
Sono quelle cose che si danno per scontate, ma che per i più non lo sono affatto. A quanto pare i pc desktop consumano energia elettrica anche da spenti. È quanto emerge da un’inchiesta realizzata dal mensile AF Digitale. I tecnici della rivista, infatti, alle prese con la misurazione dell’energia elettrica assorbita da una quindicina di computer da tavolo, sono rimasti sbalorditi nel vedere che gli apparecchi consumano anche quando sono spenti. Dopo vari controlli incrociati e misurazioni ripetute è arrivata la conferma:
In realtà, anche quando tutte le ventole sono ferme e le spie spente, insomma è tutto completamente spento, una parte della scheda madre resta accesa, in attesa di un’eventuale pressione del tasto di accensione o di segnali dalla rete. Il risultato è che mediamente gli apparecchi misurati consumano da spenti intorno ai tre watt, ed in alcuni casi si arriva anche al doppio. L’utente finale comunque si trova in bolletta solo 1,4 euro all’anno per ogni watt.
Ma va detto che le misurazioni di AF Digitale potrebbero essere ottimistiche. Infatti, si basano solo su pc di ultima generazione e comunque già assemblati, mentre i PC assemblati manualmente si comportano peggio dal punto di vista dei consumi; inoltre sono stati misurati senza periferiche collegate e in alcuni casi alcuni apparecchi Usb continuano ad assorbire corrente anche a computer apparentemente spento. Questi dati diventano importanti se vengono considerati su base nazionale:
I PC installati in Italia impegnerebbero giorno e notte, solo per essere spenti, almeno 30-40 megawatt, per un danno alla bolletta nazionale di quasi 60 milioni di euro. Le ciabatte con l’interruttore forse sono l’unico modo per difendersi. Ci si consola con le buone notizie che vengono, invece, dalla misurazione del consumo quando il pc è stato messo in stand-by dal sistema operativo: infatti, tenere la macchina in stand-by comporta un consumo aggiuntivo di un due-tre watt, non molto se si pensa alla comodità di avere il computer sempre in un paio di secondi.
Via | Ecologiae.com
Come qualsiasi circuito elettrico esistono dei consumi legati ai materiali stessi, per quanto le resistenze siano state ridotte al minimo.
Ci sono 2 soluzioni: o portate la temperatura dell’ambiente dove è il vostro pc a 0° gradi fahrenheit, oppure staccate la spina 🙂
beh io stacco sempre la prolunga 😀
No, io invece porto la temperatura della mia cameretta a 0° Fahrenheit…è più semplice…
Si infatti credo che il metodo di Nicola sia il più semplice. Metti un frezeer accanto al case ed hai risolto 🙂
nah io ho la ciabatta che spengo sempre.
cmq meglio portare la stanza a 0° kelvin cioè -273,15° celsius lol
Il mio PC è sito al Polo Nord, dentro un iceberg con connessione satellitare. In realtà io lavoro da casa in remote desktop!
Ciao a tutti….a presto…Parto per l’Alaska!
Copriti bene :p
Per carità, lo spreco è sempre da condannare ed eliminare, per cui se il PC è spento e non fa nulla non deve consumare. Ma qualcuno ha calcolato quanto consumano altri dispositivi che sono sempre collegati alla rete elettrica e consumano anche quando non sono operativi (es. telefoni cordless) o quanto si potrebbe risparmiare se la temperatura di molti uffici e alloggi fosse tenuta 1 grado in meno d’inverno e uno in più d’estate? A me viene in mente quando, durante le prime fasi del passaggio all’Euro, ci dicevano di fare attenzione alla conversione dei centesimi mentre pochi (o nessuno) badava al fatto che i furbi scambiavano 1000 lire con 1 euro.
ma come fa la scheda madre a portarmi via 3 watt, se ogni sera (escluse notti in cui emule è acceso) stacco la prolunga dalla spina? 😀
tutti gli elettrodomestici anche se in stand by consumano.-.. comunque il rimedio è quello di usare una ciabatta con interruttore oppure vicino alla presa di corrente del computer installare un interruttore bipolare manuale o automatico…. altrimenti staccare la spina…. ho constatato nell’uficio di papa’ ke un pc assemblato manualmente consuma molto di più e pagato il doppio di uno gia’ assemblato….
Il problema è che l’alimentatore è sempre sotto tensione visto che l’interruttore del PC7MAC non stacca la 220V ma solo i 12V necessari alla scheda madre.
Quando si preme il pulsante di avvio del PC/MAC viene messo in corto un apposito circuito collegato all’alimentatore che lo rileva e attiva l’alimentazione principale.
Il problema non è solo dei PC/MAC …tutti gli apparecchi odierni consumano anche se sono spenti. Molti sono dotati di trasformatori che non sono scollegati dalla 220V anche se spenti …il solito discorso del puntino rosso delle TV ecc.
Mettete una “ciabatta con interruttore” prima della presa di corrente del PC/MAC e poi spegnete l’interruttore della ciabatta (dopo aver fatto lo l’arresto del PC/MAC)… la bolletta vi ringrazierà
Anch’io sono dell’idea che ci siano problemi ben più gravi di questo e sono sostanzialmente d’accordo con Antonio 🙂 … Di solito stacco il cavo della prolunga, ma adesso comunque cercherò di stare ancora più attento 🙂
Il mio miniPc cosuma 6watt da spento il pc grande con le periferiche collegate 15 w 😐
@Gunny:
e come hai fatto a misurarlo?
Ma a me non sembra tutta sta grande novità! Mi sembra più che normale che parte della scheda madre rimanga accessa…altrimenti come fate cose come il WakeupOnLan?
Ma mettiamo caso che fosse anche la scheda madre si spegne compeltamente sfortunatamente non abbiamo dei componenti elettronici ideali quindi tra resistenze e capacità residue qualcosina la consumerà.
Beh non è una grande novità come tutti hanno già detto.. forse si salvano quei pochi che hanno un vecchio 486 cove vi era proprio l’interruttore ( stile ciabatta nel case del pc) .. io preferisco spendere per quei 3 W che rifare il pc ogni 2-3 anni perchè si è rotto.. si.. documentatevi e vedrete che se si toglie tensione agli apparati elettronici, quando si rimette corrente subiscono uno shock .. che alla lunga può essere dannoso.. correggo non è che può essere dannoso , lo è…
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