Ecologia, ecologia, ecologia. Tema senz’altro importante e da non sottovalutare, tant’è che nel nostro network c’è un blog che parla proprio di questa interessantissima materia, Ecologiae.
Ma che c’entra con Geekissimo l’ecologia? Bhè, c’entra abbastanza se si considera che anche l’informatica, seppur con le dovute premesse, può andare a braccetto con l’ambiente. Come? Ve lo spieghiamo adesso!
Per chi vuole risparmiare inchiostro (e quindi vuole inquinare di meno) e soldi, oggi abbiamo una soluzione niente male. Qual è questa soluzione? Un attimo, non corriamo, ma cominciamo col dire che si chiama EcoFont!
EcoFont è un tipo di carattere, un font, che consente di risparmiare fino al 20% di inchiostro quando stamperemo un documento scritto con questo tipo di scrittura grazie ai suoi molteplici ma piccolissimi fori all’interno di lettere, numeri e simboli.
In pratica con questo font, potremo consumare decisamente meno inchiostro perché i caratteri stampati non saranno “pieni”, ma avranno dei buchetti così piccoli che, pur non disturbando la lettura di chi prenderà visione dei fogli stampati, faranno risparmiare risorse.
Un’idea, proveniente dall’Olanda, molto intelligente e rispettosa dell’ambiente. Una soluzione senz’altro poco complicata da attuare, ma che però potrà fare molto comodo ad ognuno di noi.
#1joshg
Geniale!
#2Andrea
ottimo!
#3Marso
inoltre sulle stampanti a getto d’inchiostro non si nota la differenza da un carattere normale!
#4Andrea
Mah sono un pò scettico su queste cose. Alla fine non si farebbe prima a stampare come bozza?
#5Mithrandil
Bella idea, peccato che il risparmio di inchiostro sia FALSO!!!
Se si misura infatti la superficie nera all’interno del carattere, questa è pressoché identica a quella del Times New Roman (la differenza sarà di circa l’1%). Questo perchè pur essendo l’EcoFont bucherellato i suoi caratteri sono più spessi.
Misurare per credere 😉
#6Ardaking
Andrea dice:
già…
#7Federico
Andrea dice:
Infatti…
#8Adelnor
Credo che il risultato sarebbe identico stampando in grigio…
#9Trentalance
ma se io ho un documento fatto con altri font, come si fa a stampare con questo font?
#10MattSid
@ Mithrandil:
Ho anche io gli stessi dubbi, poi contando che la maggior parte delle stampe in bianco e nero di testo vengono fatte a 300dpi su A4 comune non si conta lo spreco (per il solo testo risoluzioni minori sono più adatte perché non vanno ad impregnare la carta eccessivamente con l’inchiostro).
#11MattSid
PS
Per le font professionalmente si utilizza l’articolo femminile e non maschile, quindi è LA font e non IL font. (http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Tipo_di_carattere per info)
#12Ferdinando Toscano
Salve ragazzi,
i dati che vogliono un risparmio fino al 20% provengono da studi effettuati dalla stessa casa che ha creato il font. Più di questo non saprei dirvi, non sono uno studioso di questo campo.
@trentalance
Innanzitutto devi installare il font in Win. Per farlo fatti aiutare da questo sito: http://font.html.it/installazione.htm
Poi ti dovrebbe bastare aprire un editor come Word, selezionare il testo e cambiare il carattere tramite l’apposita barretta o la scheda “Formato” scegliendo chiaramente l’EcoFont.
@MattSid
Guarda, non voglio aprire una discussione su questo, anzi accetto il tuo consiglio. Tuttavia ti vorrei linkare a questa pagina ( http://old.demauroparavia.it/45058 ), dove l’autorevole Dizionario DeMauro-Paravia considera la parola “font” come sostantivo maschile 🙂 .
#13Trentalance
@Ferdinando Toscano
troppo scomodo dover cambiare tutte le volte i caratteri dei documenti.
#14m4l3f1c
bella idea!
@ Trentalance:
basta solo selezionare il testo e scegliere il font, non è poi una procedura così lunga 😉
#15yuri
interessante la notizia del font ecologico, però bisogna imparare ad usare le pendrive e digitalizzare tutto il resto 🙂
#16MattSid
Anche il DeMauro può sbagliare, nessuno è perfetto. Chi lavora nel mondo della grafica utilizza sempre l’articolo femminile perché sa che è quello corretto 🙂
Di certo è un dettaglio che non cambia la vita, ma è sicuramente uno di quelli che ti fa capire -con le dovute eccezioni- che l’interlocutore è professionale e sa di cosa parla.
Naturalmente prendi questa cosa come un consiglio, niente di personale contro ;P
#17brillo
a me sembra più facile che a sbagliare siano i grafici piuttosto che demauro…
niente di personale 😉
#18Ferdinando Toscano
@MattSid
Grazie per la dritta 😉 .
#19colla vetriolica
Ma i grafici sono quelli che pronunciano layer o plugin così come si scrivono? Minchia, veri profescional.
#20Shu
@MattSid
Secondo la grammatica italiana (non l’uso “comune” come dicono su Wikipedia) ogni parola straniera usata in italiano va declinata al maschile e non ha il plurale.
Quindi IL font, I font (e non “i fonts”), il mouse, il report, il blog, ecc. ecc.
Ecco perché il DeMauro lo riporta al maschile.
Mi dispiace, ma in questo caso sono i “professionisti” che sbagliano.
Bye.
#21OXO
Bella notizia ma già vecchia di qualche settimana: anche sull’altro blog ovviamente si sono sprecati gli immancabili commenti disfattisti del tipo “ah ma si risparmia poco inchiostro”, “ah ma si può usare la modalità bozza”, ecc.
Io dico che ogni innovazione che porti ad un risparmio di risorse, fosse anche dello 0,0001% debba essere sempre accolta con entusiasmo, quindi i miei applausi a un team che ha saputo dare risposta ad uno dei problemi più pressanti della società contemporanea.
Spero di aver scritto tutto in modo corretto, non vorrei finire nelle grinfie di qualche correttore professionale… 😉
#22Simosito
Effettivamente è molto più spesso degli altri font, EcoFont a 9pt è pressoché identico a Times New Roman 12pt.
Basta ricordarsi di diminuirne la dimensione…
Lo avevo scaricato da quando lo hanno segnalato su mambro e mi sembrava una bella idea. Ieri l’ho provato ed è proprio vero che si notano pochissimo i buchi.
Per quanto riguarda il risparmio effettivo non saprei, ma posso dire di concordare con OXO e di apprezzare quest’innovazione quantunque si risparmi meno del 20% con caratteri piccoli.
Per la cronaca sul sito non sostengono che si possa risparmiare sempre e comunque il 20%… (vedasi http://www.ecofont.eu/results.html )