I provider s’intromettono nell’home-page di Google per raggiungere i propri utenti. Ma tutto questo è legale?
Per la maggior parte di noi i provider (Alice, Fastweb, Libero, etc…) non sono altro che intermediari tra il computer e la Rete. Paghiamo la nostra bolletta mensile, a volte utilizziamo la casella e-mail che ci viene da loro fornita, ma rimangono società abbastanza marginali (correggetemi se sbaglio) nella nostra “internet-experience”. Purtroppo, da parte loro, i provider non vogliono fare la parte degli “intermediari stupidi”, ma vorrebbero cercare di coinvolgere di più i propri utenti, magari offrendo loro servizi a pagamento.
Ebbene, il provider canadese Rogers sta testando un nuovo sistema (diciamolo subito: molto invasivo!) per inserire messaggi personalizzati e destinati all’utente nella parte alta dell’home-page di Google (ricordiamo che la home page di Google è forse il sito più utilizzato anche come pagina iniziale dei browser). Nell’immagine che ho messo sopra a questo post (ma qui la vedete ingrandita) potete vedere esattamente a cosa mi sto riferendo.
Nell’immagine, in particolare, Rogers ha inserito un messaggio abbastanza grande nella home page di Google per avvisare l’utente che sta per raggiungere il limite mensile del suo account. In molti si stanno schierando contro questa invasione della privacy e contro questo inserirsi all’interno delle pagine di altri siti. Per comunicare all’utente, non basterebbe far aprire una finestra di pop-up non appena si apre il browser? Non è tutto: sono in molti a ritenere che con questa invasione delle pagine di Google è come se il provider decidesse di essere più importante del nostro lavoro online.
Un portavoce di Rogers si è limitato a confermare che il provider sta effettuando nuovi esperimenti per comunicare con gli utenti e che questi avranno maggiori vantaggi nel ricevere questo tipo di comunicazioni in maniera così immediata, ma sono molte le voci (autorevoli e meno famose) della blogosfera che si stanno scagliando contro questa novità. Che, diciamolo, rischia di creare un bel precedente che potrebbe presto essere utilizzato dai provider per propinarci pubblicità. Che ne pensate? Ritenete questo uno strumento utile, oppure solo un’invasione del proprio lavoro?
Via | Techdirt
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#1Rik il Guelfo Bianco
potrebbe essere utile per comunicazioni di servizio mirate (del tipo: faremo dei lavori nella tua zona quindi se per caso non ti funziona internet domani è normale), ma comunque dovrebbe essere molto molto più piccolo, diciamo della grandezza della scritta Loading… di gmail, e soprattutto dovrebbe portare informazioni utili all’utente e non pubblicità o altro, e dovrebbe essere possibile per l’utente disattivarlo. A queste condizioni sarei daccordo, altrimenti cambierei immediatamente operatore.
#2Gnegnus
Beh che sia fatto all'insaputa dell'utente non è giusto di certo.
Però se fosse fornita come una feature aggiuntiva opzionale che informa quando si sta raggiungendo il limite mensile di traffico potrebbe essere utile a chi ha un contratto di quel tipo.
Poi magari lo facessero anche un pò più piccolo… =)
#3Neo Hardware
Weramente una brutta cosa….
#4mkln
beh, fintantochè si dice all’utente – come nel caso dell’immagine postata – che sta per raggiungere il limite consentito dalla sua connessione non flat…. non ci vedo niente di male, anzi.
certo se poi volessero mettere pubblicità o roba del genere, non sarebbe molto piacevole 😉
#5Roberto Venturelli
Per inviare questo tipo di messaggi esiste un “potentissimo strumento” che si chiama e-mail!!!
Probabilmente i provider si sono accorti che la maggior parte dei loro messaggi è spazzatura e pertanto va a finire nello spam.
Che il garante della privacy ci aiuti… 😉