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L’attenzione della CIA è concentrata su Twitter, e non solo

 
Martina Oliva
7 Novembre 2011
2 commenti

Circa cinque milioni di tweet al giorno, insieme ad altre informazioni provenienti da Facebook, blog e chat passano sotto gli occhi attenti del gruppo di analisti della CIA al fine di scovare eventuali minacce per gli USA

Sono stati definiti, in tono scherzoso, “bibliotecari vendicativi” e passano buona parte del proprio tempo scandagliando Twitter alla ricerca di informazioni rilevanti per la madrepatria.

No, non sono utenti troppo curiosi ne tanto meno dei malintenzionati ma, così come annunciato dal recente scoop della Associated Press, si tratta dei componenti di un centro di analisi poco conosciuto ed appartenenti al più grande servizio di intelligence esistente al mondo: la CIA.

Operando a McLean, nel Nord della Virginia, in un palazzo di mattoni poco vistoso, il gruppo di analisti della U.S. Central Intelligence Agency, a quanto pare, passerebbe ore ed ore dinanzi lo schermo del PC effettuando operazioni di tracciamento su larga scala su quelle che sono le piattaforme più popolate dell’intero web e di cui, così come già accennato, Twitter ne costituisce l’emblema.


Il gruppo di analisti, scelto dalle stesse autorità di Washington e messo in piedi conseguenzialmente agli attentati alle Torri gemelle di New York, trascorrerebbe quindi buona parte del proprio tempo monitorando almeno cinque milioni al giorno di tweet e lo stesso Barack Obama riceverebbe in prima persona analisi dettagliate ed in tempo reale relative a Twitter e a tutti gli altri contenuti aperti presenti in rete che, nella loro totalità, vanno a configurarsi come circa due terzi dei report che giungono sulla sua scrivania.

I componenti del gruppo di analisi hanno concentrato la propria attenzione su quelle che sono le informazioni concernenti i paesi più caldi e da esse provenienti al fine di tenere sotto controllo gli andamenti della politica internazionale, per testare il polso dei popoli e nel tentativo di prevenire eventuali rivolte o rovesciamenti del governo e che, sostanzialmente, potrebbero costituire una minaccia per gli Stati Uniti.

Unitamente a Twitter, che va a configurarsi come la prima fonte informativa per il gruppo d’analisti, nell’operazione di tracciamento sarebbero coinvolti anche gli aggiornamenti e le discussioni di Facebook e blog e chat di varia tipologia.

Photo Credits | Flickr

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  • #1dottorjim

    Non bastava Echelon, adesso si attaccano pure ai social network per spiare il mondo.

    L'11 settembre 2001 è stata una grande disgrazia sul lato umano e questo è innegabile, ma è pur vero che ci marciano alla grande con questa storia per fare tutto ciò che vogliono in nome della millantata sicurezza nazionale (e si è visto quante volte hanno fatto cilecca pur spiando praticamente tutto il mondo).

    E chi ci assicura noi da loro? Poi hanno pure la faccia tosta di lamentarsi se ricevono critiche da tutte le parti.

    7 Nov 2011, 4:47 pm Rispondi|Quota
  • #2Andrea Innocenti

    brack obama?

    7 Nov 2011, 8:15 pm Rispondi|Quota