Foto che mostra l'icona di App Store

Apple, in Germania gli acquisti iTunes si fanno con l’operatore

C’era aria di novità per quanto riguarda gli acquisti iTunes così come per l’intero universo di App Store. In Germania, stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore, Apple ha provveduto ad abilitare il pagamento tramite operatore, in collaborazione con O2.

Foto che mostra l'icona di App Store

D’ora in avanti gli acquisti di brani, libri e software potranno essere quindi addebitati sul conto telefonico anziché sulla carta di credito. Al momento non è però dato sapere se il sistema verrà esteso ad altri carrier e ad altre nazioni.

Amazon svende Fire Phone, in USA costa 99 centesimi

Amazon svende Fire Phone, in USA costa 99 centesimi

Amazon svende Fire Phone, in USA costa 99 centesimi

Nel corso delle ultime ore Amazon ha pubblicato un apposito comunicato mediante il quale ha reso noto di aver deciso di abbassare il prezzo del suo Fire Phone. Negli Stati Uniti, infatti, lo smartphone ha ora l’irrisorio costo di… 0,99 dollari (si, avete proprio capito bene!), una cifra questa che risulta decisamente ben lontana dagli iniziali 199 dollari e che di certo farà sollevare non poche polemiche tra coloro che hanno effettuato l’acquisto del device prima del fatidico annuncio.

Lo smartphone, è tuttavia opportuno specificarlo, potrà essere acquistato a poco meno di un dollaro solo e soltanto nel caso in cui venga sottoscritto un contratto di due anni con AT&T, l’unico carrier che oltreoceano al momento risulta autorizzato alla vendita del dispositivo.

JDownloader messo al bando in Germania

JDownloader

Una gran bella batosta per JDownloader: il programma è stato recentemente messo al bando in Germania. Il tribunale di Amburgo ha deciso che il famoso software per gestire i download è illegale e per tale motivo è stato bloccato e gli sviluppatori dovranno probabilmente pagare una salatissima multa.

I proprietari già hanno evidenziato la loro totale opposizione alle accuse del giudice ed effettivamente la colpa potrebbe non essere la loro, almeno da quanto dichiarano le ultime notizie disponibili in rete.

Le Gift Card per Google Play debuttano in Europa

Le Gift Card per Google Play debuttano in Europa

Le Gift Card per Google Play debuttano in Europa

Pur non essendo ancora accessibili per gli utenti italiani alcune sezioni presenti su Google Play, il marketplace specifico per device Android, qualcosa, a quanto pare, ha cominciato a muoversi o almeno così fa pensare il lancio delle Gift Card anche nel Vecchio continente.

La notizia risale a qualche ora fa ed è stata confermata in via ufficiale sulla pagina di supporto del marketplace: le Gift Card, le carte acquistabili in negozio per il download di app, giochi e contenuti multimediali presenti su Google Play, hanno fatto il loro debutto in Francia e Germania.

Le Gift Card, per chi non lo sapesse, sono apparse per la prima volta in terra a stelle e strisce e nel Regno Unito dove sono state vendute in maniera limitata.

Google Street View sanzione Germania

Google Street View, multa da 145 mila euro in Germania

Google Street View sanzione Germania

Ammonta esattamente a 145 mila euro la multa che la Hamburg Commissioner for Data Protection and Freedom of Information ha stabilito che Google, dopo circa tre anni di indagini sulle pratiche di wardriving da parte delle Google Car, dovrà pagare.

Per chi non lo sapesse o, ancora, per chi lo avesse dimenticato l’accusa nei confronti di Google è quella di aver captato, sfruttando le Google Car impegnate a fotografare il territorio in modo tale da poter arricchire ed aggiornare il database di Street View, informazioni e dati sensibili dai network Wi-Fi aperti incontrati dalle automobili di Mountain View lungo il cammino.

Per Google, che ha ammesso già da parecchio l’accaduto, si è trattato di un errore a livello software al quale è stato fatto rimedio eliminando tutte le informazioni intercettate.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, la Germania e la tassa sui contenuti indicizzati

Google Germania tassa link

Quanto approvato dal Parlamento tedesco nel corso delle ultime ore potrebbe andare a stravolgere il comune operato di Google e di tutti gli altri aggregatori di notizie in Germania.

Infatti con 293 voti a favore e 243 contro è passata al Bundestag la cosiddetta “Leistungsschutzrecht für Presseverleger” ovvero la legge sul copyright accessorio per gli editori della stampa.

Come da nuova norma, quindi, i produttori di materiali di notizie avranno il diritto esclusivo sula loro disponibilità pubblica, parziale o completa, a scopi commerciali.

L’idea di fondo è dunque quella che un aggregatore di notizie, un blogger o un sito sia ora obbligato a concordare con gli editori un compenso per il rilancio dei contenuti.

Alcune eccezioni dovrebbero essere previste nel caso in cui la snippet o il testo che accompagna i link risulti ridotto all’osso.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, problemi con l’antitrust in Germania e negli Stati Uniti

Amazon problemi antitrust germania usa

Quello che stanno attraversando i piani alti di Amazon non può essere esattamente descritto come un momento sereno.

Il colosso dell’e-commerce, infatti, recentemente si è ritrovato a dover fare i conti con la morsa del fisco anglo-francese e a dover fronteggiare diverse polemiche inerenti il maltrattamento di numerosi suoi lavoratori stagionali.

Alla già non semplice situazione è andato poi a sommarsi, proprio durante le ultime ore, un nuovo e spinoso caso antitrust in merito alle policy imposte dalla divisione tedesca di Amazon a migliaia di rivenditori terzi.

Nel dettaglio, le autorità tedesche hanno aperto le indagini sulle condizioni contrattuali tra Amazon e gli oltre 2400 distributori indipendenti che hanno deciso di aderire ai meccanismi del colosso delle-commerce.

Stando a quelle che sono le accuse dell’antitrust Amazon obbligherebbe i suoi vendor tedeschi a non fissare prezzi più bassi, tenendo anche conto di eventuali promozioni e sconti, su piattaforme diverse da quella in questione.

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

P2P, gli utenti che scaricano contenuti illegali sono anche quelli che comprano di più

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

Lo hanno sempre sostenuto, e continuano tutt’ora a farlo, le major appartenenti al mondo del cinema ed a quello della musica ed associazioni di vario tipo: scaricare film, musica e video dalle reti di file sharing è una procedura che provoca danni economici irreparabili.

Coloro che scaricano contenuti da internet in maniera illegale infatti, nella maggior parte dei casi, non sono intenzionati a procedere all’acquisto dei medesimi contenuti sotto forma legale.

La recente indagine condotta dall’American Assembly, un’organizzazione indipendente affiliata alla Columbia University, ha però offerto un altro e ben diverso punto di vista della situazione.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube, 60 nuovi canali originali in arrivo per l’Europa

YouTube canali Europa

Per YouTube sono in arrivo ulteriori ed interessanti novità poiché, così come annunciato da Google nel corso delle ultime ore, durante i prossimi mesi saranno resi disponibili ben 60 nuovi canali aventi programmazione originale in Francia, in Germania e nel Regno Unito andando quindi ad arricchire, e non di poco, la già valida offerta di contenuti innovativi che sino a questo momento erano stati resi disponibili soltanto in terra a stelle e strisce.

Un anno fa, o giù di li, Google, infatti, lanciò negli Stati Uniti oltre 100 canali originali che, stando alle statistiche poi fornite dal colosso di Mountain View, nel giro di poco tempo hanno riscosso gran successo tra gli utenti.

Basti infatti pensare che i primi 25 canali possono contare su una media di circa 25 milioni di visitatori a settimana, che il numero delle sottoscrizioni è praticamente raddoppiato in un solo anno e che circa 800 milioni di utenti hanno superato 4 miliardi di ore al mese complessive.

Blocco device Motorola Germania

Microsoft potrebbe bloccare le vendite dei device Motorola in Germania

Blocco device Motorola Germania

Secondo quanto stabilito dalla Corte di Monaco di Baviera alcuni tablet e smartphone di Motorola violano un brevetto Microsoft ragion per cui dovranno essere ritirati dal mercato tedesco.

Il brevetto finito nell’occhio del ciclone è quello riguardante il “soft input panel system and method” ovvero il metodo di input dei dati in un sistema informatico con un ambiente grafico a finestre e che la redmondiana è riuscita a dimostrare, dopo lunghe diatribe, che Motorola lo ha introdotto illegalmente tra le funzioni di alcuni suoi device.

La causa in questione pone nuovamente l’accento sull’oramai spinosa faccenda dei profitti che Microsoft intasca anno dopo anno grazie alla proprietà di un pacchetto di brevetti Android.

Al fine di evitare l’insorgere di eventuali problematiche numerosi produttori, tra cui anche HTC e Samsung, hanno scelto di sottoscrivere contratti di licenza.

Motorola Google accuse abuso posizione dominante antitrust ue

Apple VS Motorola: in Germania vince Cupertino

Motorola VS Apple Germania

Con l’ultimissima vittoria legale che Apple è riuscita ad ottenere in Germania su Motorola ora la società controllata da Google sarà costretta a richiamare alcuni tra i suoi dispositivi di punta presenti sul mercato tedesco.

La decisione, presa da un giudice di Monaco di Baviera, è conseguenziale all’attacco legale sferrato da Cupertino sulla tecnologia touchscreen implementata su alcuni dispositivi commercializzati da Motorola Mobility.

Ad essere finiti nell’occhio del ciclone sono stati, nello specifico, i meccanismi di scrolling delle liste e la traduzione e la rotazione dei documenti sugli schermi touchscreen.

Ad essere coinvolti nella faccenda sono i modelli conosciuti come Milestone XT720 e DEFY a quelli Atrix e XOOM.

Sentenza Microsoft Motorola Android

Microsoft fa bandire i device Motorola con Android dalla Germania

Sentenza Microsoft Motorola Android

Durante gli ultimi giorni Microsoft ha ottenuto un’importante vittoria legale su Motorola Mobility che va a configurarsi come l’ennesimo colpo da parte della redmondiana a big G, alla be nota azienda statunitense impegnata in ambito mobile e, in primis, al sistema operativo Android.

La sentenza, firmata dal giudice Andreas Voss presso la Corte Regionale di Mannheim, fa infatti riferimento ad una violazione di brevetto che va a spianare la strada a Microsoft per agire contro Motorola Mobility.

Nello specifico, il brevetto finito nell’occhio del ciclone è quello siglato come EP0618540 e fa riferimento al file system FAT che viene utilizzato dai device prodotti e commercializzati da Motorola.

Come risultato dell’ingiunzione i dispositivi Motorola non potranno essere venduti sull’intero territorio della Germania.

L’ingiunzione, tuttavia, per poter essere effettivamente eseguita, necessita del pagamento, da parte di Microsoft, di 10 milioni di euro.

Apple VS Samsung brevetti

Apple VS Samsung: un risarcimento danni da 2,5 miliardi di dollari

Apple richiesta risarcimento danni Samsung

La patent war che oramai da tempo immemore vede contrapposti Apple e Samsung, due tra i più famigerati colossi dell’IT, potrebbe essere giunta ad un momento cruciale, nello specifico per quanto concerne il fronte statunitense.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore Apple, infatti, avrebbe chiesto a Samsung il risarcimento danni per le violazioni di proprietà intellettuale contestate dinanzi i tribunali a stelle e strisce.

Il risarcimento è pari a 2,5 miliardi di dollari e la cifra è stata stimata da Cupertino sommando le royalty dovute per ogni tecnologia da essa brevettata ed impiegata illecitamente da Samsung, così come sostenuto da Tim Cook e soci, per quanto concerne i suoi device.