L'iPhone nuoce alla salute dei volatili

L’iPhone nuoce alla salute dei volatili

L'iPhone nuoce alla salute dei volatili

Un nuovo anno è appena cominciato e, a quanto pare, anche tutta una serie di nuove polemiche hanno iniziato a circolare online, e non solo.

Nel corso delle ultime ore, infatti, sono finiti nell’occhio del ciclone l’iPhone, l’App Store e… i volatili (canarini, corvi, acquile e pennuti di qualsivoglia specie!) per la cui sussistenza, a detta di alcuni, il tanto chiacchierato melafonino e le app per il birdwatching risulterebbero dannosi.

Internet “agevola” il suicidio?

Suicidio

E fu così che internet, accusata da tanti di essere un luogo di perdizione pieno di pedofili e stupratori, ora è anche colpevole di favorire, agevolare e dare consigli sul suicidio. Secondo una ricerca del British Medical Journal, infatti, esaminando i siti che trattano l’argomento, la maggior parte di questi darebbero consigli proprio sull’argomento.

Per compilare la ricerca, i ricercatori hanno analizzato moltissime pagine all’interno delle quali comparivano i termini “suicidio”, “metodi di suicidio”, “metodi di suicidio sicuri”, “modi di commettere il suicidio”, “come suicidarsi”, “come uccidersi”, “metodi semplici di uccisioni”, “suicidio senza sofferenza”, e così via. Poi hanno classificato le pagine in due categorie: quelle che promuovono il suicidio e quelle che invece cercano di evitarlo. Una ricerca svolta proprio perché il modo con cui questo terribile tema è trattato in televisione o sui media influenza moltissimo il comportamento delle persone.

Proposta per un’unione dei blogger. Quanto è fattibile?

Sciopero

Sta facendo molto discutere nella blogosfera mondiale un interessante articolo pubblicato su Columbia Journalism Review (rivista della celeberrima scuola di giornalismo della Columbia University) secondo cui sarebbe necessaria e auspicabile un’unione dei blogger per rivendicare i diritti di coloro che scrivono su internet per lavoro e per passione. Nell’articolo si legge che la disputa tra gli sceneggiatori di film Tv e le industrie dei media che ha portato allo sciopero, che dura da mesi e che tanto sta danneggiando l’industria cinematografica americana, ha la sua origine nel Web.

Quello che gli sceneggiatori vorrebbero è ottenere un compenso extra quando i propri contenuti sono ritrasmessi su internet. Le case di distribuzione ovviamente non vogliono cedere e il compenso rimane sempre lo stesso. Ma perché internet, che ormai ha più utenti della televisione e dei giornali, non viene considerato così importante come televisioni e giornali? Il parallelismo con lo sciopero degli sceneggiatori secondo me è molto interessante, perché in un futuro non troppo lontano se le cose non cambieranno, anche i blogger potrebbero decidere di entrare in sciopero.