Foto che mostra il logo di Spotify online

Spotify rischia sanzioni da 150 milioni di dollari

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore Spotify, il colosso della musica in streaming, potrebbe ritrovarsi a dover pagare sanzioni pari a ben 150 milioni di dollari per mancato pagamento delle royalty a chi detiene i diritti d’autore di una parte dei brani riprodotti.

Foto che mostra il logo di Spotify online

La piattaforma ha infatti ammesso pubblicamente di non aver ottenuto tutte le licenze necessarie alla trasmissione delle canzoni. Le multe potrebbero dunque variare da 750 a 30.000 dollari per ogni violazione fino ad arrivare a 150.000 dollari per una singola canzone messa a disposizione degli utenti in maniera non autorizzata.

Foto che mostra un lettore Microsoft Zune

Microsoft chiuderà Zune dal 15 novembre

Nel corso delle ultime ore Microsoft ha annunciato che a partire dal prossimo 15 novembre chiuderà definitivamente la piattaforma di streaming musicale Zune.

Foto che mostra un lettore Microsoft Zune

Per chi non ne fosse a conoscenza ricordiamo che Microsoft aveva lanciato il lettore Zune come antagonista dell’Apple iPod nel lontano 2006 quando i lettori MP3 andavano per la maggiore. Nel 2012 Microsoft chiuse Zune Music Service trasferendone i contenuti in Xbox Music. Nel 2013 la casa di Redmond interruppe invece il supporto video di Zune che fu inglobato in Xbox Video.

Foto di Facebook su tablet

Facebook potrebbe lanciare un servizio di streaming musicale

Interessanti novità in arrivo per Facebook e per i suoi iscritti. Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore sembrerebbe che Facebook abbia intenzione di entrare nel business della musica facendo concorrenza ai servizi di streaming musicale attualmente presenti sulla piazza come ad esempio Spotify.

Foto di Facebook su tablet

A render nota la cosa è stata la redazione di The Verge che ha appunto riportato come il social network abbia avuto colloqui con alcune grandi major come Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Music Group.

Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify integra Musixmatch, ora si visualizzano i testi dei brani

Importanti ed interessanti novità per tutti gli utilizzatori di Spotify che amano canticchiare i brani in ascolto. La celebre piattaforma di streaming musicale ha infatti pubblicato un apposito post sul suo blog ufficiale mediante cui ha annunciato il lancio di una nuova versione di Spotify per computer desktop che va a caratterizzarsi per la presenza di alcuni miglioramenti e funzionalità inedite tra cui spicca la possibilità di visualizzare i testi dei brani in riproduzione.

Foto che mostra il logo di Spotify

Ebbene si, grazie alla neo integrazione di Musixmatch, l’italiana che nel giro di pochi anni ha conquistato tutti con il lancio di un’app e di un ricchissimo elenco di lyrics, d’ora in avanti Spotify si trasformerà in un vero e proprio karaoke. Per comprendere meglio il funzionamento della nuova feature è sufficiente dare un sguardo al video disponibile dopo il salto.

Immagine del logo di Spotify presente sul sito web del servizio

Spotify Family, account Premium scontati per tutta la famiglia

Mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale di Spotify il team del celebre ed ampiamente apprezzato servizio di streaming musicale ha annunciato Spotify Family, una nuova ed interessante formula di abbonamento che si estende a tutti i componenti del nucleo familiare.

Immagine del logo di Spotify presente sul sito web del servizio

Il nuovo piano abbonamento prevede un account Premium per tutti i membri della famiglia offrendo un notevole vantaggio in termini economici. Dal secondo al quinto profilo che risultano connessi all’account principale è infatti possibile risparmiare ben il 50%.

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un'app iTunes per Android?

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un’app iTunes per Android?

Apple: in cantiere un rivale di Spotify e un'app iTunes per Android?

Al momento la notizia non è stata ancora confermata in via ufficiale ma stando a quanto emerso in rete nel corso delle ultime ore sembra che Apple stia trattando con i dirigenti di diverse etichette discografiche per poter lanciare un servizio di streaming musicale on-demand simile a Spotify grazie al quale gli utenti potrebbero ascoltare determinati brani.

L’azienda di Cupertino starebbe inoltre cercando di portare iTunes sui dispositivi Android in modo tale da attirare l’attenzione anche dei clienti di Big G e, di conseguenza, far fronte alle perdite che sono state registrare negli ultimi tempi.

A divulgare per primo le informazioni in questione è stato il sito web Billboard affermando di aver appreso tali dettagli da tre fonti anonime ma ben a conoscenza dei prossimi movimenti di Apple.

Apple contro Spotify e i servizi di musica in streaming

Beyonce

Servizi come Spotify hanno rappresentato la seconda più importante rivoluzione del mercato musicale in tutto il mondo. La prima, come noto, fu quella propiziata da Steve Jobs nel 2003 con l’apertura di iTunes Store e la conseguente adozione, da parte del grande pubblico, di un sistema per il download di album (e soprattutto brani singoli) a pagamento.

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

YouTube indica i migliori brani degli artisti cercati

Al momento non vi è ancora alcuna conferma ufficiale da parte di Google ma a quanto pare YouTube si sta avvicinando sempre di più al mondo dello streaming musicale. Una delle più recenti ed interessanti dimostrazioni di ciò è sicuramente la nuova feature introdotta sulla celebre piattaforma video da qualche giorno a questa parte.

Adesso, infatti, cercando su YouTube il nome di un cantante o di una band viene mostrato un box nella parte destra della schermata in cui sono indicati i brani più popolari, la discografia ufficiale ed alcuni artisti correlati, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot annesso al post.

Premendo sull’immagine in evidenza con l’etichetta Brani più popolari viene avviata la riproduzione di una playlist. Una volta cominciato l’ascolto questo non viene interrotto passando ad altre pagine del portale, almeno non fino a quando viene aperto un nuovo filmato. I pezzi, quindi, sono riprodotti in sottofondo proprio così come avviene su tutti i più comuni servizi di streaming musicale.

Spotify festeggia il suo primo compleanno in Italia

Spotify Italia festeggia il suo primo compleanno

Spotify Italia festeggia il suo primo compleanno

Un anno e un giorno fa, esattamente il 12 febbraio del 2013, faceva il suo debutto in Italia Spotify, la piattaforma dedicata allo streaming musicale che più di ogni altra ha contribuito, nel caso specifico del Bel paese, a cambiare le abitudini di coloro che amano ascoltare la musica.

La divisione italiana di Spotify ha quindi festeggiato il suo primo compleanno e per l’occasione ha scelto di realizzare una playlist ad hoc intitolata, appunto, Un anno di Spotify e di preparare un’infografica che mette in bella mostra tutta una serie di interessanti statistiche inerenti i passi compiuti in Italia dall’oramai celebre servizio ed i traguardi raggiunti.

Rdio, l’ascolto via Web diventa gratis

Con l’imminente arrivo di un nuovo competitor come Beats Music, che dal 21 gennaio entrerà sulla scena portando con sé un catalogo di 20 milioni di brani e un accordo con il carrier americano AT&T per offrire abbonamenti familiari a 15$/mese[1], il mercato della musica in streaming ribolle e continua a mutare i suoi equilibri con cambiamenti che riguardano tutti noi.

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l’upload dei brani da browser?

Google Play Music: in arrivo l'upload dei brani da browser?

Chi è iscritto alla piattaforma Google Play Music ha la possibilità di effettuare l’upload dei propri brani sul cloud in modo tale da potervi accedere per lo streaming da altri eventuali postazioni o device mobile. Per poter effettuare l’operazione in questione è però necessario utilizzare l’apposita applicazione Music Manager disponibile per Windows, Mac e Linux che, appunto, opera andando a trasferire i file dal computer ai server di Google.

Prossimamente le cose potrebbero però esser ben diverse rispetto allo scenario appena descritto. Il processo di upload dei brani sembra infatti destinato ad esser notevolmente semplificato.

Bop.fm: ascoltare musica da Spotify, Rdio, YouTube e SoundCloud contemporaneamente

Bop fm

Il mercato dei servizi musicali in streaming si avvia verso la saturazione, almeno per quel che concerne l’ambito desktop. Difficile per una una nuova startup affermarsi in un settore così tanto affollato, ecco allora che Shehzad Daredia e il suo socio Stefan Gomez hanno deciso di mettere in piedi Bop.fm, una sorta di ponte digitale per far comunicare – attraverso un’unica curatissima interfaccia grafica – servizi come Spotify, Rdio, YouTube e SoundCloud.

Il funzionamento di Bop.fm è semplice: ci si collega alla sua home page e si accede con i propri account di Rdio o Spotify. Una volta effettuata questa operazione, è possibile cercare qualsiasi canzone e ascoltarla direttamente dal browser cliccando sul pulsante play.

Spotify gratis su smartphone, presto l’annuncio

Spotify mobile

Si torna a parlare di Spotify gratis su smartphone, e a quanto pare stavolta le cose si fanno serie. “TechCrunch” e il “Wall Street Journal” hanno confermato entrambi la notizia: il prossimo 11 dicembre si svolgerà un evento a New York attraverso il quale Spotify annuncerà la “liberalizzazione” della sua applicazione per dispositivi mobili.

Questo vuol dire che non ci sarà più bisogno di sottoscrivere un abbonamento da 10 euro al mese per ascoltare la propria musica preferita su smartphone o tablet, ma purtroppo non significa nemmeno che sarà tutto free. Ci saranno delle limitazioni che non sono ancora chiarissime e che rischieranno probabilmente di confondere gli utenti anche quando la notizia sarà ufficializzata da Spotify.