Apple VS Samsung nessun effetto ban business

Apple VS Samsung: il ban non avrà effetti sul business di Cupertino

Apple VS Samsung nessun effetto ban business

La decisione presa dall’International Trade Commission di bloccare l’importazione in terra a stelle e strisce dei vecchi modelli di iPhone e iPad per violazione di un brevetto Samsung a quanto pare non sortirà alcun effetto sulle entrate di Apple.

A sostenerlo sono due diverse società di analisi secondo cui l’impatto che il provvedimento preso dall’ITC avrà sul business di Cupertino sarà praticamente pari a zero.

Nel dettaglio, Maynard Um di Wells Fargo Securities riconosce il fatto che per Apple quella in questione è sicuramente una cattiva pubblicità ma sostiene anche che il peso della limitazione risulta abbastanza contenuto.

Ad essere interessanti al ban sono infatti iPhone e iPad di vecchia generazione e di conseguenza non più particolarmente acclamati dalle masse e che dovrebbero essere rimossi dal catalogo Apple non appena saranno immessi sul mercato l’iPhone 5S e l’iPad 5.

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Apple VS Samsung: a rischio le importazioni USA di iPhone e iPad

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Stando a quanto deciso dalla International Trade Commission in merito ad un contenzioso tra Apple e Samsung tra non molto i vecchi prodotti appartenenti alla linea iPhone e iPad non potranno essere più importanti negli Stati Unti.

Così come già verificatosi in diverse altre occasioni la vicenda verte su un brevetto Samsung e sulla presunta violazione dello stesso da parte di Apple.

Alcuni vecchi modelli di iPhone, tra cui il 4 e il 3GS, e di Pad, tra cui il primissimo modello e il 2 3G, violerebbero il brevetto di Samsung inerente le funzionalità delle reti mobili CDMA.

Tale brevetto è stato però indicato da più fonti come una registrazione standard ed essenziale per il funzionamento delle reti UMTS (FRAND) ragion per cui la sudcoreana sarebbe tenuta a fornire la relativa licenza a tutti i player attualmente presenti sul mercato.

Google Microsoft brevetti FTC

Google, Microsoft e la guerra degli standard

Google Microsoft brevetti FTC

Un ulteriore capitolo della sempre più accesa guerra brevettuale è stato aggiunto proprio nel corso delle ultime ore ed a fare da protagonisti sono, questa volta, Microsoft e Google.

Dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è infatti giunta una raccomandazione alla International Trade Commission (ITC) incaricandola di far chiarezza in merito a difficili questioni in fatto di proprietà intellettuale.

Nel dettaglio, la ITC è stata incaricata di evitare di offrire strumenti alle aziende che hanno intenzione di far valere i propri brevetti esenziali per standard come mezzi mediante cui bloccare i prodotti altrui.

I brevetti regolati da regime speciale non possono quindi diventare degli strumenti di offesa e la ITC deve dunque fare in modo che gli standard non risultino indeboliti da una diversa interpretazione dell’intero sistema brevettuale.

Samsung guerra brevetti Ericsson

Samsung vuole bloccare le vendite di alcuni prodotti Ericsson negli Stati Uniti

Samsung guerra brevetti Ericsson

A Natale, è risaputo, tutti dovrebbero essere più buoni ma a quanto pare neanche l’arrivo delle tanto attese festività invernali è riuscito a rabbonire le grandi aziende appartenenti al mondo dell’IT ed impegnate nelle oramai incessanti battaglie a suon di brevetti.

Nel corso delle ultime ore, infatti, gli avvocati di Samsung hanno chiesto ai vertici della U.S. International Trade Commission o, per dirla in breve, ITC di ordinare il blocco delle vendite dei prodotti di Ericsson sul mercato a stelle e strisce.

Da notare che Ericsson, dopo circa due anni di negoziazione, aveva deciso di denunciare Samsung per violazione di ben 7 brevetti considerati essenziali nello sviluppo di un mercato di massa legato all’industria delle comunicazioni e, nello specifico, quelli facenti riferimento ad alcune tecnologie standard relative alle connessioni wireless, ai network LTE, alle frequenze radio e al trasferimento dei dati.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple dovrà pagare 368 milioni di dollari per l’infrazione di alcuni brevetti sul VPN

Apple infrazione brevetti VPN di VirnetX

Così come stabilito dal tribunale del Texs Apple sarà costretta a pagare la modica cifra di ben 368 milioni di dollari a VirnetX come risarcimento e rimborso per aver infranto quattro brevetti facenti riferimento ai collegamenti VPN di proprietà della società.

Nel dettaglio, secondo VirnetX Apple avrebbe violato i brevetti in questione sulla tecnologia VPN all’interno delle proprie soluzioni FaceTime utilizzate su Mac, su iPhone e su iPad.

Già nel 2010, inoltre, VirnetX vinse una causa analoga contro Microsoft ottenendo, come risarcimento, una somma di denaro pari a 100 milioni di dollari.

Nel 2010, tuttavia, Microsoft sollevo alcuni dubbi in merito ai brevetti registrati da VirnetX sottolineando inoltre il fatto che la stessa società in questione potesse andarsi a configurare come un patent troll ovvero un gruppo creato con l’unico obiettivo di registrare brevetti per tecnologie diffuse per poi poter avviare cause e fare richiesta di risarcimenti tutt’altro che irrisori ai colossi dell’IT.

Apple VS Samsung brevetti

Apple VS Samsung, 4 brevetti sotto accusa

Apple VS Samsung brevetti

La battaglia legale, oramai senza fine, tra Apple e Samsung continua a non dare tregua ai giudici statunitensi che nel corso delle ultime ore sono stati chiamati, ancora una volta, ad esprimersi in materia di proprietà intellettuale.

Infatti, dopo l’ordine di rimozione del bando che era stato imposto sulle vendite del Galaxy Nexus e del Galaxy Tab 10.1 ora un giudice dell’ITC ha stabilito che Samsung ha violato ben 4 brevetti Apple di cui uno facente riferimento al design dell’iPhone e gli altri tre, invece, inerenti la parte software.

Nello specifico la sudcoreana avrebbe infranto la feature relativa alla navigazione multi-touch dello schermo e si sarebbe appropriata del brevetto che consente al device in uso di mostrare un’immagine sul display con una seconda immagine traslucida sopra quando vengono eseguite diverse applicazioni simultaneamente.

I brevetti contestati da Apple a Samsung erano però inizialmente 7 dei quali uno è stato subito eliminato nel corso del processo e gli altri, eccezion fatta per i quattro che secondo il giudice sarebbero stati effettivamente violati, non avrebbero alcun rilievo giudiziario.