Si fa un gran parlare di netbook che utilizzano Android come sistema operativo, e addirittura durante il Computex in corso sono stati mostrati già i primi dispositivi che adottano questa soluzione. Per il momento l’accoppiata Intel-Android sembra funzionare senza problemi.
Tutto un altro discorso va fatto per la coppia ARM-Android che stando a quanto dichiarato da un dirigente della ARM stessa non è ancora pronto per girare su netbook ARM based.
"I do think that there is more work that can and will be done to bring the things we love about Android into form factors [such as netbooks]": queste le parole di Kerry McGuire, direttore delle alleanze strategiche per ARM. Android è ancora troppo ottimizzato per gli smartphones secondo McGuire.
La pensa allo stesso modo Rishi Mathew, direttore di RealPlayer per dispositivi mobile, che ha dichiarato "If you look at the [latest] Cupcake release of Android, it’s very targeted at smartphones, not a netbook form factor." In particolare Mathew cita l’impossibilità di eseguire più di un applicazione per volta su Android cosi come la mancanza totale di driver. Inoltre il fatto che l’interfaccia utente si basa su di un numero fisso di pixel non aiuta. In tutto questo Acer ha dichiarato di voler lanciare sul mercato il primo netbook con Android nel terzo trimestre dell’anno, staremo a vedere!
#1Shu
Credo che tu abbia capito male le notizie che riporti. 🙂
L’accoppiata Intel-Android ha gli stessi problemi (e anche di più) di quella ARM-Android.
Infatti per ARM esiste già Android, e supporta gran parte dell’hardware che ne viene abbinato, mentre per Intel devono ancora scrivere diversi sistemi di interfacciamento con l’hardware (non driver veri e propri, che sono supportati dal kernel, ma software di supporto ai driver).
Il problema di Android è appunto che è pensato per smartphone, con schermo piccolo e touchscreen, quindi visualizza un solo programma alla volta (ne può eseguire migliaia, non uno solo, visto che usa il kernel Linux, ma ne vedi uno solo perché non ha il concetto di finestra, ogni applicazione è praticamente solo full-screen), le applicazioni si avviano con “un click” invece che con due (e col mouse questo non è ancora intuitivo, viste le abitudini della gente), non esistono finestre e quindi nemmeno il modo per spostarle, ridimensionarle o altro. Ogni applicazione va scritta e pensata per girare su una sola finestra in fullscreen (quindi Gimp che ne usa 3 di default non va bene), ecc. ecc.
Io personalmente preferirei una distro classica con qualche ritocco, a una cosa come android, su qualsiasi (net|note)book con una tastiera e un touchpad/mouse.
Ad ogni hardware la sua interfaccia.
Bye.
#2Pierfrancesco Petruzzelli (pierfrancesco99)
La mia affermazione deriva dal fatto che netbook Intel-Android sono già stati prodotti senza che da Intel siano giunte lamentele mentre la dichiarazione di Kerry McGuire è una conferma ai problemi che ARM sta riscontrnado
#3Fabio
Mah, a me pare che ci si butti su Android perché si porta dietro il nome Google, che le persone conoscono e quindi dovrebbe essere facile pubblicizzare. Per il resto sono d’accordo con Shu, una distro linux seria (no Xandros, please) tipo Ubuntu Netbook Remix oppure Mandriva richiederebbe solo piccoli adattamenti per il kernel e basta. Ma non si potrebbe pubblicizzare con il nome Google.