Motorola blocco Microsoft Germania

Motorola, Microsoft ed il blocco delle vendite di Xbox e Windows 7 in Germania

Motorola blocco Microsoft Germania

Motorola ha ottenuto la sua ennesima vittoria legale contro Microsoft risultando tutta incentrata su quelli che, ad oggi, vanno a configurarsi come il pomo della discordia per la maggior parte delle grandi aziende appartenenti al mondo dell’IT: i brevetti.

Motorola, infatti, ha ottenuto, relativamente al territorio tedesco, di far bloccare le vendite di Xbox e di Windows 7 a seguito di una causa intentata per violazione di diritti brevettuali, quelli siglati come EP0538667 e EP0615384.

Nel dettaglio, la corte regionale di Mannheim ha ritenuto che Xbox 360, Windows 7, Internet Explorer e Windows Media Player vadano effettivamente a violare le tecnologie Motorola legate a standard tecnologici provvedendo, proprio per tale ragione, ad emettere un’ingiunzione in base alla quale i prodotti in questione rischiano di esser tagliati fuori dal mercato tedesco.

YouTube filtraggio preventivo Germania

YouTube, in Germania dovrà essere avviato il filtraggio preventivo

YouTube filtraggio preventivo Germania

YouTube è stata considerata responsabile del materiale illecito pubblicato dai suoi utenti e sulla ben nota piattaforma di video-sharing dovrà quindi essere installato, entro breve tempo, un apposito meccanismo di filtraggio al fine di prevenire eventuali violazioni di copyright mediante l’upload di clip musicali andando quindi ben oltre le tecnologie già adottate per la rimozione dei contenuti previa segnalazione di coloro che ne detengono i diritti.

È questo quanto stabilito in Germania dalla corte di Amburgo poiché, stando alle accuse, la celebre piattafoma di video-sharing non avrebbe fatto assolutamente nulla, o quasi, per prevenire la comparsa, la pubblicazione e la condivisione di materiale illecito a due anni di distanza dallo scontro legale avviato dalla GEMA, il gruppo che rappresenta oltre 60 mila artisti tedeschi, puntando il dito, nello specifico, contro 12 video.

Partito Pirata tedesco, il proxy per The Pirate Bay è stato chiuso

Chiusura proxy Paesi Bassi The Pirate Bay

Il Partito Pirata tedesco ha dovuto subire, nel corso delle ultime ore, una nuova sconfitta poiché dopo aver reclamato contro la chiusura di un proxy per l’accesso a The Pirate Bay in Olanda adesso si è ritrovato a dover chiudere anche il proprio a causa del gruppo anti-pirateria BREIN.

Il proxy del Partito Pirata, nel dettaglio, è stato utilizzato per molto tempo come vero e proprio punto di riferimento per gli utenti olandesi per poter accedere senza problemi alle pagine e ai contenuti di The Pirate Bay al fine di poter aggirare le restrizioni imposte dai provider e, sopratutto, conseguenzialmente alla censura ad esso applicata in svariate nazioni, Italia compresa.

Microsoft sventa il blocco delle vendite in Germania e si accorda con Motorola

Ad essere al centro delle oramai frequentissime diatribe brevettuali non sono soltanto Samsung ed Apple ma, negli ultimi tempi, anche il duo Microsoft-Motorola sembrerebbe essere sempre più presente in tal senso, così come nel caso della vicenda facente riferimento allo standard H.264 che, però, stranamente, pare essersi conclusa in maniera positiva, almeno per il momento, per entrambe le parti coinvolte.

Il gran colosso redmondiano, infatti, è riuscito a sventare, seppur soltanto per il momento, l’ingiunzione chiesta da Motorola relativamente alla vendita dei prodotti Microsoft in Germania.

Tenendo conto di ciò Motorola otterrà un risarcimento corrispondente a ben 100 milioni di dollari derivante dalla licenza che Microsoft prenderà su brevetti essenziali per gli standard MMI.

RapidShare, il tribunale tedesco e l’applicazione dei filtri preventivi

RapidShare filtro file

Durante le ultime ore, a causa dell’insoddisfazione degli sforzi compiuti da RapidShare, il ben noto servizio di hosting remoto, nel mettersi d’accordo con i detentori di copyright, è giunta, direttamente dalla Germania, una sentenza che va a modificare in maniera radicale, o quasi, la modalità mediante la quale lo share-hosting viene visto dalla legge.

Secondo tale sentenza, resa nota dall’Alta Corte regionale di Amburgo, viene infatti comunicato che, non dovranno essere più i detentori del copyright a passare al setaccio i file depositati dagli utenti ma saranno invece i provider del servizio oggetto dell’attenzione ad avere il compito di tenere costantemente sotto controllo ciò che gli internauti scelgono di caricare sui loro server.

Apple Samsung accordo brevetti

Patent war: nuove vittorie e nuove sconfitte per Apple, Samsung e Motorola in Germania

Violazione brevetti Apple, Samsung, Motorola

La guerra brevettuale che vede coinvolte, in prima linea, Apple e Samsung continua e ai numerosi capitoli di quella che, oramai, sembra essere una battaglia senza fine se ne è aggiunto un altro proprio nel corso delle ultime ore.

In Germania, infatti, la Corte regionale di Mannheim ha dato la sua sentenza respingendo in tal modo due cause intentate da Apple e Samsung l’una contro l’altra.

Al centro della questione vi sono i tre brevetti relativi alla tecnologia 3G che, secondo quanto messo in evidenza da Samsung, la ben nota azienda della mela morsicata avrebbe violato unitamente a quello relativo alla tecnologia Slide to Unlock di Apple che, invece, a detta di Cupertino sarebbe stato violato dalla sudcoreana.

Nonostante si tratti di un doppio “no” le decisioni prese in Germania non stanno però ad indicare la fine della contesa, in particolare se si considera il fatto che, in tal modo, non si discuterà più soltanto di 4 dei 14 punti che vedono coinvolti i due colossi.

Apple, riprendono le vendite di iPhone e iPad in Germania

iPhone iPad blocco vendite Germania

Sia l’iPhone sia l’iPad continueranno ad essere commercializzati senza problemi anche in Germania dove la vendita rischiava di essere sospesa definitivamente in seguito alle controversie tra Apple e Motorola che dallo scorso venerdì avevano bloccato le importazioni dei prodotti della celebre azienda della mela morsicata rendendone inoltre impossibile l’acquisto mediante i canali online.

A partire dal 4 febbraio, infatti, le vendite erano state sospese a causa di una presunta violazione da parte di Apple di alcuni brevetti Motorola conseguenzialmente ad un’ingiunzione del Tribunale di Mannheim nel tentativo di ridurre al minimo i danni derivanti dalla sfida legale in corso contro la ben nota azienda statunitense.

Apple VS Samsung: la guerra brevettuale continua e finisce sotto accusa lo Slide to Unlock

Apple Samsung Slide to Unlock

Una nuova puntata dell’oramai infinita, almeno per il momento, guerra brevettuale tra Apple e Samsung va ad aggiungersi a tutte le altre ma, questa volta, la formula adottata è quella del “due episodi in uno” tenendo conto dell’estrema vicinanza in termini di tempistiche di quanto avvenuto tra i due colossi nelle ultime ore.

Innanzitutto va precisato il fatto che, conseguenzialmente alla decisione dei giudici italiani di non dare seguito alle eventuali richieste di Samsung, anche in Germania la ben nota azienda sudcoreana ha perso la sua causa contro Apple in merito alla richiesta del blocco delle vendite dell’iPhone 4S per la presunta violazione di un brevetto facente riferimento alle comunicazioni wireless 3G/UMTS.

Il giudice, infatti, ha dichiarato che Apple non ha violato il brevetto in questione e che, di conseguenza, non sarà possibile procedere con le richieste avanzate dai legali della sudcoreana anche se al momento non sono state ancora rese note le motivazioni di tale decisione.

Apple si scaglia nuovamente contro Samsung: sotto accusa il design

Apple vs Samsung

Si pare un nuovo capito della guerra brevettuale tra Apple e Samsung e ad essere nell’occhio del ciclone è, ancora una volta, la questione design.

La ben nota azienda di Cupertino, infatti, stando a quelle che sono le ultime informazioni disponibili, ha depositato una nuova denuncia nei confronti di Samsung scegliendo, così come già accaduto in passato, un tribunale tedesco, la corte regionale di Dusseldorf, contestando la violazione di diversi dei suoi brevetti di design.

Facebook, un accordo per aumentare l’impegno per la privacy degli utenti

È stato quasi raggiunto un accordo tra Facebook e l'agenzia USA per la tutela dei consumatori al fine di garantire un maggior grado di privacy per i suoi utenti ma, frattanto, le autorità tedesche minacciano di agire contro il riconoscimento facciale

La notizia arriva direttamente da un articolo pubblicato recentemente sulle pagine del Wall Street Journal: Mark Zuckerberg e l’intero team di Facebook sarebbero sul punto di raggiungere un accordo con l’agenzia USA per la tutela dei consumatori (FCC, Federal Trade Commission) al fine di ottimizzate la gestione della privacy degli utenti iscritti al rinomato social network in blu.

L’accordo in questione, sostanzialmente, prevede l’obbligo da parte di Facebook di richiedere il consenso di ciascun iscritto per la pubblicazione online delle relative informazioni personali e, a quanto pare, tale modalità sarebbe stata proposta, come forma di auto-tutela, dagli stessi portavoce della risorsa di social networking.

In tal modo, quindi, le fastidiose problematiche sollevate circa due anni addietro dagli utenti statunitensi, verrebbero risolte ma, allo stato attuale delle cose, non è ancora chiaro quando i commissari USA passeranno effettivamente al vaglio la proposta di Facebook.

Un trojan poliziotto per spiare i cittadini, le autorità tedesche sono sotto accusa

Un gruppo di hacker democratici berlinesi scopre un trojan sviluppato per spiare i privati, accusate le autorità tedesche

Gran subbuglio in Germania nelle ultime ore dove, stando a quelle che sono le informazioni disponibili, le ferree autorità tedesche sembrerebbero essersi servite di un trojan, sviluppato clandestinamente e su ordinazione, al fine di spiare i computer dei cittadini.

Le autorità in Germania, infatti, avrebbero ordinato lo sviluppo di un sistema di controllo nascosto in modo tale da permettere a polizia, servizi segreti ed inquirenti vari di monitorare la popolazione tedesca al fine di combattere contro presunti terroristi e contro la criminalità economica.

A smascherare la malefatta dei politici tedeschi, ora fortemente in imbarazzo poiché, già da diversi anni a questa parte, lo sviluppo e l’utilizzo di simili tecnologie in Germania è stato definito come anticostituzionale dal Bundesverfassungsgericht, la Consulta tedesca, sono stati i Chaos Computer Club, un gruppo di hacker democratici berlinesi.

Google Analitycs dichiarato illegale in Germania?

Google Analytics

Tutti voi sicuramente utilizzate o avrete utilizzato almeno una volta Google Analytics, il servizio gratuito offerto da Google per raccogliere statistiche molto accurate e ricche di dettagli con il minimo sforzo. Grazie alla grande quantità di funzioni importanti che racchiude, ed all’enorme numero di dettagli sui nostri utenti che riesce a raccogliere, Analytics è utilizzatissimo dai blogger di tutto il mondo, diventando uno strumento indispensabile per chi vuole sapere tutto sui propri utenti. Ed è proprio questo aspetto che non è piaciuto molto alle autorità tedesche, le quali hanno temporaneamente dichiarato che Google Analytics non sarebbe conforme alle leggi tedesche.