Recentemente è stata condotta una nuova ricerca, l’Osservatorio Internet 2011, commissionata da Microsoft e realizzata da Nextplora mediante cui è stato possibile comprendere in maniera più approfondita quelle che sono le attuali abitudini degli italiani in rete.
Il risultato della ricerca, condotto su un campione di 1.000 utenti, è stato che in Italia, così come anche in molti altri paesi del mondo, sempre più persone sono solite ricorrere all’impiego dei servizi in the cloud e talvolta senza rendersene nemmeno conto.
Infatti, anche se soltanto il 15% degli utenti intervistati ha dichiarato esplicitamente di fare uso di servizi di tale tipologia circa l’88% lo fa ogni giorno in maniera inconsapevole eseguendo operazioni di archiviazione e condivisione dei propri file direttamente in rete.
Della percentuale di italiani che si serve in maniera inconsapevole dei servizi cloud il 56%, archivia foto online, il 51% condivide in rete le proprie passioni, il 29% sfrutta il cloud per la musica e i file audio, il 18% salva in rete documenti di lavoro e il 9% segnala la propria posizione geografica.
Il 38% degli italiani, invece, ammette di essere a conoscenza di almeno un servizio cloud ed il 76% si è mostrato favorevole allo sviluppo di tali risorse.
L’utilizzo dei servizi in the cloud, inoltre, risulterebbe suddiviso più o meno equamente tra sesso maschile e femminile, rispettivamente il 52% per gli over 55 ed il 41% per le donne.
Dalla ricerca, infine, ne è anche emerso che il concetto di cloud, almeno allo stato attuale delle cose, risulta strettamente legato con quello di condivisione divenendo quindi la motivazione principale per la quale buona parte degli italiani sono soliti archiviare i propri file online.
Photo Credits | Flickr