Supercomputer IBM Sequoia

IBM Sequoia è il computer più veloce e potente al mondo

Supercomputer IBM Sequoia

Così come oramai da tradizione anche quest’anno è stato “incoronato” quello che, tenendo conto delle sue caratteristiche, è riuscito a guadagnarsi il titolo di supercomputer numero uno nella TOP500 delle macchine più potenti al mondo e questa volta a primeggiare è stato un sistema statunitense, quello targato IBM.

Il nuovo supercomputer più veloce e potente al mondo, infatti, si chiama Sequoia, è stato costruito da Big Blue nei pressi del Lawrence Livermore National Laboratory e fa girare Linux.

Trattasi sostanzialmente della rivincita di IBM considerando che nella precedente classifica la ben nota azienda non figurava neanche tra le prime dieci posizioni mentre nel nuovo elenco di computer di Big Blu ce ne sono addirittura quattro.

Ad avere avuto la meglio su tutti, anche sulla concorrenza, è stato però Sequoia, di cui, però, se ne parla già da qualche tempo, e le sue caratteristiche lasciano ben pochi dubbi a tal proposito.

IBM Sequoia, il super-computer più potente del mondo

Stanchi degli snervanti tempi di avvio di Windows Vista? E dei rallentamenti di GTA IV giocato in “High Quality” che ci dite? Se volete dire addio una volta per tutte a questi piccoli-grandi problemi, non esitate a farvi un Sequoia.

No, cari amici pervertiti, mollate quell’impermeabile da “lavoro”… quello di cui stiamo parlando non è un albero sempreverde, bensì il nuovo super-computer che casa IBM sta mettendo a punto per gli Stati Uniti d’America con lo scopo di mantenere in sicurezza e consentire precisi test sugli armamenti nucleari della super-potenza a stelle e strisce (senza esperimenti sotterranei). Il computer più potente del mondo, tanto per intenderci.

Dovrebbe essere pronto entro il 2012 e la sua potenza di calcolo dovrebbe sfiorare i 20 Petaflop. In termini pratici, quindi, il nostro caro Sequoia dovrebbe riuscire a portare a termine 20.000.000.000.000.000 (20 quadrilioni per “noi comuni mortali) di calcoli al secondo.