime pulizie di primavera, poi verranno a malincuore gettati nel cassonetto più vicino per finire in una discarica dove verranno distrutti e concorreranno all’inquinamento ambientale grazie ai loro componenti spesso molto inquinanti.

Se il panorama che vi abbiamo descritto vi spaventa, eccovi un’ottima alternativa. Leggendo il giornale di oggi -nello specifico Il Firenze di Epolis– siamo venuti a conoscenza di soldiperiltuocellulare.com che ci permette di recuperare facilmente un po’ di soldini dai nostri vecchi apparecchi.