WhatsApp sotto accusa per violazione della privacy

WhatsApp violazione privacy Canada Olanda

WhatsApp, il celebre servizio di messaggistica istantanea disponibile per tutte le principali piattaoforme mobile, è stato accusato, proprio nel corso delle ultime ore, di violare le normative sulla privacy che vigono in Canada e in Olanda.

In seguito all’indagine condotta dall’Office of the Privacy Commissioner of Canada (OPC) e dalla Dutch Data Protection Authority è infatti emerso che WhatsApp consente agli utenti di utilizzare l’app solo e soltanto se viene garantito l’accesso all’intera rubrica dello smartphone in uso, un dato questo che implica l’archiviazione sui server dell’azienda di tutte le informazioni personali di coloro che non utilizzano il servizio.

A tal proposito, a settembre dello scorso anno WhatsApp introdusse la crittografia onde evitare eventuali intercettazioni delle comunicazioni, sopratutto per quelle effettuate tramite reti Wi-Fi non protette.

Sempre nel 2012 la compagnia si impegnò anche nel rafforzare il processo di autenticazione degli utenti sfruttando una chiave generata in modo casuale in alternativa ai numeri che identificano in maniera univoca il device in uso (MAC e IMEI).

Microsoft voleva acquisire Nokia

Nokia, siglato accordo sui brevetti con RIM

Nokia vittoria brevetti RIM

La vicenda giudiziaria tra Nokia e RIM incentrata sulla volontà della prima di proteggere le innovazioni e la proprietà intellettuale ed in corso già da diversi mesi a questa parte può dirsi finalmente conclusa: la finlandese, infatti, ha chiuso con una piena vittoria la propria battaglia legale contro Research In Motion e, in tal modo, gli sono stati pienamente riconosciuti sia l’integrità sia il valore del proprio portfolio di brevetti.

La notizia, annunciata mediante un apposito comunicato, è stata diffusa proprio nel corso delle ultime ore per mano di Nokia stessa.

Nel comunicato non viene fatto riferimento ad alcun dettaglio importante ma è comunque possibile intuire chiaramente la vittoria di Nokia.

Nel comunicato si legge infatti che Nokia ha siglato un nuovo accordo di licenza sui brevetti con Research In Motion che porta a chiudere ogni vertenza pendente sui brevetti tra le due compagnie e cancella ogni azione legale per quanto concerne il territorio statunitense ma anche il Regno Unito ed il Canada.

Skype per iPhone non è disponibile in Canada!

skypeforiphone

La scorsa settimana è stata rilasciata una versione di Skype per iPhone, il noto telefono di casa Apple. Nella scorsa settimana sono stati tanti i siti che hanno dato più importanza alla notizia che a quanto stesse accadendo veramente, com’è normale che sia, ognuno si è guardato il proprio paese senza rendersi conto di quanto stesse accadendo in altre zone del mondo.

Dal Canada arriva un Grido d’allarme – si fa per dire – da parte di tutti gli utilizzatori del MelaFonino. Perché? In Canada non è disponibile il nuovo Skype per iPhone. La motivazione è ancora sconosciuta Skype non ha dichiarato molto e Apple si è subito tirata fuori dal problema, essendo un software non creato da loro la colpa non può essere data all’azienda di Cupertino.

Aneki, il sito delle classifiche: dal più ricco al più virtuoso, questo ed altro ancora!

Aneki

Chi è l’uomo più ricco del mondo? Qual è il Paese con il più alto PIL pro-capite? Quali sono le nazionali di calcio più quotate al momento? In quale Stato si vive di più? E quale città è ritenuta la più pericolosa del mondo?

Niente da fare, parecchie volte ci capita di porci domande simili. Abbiamo questa voglia di conoscenza proprio come indole intrinseca, e non possiamo reprimere questa nostra curiosità. Ma bisogna trovare un grande agglomerato di risposte. Noi ce l’abbiamo, e si chiama Aneki!

Aneki è un sito internet ricco di informazioni che risponde alle più strane, ma talvolta comuni, domande che possiamo porci. Statistiche generali, classifiche e record in primis!

Una lobby canadese accusa Facebook: vìola le leggi sulla privacy

Facebook

La Canadian Internet Policy and Public Interest Clinic ha stilato una lista di (ben) 22 violazioni della locale legge sulla privacy avvenute sul popolare servizio di social networking Facebook. Mentre Facebook, dal canto suo, rigira al mittente le accuse, spiegando di lavorare da sempre al massimo degli standard qualitativi. Alla base del contradditorio ci sarebbe il fatto che Facebook conserva informazioni sensibili riguardo i suoi utenti, condividendole poi con altri senza motivo e senza avvertire i proprietari dei dati. Inoltre, i dati relativi agli utenti non verrebbero distrutti una volta che gli account sono stati chiusi.

Il social networking online, spiegano dal gruppo di pressione, è un fenomeno in grande crescita: si tratta di ottimi strumenti per costruire comunità, ma allo stesso modo sono un campo minato per quanto riguarda l’invasione della privacy. “Abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su Facebook perché è il servizio di social networking più popolare in Canada e perché coinvolge migliaia di utenti giovani, il cui primo pensiero non è sempre quello di salvaguardare la propria privacy“.

Facebook? È più importante della Tv. Parola dei manager canadesi

Facebook

Facebook, YouTube e i blog stanno per superare, per importanza, la televisione. Almeno in Canada, dove secondo una ricerca condotta tra i leader delle aziende più importanti, i social media stanno superando i mass media per quanto riguarda gli scopi di marketing. In particolare, il 46 per cento degli intervistati ha ammesso che questo tipo di servizi è per lui più importante di televisione, radio, giornali e riviste.

Di certo la ricerca non sorprenderà noi “web-addicted”, ma sapere che anche i quadri dirigenti iniziano a tenere in grande considerazione quello che ormai è considerato da molti il Web 2.0 segna certamente un importante cambio di rotta nel mondo delle comunicazioni. Parliamo ad esempio di pubblicità o di marketing online.