WindowsPager: i desktop virtuali di Ubuntu su Windows
Tra le funzionalità di Ubuntu Linux da cui casa Microsoft dovrebbe prendere maggiormente spunto, figura sicuramente quella relativa ai desktop virtuali ed alla loro gestione. Nulla, infatti, è comodo e semplice da gestire come le “scrivanie virtuali alternative” presenti nella nota distro del sistema open source. Quelle accessibili da qualsiasi pannello con un solo click e di cui è possibile costantemente avere delle anteprime.
Fortuna che esistono ottimi prodotto gratuiti di terze parti, come WindowsPager, che porta sui sistemi “made in Redmond” proprio un set composto da quattro desktop virtuali identici a quelli che siamo abituati ad utilizzare su Ubuntu.
Tra i principali pregi di questo software, ci sono da sottolineare: la sua portabilità, la sua integrazione nel menu contestuale di Windows, la possibilità di far comparire/scomparire una determinata finestra in tutte le scrivanie virtuali e la possibilità di spostare facilmente, tramite drag and drop, le finestre da un desktop all’altro.
Il tutto, con circa 6 MB di RAM occupati in maniera costante. Qualche pecca, trattandosi di un programma in versione beta, c’è, è innegabile, ma quello di cui stiamo parlando è uno strumento decisamente utile. Proprio uno di quelli da tenere sempre a portata di mouse, nella propria cassetta degli attrezzi geek.
Che aspettate a provarlo?
Categorie:
Freeware, Windows Tags: desktop virtuali, Freeware, ubuntu, Windows, WindowsPager, |
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#1NeXTWay
Qui si sta facendo un po’ troppa disinformazione…
Ubuntu è Linux ma Linux non è solo Ubuntu…
#2Andrea Guida (Naqern)
@ NeXTWay: Vero. Infatti, in questo articolo (ed in tutti gli altri) non c’è scritto che “linux è solo ubuntu” 😉
ciao e buone feste!
#3Amicocamionaro
Dal titolo sembra che i desktop virtuali, siano solo di ubuntu.
#4Andrea Guida (Naqern)
@ Amicocamionaro: il titolo si riferisce ad Ubuntu per far capire immediatamente in cosa consiste il software proposto… mica c’è scritto che ci sono solo in ubuntu? 🙂
ciao e buone feste!
#5Gabriel
Per evitare queste rotture basta dire che è una feature dei DE Linux più moderni e recenti