Recentemente è stato dato il via al progetto Europe Versus Facebook, un blog dove vengono raccolte tutte le varie anomalie accertate nella gestione della privacy di Facebook ponendo inoltre come obiettivo quello di cercare di aiutare gli utenti iscritti al rinomato social network in blu ad ottenere i propri dati personali in esso archiviati mediante un apposito indice elaborato dallo stesso Mark Zuckerberg e dal suo team.
A dar vita al blog è stato Max Schrems, un ragazzo di 24 anni che studia legge a Vienna, e che, venendo a conoscenza del fatto che tutti gli utenti di Facebook che non sono residenti negli USA o in Canada fanno riferimento alla sede irlandese dello stesso e, di conseguenza, alle ben più rigide e precise leggi irlandesi, decide di dare il via alla sua campagna a fronte di ben 22 violazioni relative al rinomato social network in blu che vengono accolte il 24 Agosto 2011 dalla DPC (Data Protection Commissioner) irlandese e dove, in virtù di ciò, la prossima settimana i dirigenti della nota risorsa di social nwtworking potrebbero essere ascoltati in audizione.
Il giovane studente individua le 22 violazioni previa compilazione del form ufficiale fornito da Facebook per poter prendere visione di tutti quelli che sono i propri dati personali in possesso de social network ricevendo in risposta tre file PDF di ben 780, 1142 e 1222 pagine.
Stando a quanto dichiarato da Max Schrems la violazione più grave individuata risiede nell’opt-out che attiva automaticamente tutte le impostazioni che garantiscono il più alto livello di condivisione pubblica delle informazioni lasciando quindi all’utente il compito di selezionare tutto ciò che non è intenzionato a condividere.
Schrems, comunque, dichiara di apprezzare i social network e di utilizzarli ma resta del parere che tali risorse non debbano essere ignorate ma bensì migliorate, anche evitando che facciano uso improprio dei dati personali dei singoli utenti.
#1Marco
C’è un errore nel titolo 🙂