Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Inbox: ora è disponibile per tutti, senza invito

Interessanti novità per Google e per Inbox. Infatti, a circa sette mesi dal lancio, big G ha finalmente deciso di mettere al bando gli inviti e di rendere accessibile a tutti la sua neo casella di posta elettronica. L’annuncio è arrivato nel corso dell’evento I/O 2015 in scena a San Francisco.

Screenshot del logo del nuovo servizio email Inbox di Google

Per chi non ne fosse a conoscenza Inbox è una piattaforma creata e continuamente migliorata dallo stesso team al lavoro su Gmail e va a configurasi come uno strumento avanzato per la gestione dei messaggi di posta elettronica con filtri ed algoritmi in grado di portare subito all’attenzione dell’utente le conversazioni di rilievo.

Famiglia Bush attacco cracker

La famiglia Bush cade vittima dell’attacco di un cracker

Famiglia Bush attacco cracker

A quanto pare la famiglia Bush si è ritrovata a dover fare i conti con un cracker che ha portato online tutta una serie di dettagli privati legati alla vita dei due ex presidenti degli Stati Uniti.

Firmandosi con il nickname di Guccifer, che secondo una prima interprettazione dovrebbe trattarsi di una crasi delle parole Gucci e Lucifer, il cracker sarebbe riuscito ad accedere all’indirizzo di posta elettronica di Dorothy W. Bush, la sorella dell’ex presidente, prelevando del materiale, risalente ad un periodo compreso tra il 2009 e il 2012, poi postato online.

Ulteriore materiale pubblicato in rete sarebbe invece emerso dalle caselle di posta elettronica di altri componenti della famiglia di cui al momento non ne è stato ancora specificato il nome.

La pubblicazione del materiale, inoltre, sarebbe stata effettuata craccando un ulteriore account impiegato, appunto, per mascherare con un falso nome l’upload dei dati.

Gmail, ora gestisce email con accenti e caratteri non latini

Microsoft contro Gmail, lo statement di Google

Gmail privacy statement Google

Microsoft, così com’è stato possibile apprendere nel corso della giornata di ieri, ha messo in atto una campagna, intitolata “Don’t get scroogled by Gmail” mediante cui, appunto, viene puntato il dito contro la pratica messa in atto da Google quando viene effettuato l’accesso a Gmail da browser web.

In tali circostanze, infatti, viene effettuato un processo di analisi dei messaggi di posta elettronica al fine di rendere disponibili pubblicità pertinenti alle email.

Così come già ribadito nel precedente post appare però opportuno sottolineare il fatto che anche Microsoft, con il suo Outlook.com, oltre alle normali attività di scansione del contenuto delle email per individuare spam e phishing, ha l’abitudine di mostrare messaggi pubblicitari quando viene effettuato l’accesso alla casella di posta elettronica.

Microsoft privacy Gmail

Microsoft si scaglia contro Google, Gmail non rispetta la privacy

Microsoft privacy Gmail

Così come già accaduto in passato Microsoft è tornata ad attaccare Google ma, questa volta, a finire nell’occhio del ciclone è Gmail, il servizio di posta elettronica reso disponibile da big G.

Microsoft, infatti, ha dato vita ad una vera e propria campagna intitolata “Don’t get scroogled by Gmail” mediante cui punta il dito contro il comportamento di Google messo in atto ogni volta che un utente accede a Gmail utilizzando il browser web e facendo riferimento, nello specifico, all’analisi delle email effettuata da big G per offrire pubblicità pertinenti all’interno del servizio di posta elettronica, mostrandola, appunto, accanto ai messaggi.

Secondo uno studio commissionato da Microsoft circa il  70% degli utenti Gmail intervistati non è a conoscenza di questa pratica, il 90%, invece, non approverebbe tale modus operandi.

Proprio per questo Microsoft ha quindi invitato gli utenti Gmail, e non solo, ad utilizzare Outlook.com per la creazione di caselle di posta elettronica gratuite.

MaskMe, un’estensione per Chrome per creare rapidamente indirizzi email usa e getta

Quando viene creato un nuovo account per potersi servire di uno specifico servizio web solitamente risulta necessario fornire un indirizzo email, una pratica questa che a lungo andare e, sopratutto, con l’aumentare delle procedure di registrazione potrebbe andare ad incidere negativamente sulla propria casella di posta elettronica a causa del sempre maggiore invio di spam.

Onde evitare di ritrovarsi ad avere a che fare con una casella di posta elettronica piena zeppa di messaggi spazzatura potrebbe quindi essere utile creare un indirizzo email secondario da utilizare solo e soltanto per effettuare registrazioni e varie altre operazioni analoghe.

Un’altra valida soluzione consiste poi nel ricorrere all’impiego di una risorsa quale MaskMe, un’interessante estensione specifica per Google Chrome che, una volta installata, consente di creare rapidamente indirizzi di posta elettronica “mascherati”, ovvero indirizzi unici e casuali da utilizzare ogni qual volta risulterà necessario.

Yahoo! Mail restyling

Yahoo! Mail, nuovo look e qualche novità

Yahoo! Mail restyling

L’annuncio è stato dato da Marissa Mayer in persona mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale dell’azienda: Yahoo! Mail, il servizio di posta elettronica reso disponibile dal colosso di Sunnyvale, ha adottato una nuova veste grafica, un cambiamento questo che interessa non solo la versione web ma anche le app per device iOS, Android e Windows 8.

La posta elettronica è un’abitudine quotidiana acquisita. È spesso la prima cosa che controlliamo al mattino e l’ultima prima di andare a dormire. Perché? Perché rappresenta una delle forme più semplici e basilari di comunicazione. E dal momento che riveste un ruolo fondamentale nelle nostre vite quotidiane, stiamo apportando diversi miglioramenti a Yahoo! Mail.

Trattasi quindi della prima importante operazione di restyling grafico di Yahoo! e dei suoi servizi dal 2011.

Tutti i cambiamenti apportati al servizio di posta elettronica reso disponibile da Yahoo! sono basati sulle richieste fatte, nel corso del tempo, dagli stessi stessi utenti.

Watch This, monitorare cartelle ricevendo apposite e-mail di notifica

Tenere sotto controllo specifiche cartelle presenti sul computer in uso può essere molto importante in una gran varietà di situazioni come, ad esempio, quando si desidera sapere quali file sono stati cancellati o spostati da una directory particolare.

Per poter eseguire facilmente l’operazione in questione è possibile ricorrere all’impiego di apposite risorse coome nel caso di Watch This.

Questo software, completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), consente di monitorare tutte le cartelle specificate e ricevere, ad intervalli di tempo regolari, apposite e-mail di notifica mediante cui vengono elencati tutti i cambiamenti che si sono verificati per le direcotry tenute sotto controllo.

Gmail ricerca allegati

Gmail, ora è possibile fare ricerche tra i contenuti degli allegati

Gmail ricerca allegati

Tutti gli utenti in possesso di un account Gmail da oggi in poi potranno effettuare ricerche direttamente all’interno della propria casella di posta elettronica esaminando anche il contenuto dei file eventualmente allegati alle e-mail.

Google, infatti, nel corso delle ultime ore, ha reso disponibile la nuova ed utilissima feature in questione anche se per il momento non è stata ancora annunciata ufficialmente.

In tal modo, quindi, il contenuto di tutti gli allegati ai messaggi di posta elettronica verrà indicizzato automaticamente permettendone e garantendone la ricerca per parola chiave.

Per poter usufruire della nuova feature è sufficiente accedere all’interfaccia web di Gmail, digitare uno o più keywords nella casella di ricerca ed aggiungere has:attachment (ad esempio geekissimo has:attachment) e, infine, cliccare sul pulsante raffigurante la lente d’ingrandimento o premere il tasto Invio sulla tastiera.

Dropbox attacco hacker

Dropbox, confermato l’attacco hacker: in arrivo nuove misure di sicurezza

Dropbox attacco hacker

Circa due settimane fa aveva iniziato a diffondersi in rete la voce facente riferimento ad un possibile attacco hacker ai danni di Dropbox.

Sino a questo momento, però, non era stato fornito alcun dettaglio a riguardo: l’azienda, infatti, si era limitata soltanto a spiegare che le attività di analisi e di investigazione erano in corso e che non era stata ancora rilevata alcuna operazione non autorizzata effettuata sull’intera piattaforma.

Da poche ore a questa parte, invece, il team di Dropbox ha confermato, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale, quelli che erano i sospetti iniziali: un gruppo di hacker sconosciuti ha rubato nomi utente e password degli utenti di siti web di terze parti e, successivamente, hanno provato ad accedere agli account Dropbox servendosi delle credenziali in questione.

Utenti Dropbox colpiti dallo spam: violata la sicurezza del servizio?

A partire da lunedì scorso numerosi utenti Dropbox, così come emerso sul forum ufficiale dello stesso, hanno iniziato a lamentare l’arrivo di una gran quantità di messaggi di spam, di comunicazioni indesiderate dirette verso gli account di posta elettronica specificati in fase di registrazione al celebre servizio di cloud storage.

Il sospetto degli iscritti al servizio che qualcosa non sia andato per il giusto verso sui server Dropbox è stato poi confermato dal fatto che numerosi utenti hanno spiegato di aver impiegato l’indirizzo di posta elettronica bersagliato dai messaggi di spam solo e soltanto per poter effettuare la registrazione al servizio.

Trattasi, nello specifico, di utenti europei ed i primi casi pare siano stati segnalati in Germania, in Olanda e in UK.

I messaggi di spam, inoltre, sono tutti nella lingua dell’utente proprietario della casella di posta elettronica.

Nigerian scam studio Microsoft

La truffa nigeriana è quella perfetta, parola di Microsoft

Nigerian scam studio Microsoft

La truffa nigeriana (nigerian scam) è la tipologia di raggiro informatico maggiormente diffusa e che a distanza di diversi anni dalla prima testimonianza risalente, addirittura, al 1994, continua a funzionare senza problemi, o quasi, tanto da andare a coinvolgere un sempre maggior numero di persone e permettendo, al contempo, ai truffatori di raccogliere milioni e milioni di dollari.

Il copione, per chi non lo conoscesse, è il seguente: la vittima viene contattata tramite una email in cui le si offre la possibilità di sostanziosi guadagni o le si chiede un aiuto da rivolgere a presunte persone facoltose che hanno bisogno di movimentare denaro su conti correnti non tracciabili ed una volta ottenuti i soldi gli scammer scompaiono in maniera fulminea. 

Ma com’è possibile che dopo tutto questo tempo quello che potrebbe essere definito come il grande classico della truffa online tramite e-mail continui ancora a funzionare? Tra i tanti, a porsi questa domanda è stato anche il matematico Cormac Herley che dal suo ufficio in Microsoft ha scritto un saggio per poter scoprire e rendere pubblica la dinamica che si nasconde dietro il meccanismo della nigerian scam.

Sfruttando grafici, formule matematiche e diagrammi Microsoft ha quindi cercato di spiegare la diffusione del fenomeno e l’incidenza che quest’ultimo ha sul piano della sicurezza informatica.

Hotmail Newmail

Microsoft Hotmail: nuova interfaccia e nuovo nome in arrivo?

Hotmail Newmail

In concomitanza dell’oramai imminente lancio di Windows 8 la ben nota azienda redmondiana pare abbia deciso di modificare il design adottato per Hotmail, il suo celebre servizio di posta elettronica, conferendogli uno stile decisamente Metro ed analogamente al suo nuovo OS.

Secondo le indiscrezioni che hanno iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore, Hotmail, infatti, dopo oltre 15 anni dal lancio, abbandonerà il suo attuale look cedendo il passo ad un’interfaccia Metro, ancor più moderna ed in perfetta linea con i nuovi prodotti della redmondiana.

A sostegno della news in questione vi sono alcuni screenshot diffusi in rete e raffiguranti, appunto, la nuova grafica della homepage di Hotmail ove il termine Windows Live ID è stato sostituito con quello di Microsoft account.

Sempre osservando gli screenshot è poi possibile notare che nella parte superiore della pagina risulta invece annessa la barra di navigazione da cui poter accedere alle principali funzionalità del servizio che rispetto all’attuale e ben più classico Windows Live Hotmail sembrerebbero essere rimaste pressoché invariate.

Print Friendly and PDF, ottimizzare per la stampa le pagine web aperte in Chrome

Spesso capita di dover stampare intere pagine web di cui, però, soltanto una parte di esse fa riferimento a quelli che sono i contenuti di effettivo interesse.

Purtroppo, però, i browser web, così come avrà già avuto modo di verificare la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, di default non integrano alcuna opzione apposita mediante cui poter escludere dal processo di stampa le sezioni delle pagine web che risultano inutili.

Qualora però venga impiegato Google Chrome è possibile ovviare a quanto appena descritto ricorrendo all’impiego di Print Friendly and PDF.