Pandora Premium

Pandora Premium è ufficiale, ecco cosa c’è da sapere

Se ne parlava già da qualche mese a questa parte ma è stato soltanto nel corso delle ultime ore che è stato diffuso l’annuncio da parte dell’azienda: Pandora Premium adesso è ufficiale. La comunicazione è stata data dalla stessa piattaforma di streaming, che, appunto, fa sapere che il 15 marzo lancerà la propria sfida a colossi della musica online come Spotify e Apple Music.

Pandora Premium

Per il momento, è tuttavia bene tenerlo a mente, la piattaforma non sarà accessibile dall’Italia né da qualunque altro paese europeo, bensì solamente da Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Non è dato sapere se in futuro le cose cambieranno ma allo stato attuale questa è la situazione.

Screenshot di Pandora

Pandora, in arrivo l’acquisizione?

Il momento non è esattamente tra i più proficui ed allo stato attuale delle cose non risultano ancora disponibili notizie certe ma stando a quanto reso noto nel corso delle ultime sembrerebbe che i vertici di Pandora siano al lavoro con i consulenti di Morgan Stanley per posizionare la propria azienda in modo tale da stimolare l’interesse di potenziali compratori.

Screenshot di Pandora

Da notare che la società aveva acquisito di recente il marchio e la tecnologia di Rdio oltre che la piattaforma Ticketfly per la vendita dei biglietti dei concerti. Tali acquisizioni potrebbero essere state portate a termine non tanto con l’obiettivo di potenziare il servizio ma con la finalità di renderlo maggiormente appetibile ad altre realtà.

Foto che mostra il logo di Rdio

Rdio sta per chiudere, ci pensa Pandora

Rdio, il servizio di streaming musicale attivo dal 2010 e da poco più di due anni accessibile anche dall’Italia, sta per giungere al capolinea. Insieme a Beats Music un altro servizio per lo streaming della musica sta quindi per uscire di scena.

Foto che mostra il logo di Rdio

Nonostante la chiusura Rdio non scomparirà però del tutto. Infatti, la tecnologia, le proprietà intellettuali, alcuni asset chiave e parte del team al lavoro sulla piattaforma passeranno definitivamente nelle mani di Pandora, come risultato di un’acquisizione dal valore quantificato in 75 milioni di dollari.

Google vuole acquisire Songza, Spotify e Pandora?

Google: Songza, Spotify e Panodra nel mirino di Big G

Google: Songza, Spotify e Panodra nel mirino di Big G

A quanto pare Google ha intenzione di migliorare notevolmente le sue prestazioni in ambito musicale e per farlo potrebbero essere effettuate alcune interessanti oltre che importanti acquisizioni.

Nel fine settimana sono infatti apparse in rete indiscrezioni riguardanti un interessamento di Google nei confronti di Songza, un servizio musicale al momento attivo soltanto in nord America. Secondo le fonti del New York Post il team del colosso delle ricerche in rete avrebbe messo sul piatto un investimento pari a 15 milioni di dollari ritenuto però non sufficiente per poter giungere ad un accordo.

Songza, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, offre una tecnologia in grado di suggerisce l’ascolto di playlist generate da un team di esperti non solo in base a quelli che sono i gusti personali dagli utenti ma anche tenendo conto dell’umore degli stessi, del momento della giornata e dell’eventuale attività svolta. Songza offre insomma musica per tutti i gusti e per tutte le esigenze.

Twitter Feed RSS

Twitter vuole acquisire Spotify e Pandora?

Twitter vuole acquisire Spotify e Pandora?

Giorni fa circolava una voce online secondo cui entro breve tempo Twitter avrebbe provveduto a mettere a segno l’acquisizione di SoundCloud, il servizio etichettato come lo YouTube della sfera musicale.

Di tale operazione non ne è stata fatta più parola ma in compenso nel corso delle ultime ore sono iniziate ad impazzare in rete non poche indiscrezioni riguardanti le presunte intenzioni del team del cinguettante social network di mettere le mani sui servizi di streaming musicale Spotify e Pandora.

Tutto ha avuto inizio con una notizia riportata dal Financial Times. Secondo persone molto vicine ai piani alti del celebre servizio di microblogging Dick Costolo e company starebbero valutando questo tipo di acquisizioni che qualora messe effettivamente a segno andrebbero a configurarsi come le più costose mai effettuate sino ad ora. Spotify è stato infatti valutato 4 miliardi di dollari alla fine del 2013 ed ha appena superato i 10 milioni di abbonati paganti in tutto il mondo mentre Pandora è stata o valutato più di 5 miliardi di dollari e per il momento è disponibile solo in Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.

Apple radio online

Apple dovrebbe lanciare la sua radio online nel 2013

Apple radio online

Delle presunte intenzioni di Apple di rendere disponibile un proprio servizio di streaming musicale simil Pandora o Spotify mediante cui offrire un’ulteriore ed interessante alternativa alla classica formula di download in acquisto eseguibile mediante iTunes se ne era parlato già diverse settimane addietro.

Nel corso degli ultimi giorni, però, ulteriori ed interessanti indiscrezioni a riguardo sono tornate a farsi avanti.

Stando a quanto riportato da Bloomberg Apple starebbe per concludere un accordo con alcune importanti etichette discografiche nel tentativo, appunto, di avviare un servizio radio basato sul cloud che Cupertino dovrebbe provvedere a rendere disponibile all’utenza entro il prossimo anno.

Secondo le nuove indiscrezioni i negoziati tra le varie parti sono giunti in fase di definizione dei dettagli e le firme per gli accordi di distribuzione potrebbero già arrivare a novembre il che permetterebbe ad Apple di lanciare il nuovo servizio entro i primi mesi del 2013.

iRadio spot audio

Apple è al lavoro su un suo servizio di streaming musicale?

Apple piattaforma radiofonica

Apple, stando a quelle che sono le ultime indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, sarebbe al lavoro, già da qualche tempo a questa parte, per la realizzazione di un servizio simil Pandora o Spotify, ovvero una piattaforma radiofonica basata sui gusti musicali degli utenti, permettendo quindi lo streaming musicale ed offrendo un’ulteriore ed interessante alternativa all’oramai tipica formula di download in acquisto eseguibile mediante iTunes.

La nuova presunta proposta di Apple, inoltre, dovrebbe essere integrata direttamente all’interno di iTunes e non andrebbe a configurarsi come un servizio a parte risultando disponibile per tutti i device della mela morsicata ma anche per tutti i PC basati su sistema operativo Windows.

Sempre attenendosi a quanto ripostato dal Wall Street Journal la piattaforma di straming radiofonico non dovrebbe fare la sua comparsa su device basati su Android.

Google, è ora ufficialmente disponibile la funzione per la ricerca musicale

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Interessanti novità introdotte dal gran colosso nel campo della ricerca online.

Infatti, è notizia delle ultime ore, l’introduzione ufficiale da parte di Google, di una nuova interessante funzione di Search, avente come obiettivo il potenziamento e l’affinamento dei risultati riportati da big G relativi all’ambito musicale.

E’ infatti stata promossa da “progetto in fase di sperimentazione”, a “funzione ufficiale” un utile caratteristica che di certo gli utenti avranno piacere di conoscere ed utilizzare: la ricerca musicale.

Tale opzione, di cui possiamo avere una rapida idea dando uno sguardo al video dimostrativo, ha come scopo quello di permettere agli utenti di reperire, nel minor tempo possibile e con la massima immediatezza, il brano musicale che si sta ricercando, il tutto attraverso la semplice digitazione del nome dell’artista, della canzone, di un album o persino del ritornello che tanto ci tormenta, operando direttamente nel classico campo di ricerca di cui è equipaggiato Google.

Come ascoltare Pandora, il miglior servizio radio on-line al mondo, utilizzando Tor

Pandora è un servizio web di radio on-line nato qualche tempo fa negli stati uniti, che ha conosciuto in pochissimo tempo uno sviluppo fuori dal comune. Come last.fm, il sito permette agli utenti di creare delle stazioni radio virtuali partendo dall’inserimento di un brano o di un artista che sia gradito all’ascoltatore.

Il sistema sfrutta un algoritmo molto complesso, elaborato secondo i canoni del Music Genome Project, che analizza ben 400 diversi parametri per creare una playlist che sia gradita all’utente.

I brani sono quindi scelti da pandora non in base alla popolarità dell’autore bensì seguendo una ad una le caratteristiche musicali, il risultato è un servizio ottimo sotto tutti i punti di vista acclamato da tutti come il migliore nel suo campo.

L’unica limitazione che ha impedito a Pandora di svilupparsi anche qui in Europa è l’utilizzo permesso, per problemi di copyright, solo ai cittadini americani, la cui effettiva provenienza era prima accertata tramite l’inserimento dello zip code, ora attraverso il riconoscimento dell’indirizzo IP.
Oggi noi di Geekissimo vogliamo presentarvi un metodo semplice ed efficace per aggirare questi controlli ed utilizzare Pandora:

Last.fm disponibile su Windows Mobile

Last.fm su windows mobile

Last.fm è una radio internet ed anche un sistema di raccomandazione. L’applicazione crea un dettagliato profilo per ogni utente, dove include i suoi artisti e brani preferiti in un sito web completamente personalizzabile dall’utente. Le canzoni ascoltate compaiono nel sito dopo averle ascoltate sull’apposita radio oppure tramite un plugin installato nel proprio player. Oggi Last.fm in tutto il mondo ha avuto una diffusione notevole.

Qualche giorno fa è stata rilasciata una versione di Last.fm capace di integrarsi in Windows Mobile. L’applicazione prevede una semplice versione mobile dell’interfaccia web e include la funzione di scrobbling cioè quando ascolti una canzone (sono presenti plugin per vari programmi come Windows Media Player, Winamp, foobar etc), il nome del brano viene inviato a Last.fm e aggiunto sul tuo profilo.