I Say Data slide

Big Data e politica, quando i candidati diventano social

I Big Data, vale a dire quella mole di informazioni tratta da Internet che a detta dei più potrebbe via via andare a sostituire i ben “classici” sondaggi, sono ormai diventati un punto di riferimento imprescindibile per conoscere in maniera più o meno precisa l’opzione pubblica in rete.

I Say Data slide

Facebook, Twitter, Instagram, i blog tematici, le lettere inviate ai giornali, i Big Data sono insomma tutto ciò che viene postato in rete su base quotidiana, sono dunque gli internauti stessi. Evidente dimostrazione di tutto ciò è lo studio sui principali canditi a sindaco per le elezioni amministrative a Roma che si terranno il prossimo 5 giugno 2016.

Le proteste in Iran viste dal web

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Su Geekissimo spesso si parla di censura web, effettuata da parte di regimi democratici o regimi dittatoriali. Un regime poggia gran parte del suo potere su violenza, repressione e, soprattutto, censura. Non è stupido affermare, infatti, che dove le informazioni possono circolare liberamente è difficile che si possa instaurare una dittatura di qualsiasi tipo.

Sull’Iran, negli ultimi anni, si è detto tutto e il contrario di tutto. Certo è che al potere c’è da diverso tempo un regime che, oltre ai duri toni che usa nei confronti di vari attori della scena internazionale, applica una feroce repressione interna al fine di mantenersi intatto ed evitare il suo collasso. A pochi sarà sfuggito che in Iran, dopo le ultime elezioni, è scoppiata una grande rivolta come reazione ad un risultato elettorale che non coinvince gli stessi iraniani, e in particolare i sostenitori del candidato riformista alla presidenza Mousavi, gran oppositore di Ahmadinejad.

Alle 14.30 diretta liveblogging su Politicalive.com, partecipa e commenta anche tu con noi!

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50 milioni di italiani al voto, 630 seggi alla Camera e 315 al Senato da assegnare, decine di province e comuni da ripartire. Ecco in breve i numeri che oggi interessano gli italiani, e che interessano noi di PoliticaLive.
Si, perchè oggi, per l’occasione, proprio su PoliticaLive, abbiamo organizzato un EVENTO LIVE dove condividere dati, impressioni, critiche, commenti, immagini e video su uno dei giorni più importanti della Storia italiana, quello che potrebbe rappresentare la svolta per il Belpaese, stanco e fermo da anni, troppi.

Alle 14.30, vi attendiamo numerosi su PoliticaLive, dove per ore cercheremo di aggiornarvi, di comunicarvi in tempo reale gli esiti degli exit pools, dove faremo a nostra volta sondaggi, e dove il vostro parere sarà fondamentale, ed ogni spunto gradito.

Il voto online? È attraente… ma non si deve confondere con birra e video porno. Almeno in Polonia

Birra

Visto che siamo in periodo di campagna elettorale e di elezioni, oggi vi riporto una notizia davvero curiosa che viene dalla Polonia. Ci sono moltissime ragioni per cui il voto elettronico ancora non è stato introdotto nella maggior parte dei paesi del mondo, ma questa davvero non l’avevo mai sentita.

Secondo l’ex-primo ministro Jaroslaw Kaczynski e alcuni altri membri del partito conservatore, ai polacchi non dovrebbe essere data la possibilità di votare online perché internet “attrae molta gente che guarda filmati porno con una birra in mano”, e la sacralità del voto non può essere assolutamente intaccata, magari, da un tab di Firefox aperto in secondo piano che sta caricando un filmato erotico da YouPorn.

Internet e politica sempre più a braccetto

Elezioni

MySpace ed Mtv hanno annunciato ieri che ospiteranno, sui propri siti, una serie di dibattiti con i candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Il primo, che si terrà il 27 settembre prossimo presso l’Università del New Hampshire e vedrà protagonista il democratico John Edwards, sarà moderato da un giornalista di Mtv News e uno del Washington Post.

La novità, appunto, è che i dibattiiti andranno in onda contemporaneamente anche su MySpace e Mtv.com con gli utenti che, nel frattempo, saranno in grado di scrivere commenti, rispondere a sondaggi e di inviare le proprie domande in tempo reale. La parte forse più interessante dei dibattiti è quella del sondaggio, che permetterà attraverso un widget, di inviare in tempo reale la propria approvazione o disapprovazione alle risposte del candidato.