Durante il 2012 oramai trascorso Apple ha intensificato i controlli sulle condizioni lavorative offerte dai fornitori cinesi partner ai relativi dipendenti arrivando a rilevare 74 casi di lavoro al di sotto dei 15 anni di età ovvero quella minima consentita per la Cina.
Essendo tali casi tutti relativi ad un unico partner, Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics Co., Apple ha deciso, così com’è stato possibile apprendere proprio nel corso delle ultime ore, di cessare ogni tipo di rapporto con il fornitore in questione.
Apple ha inoltre provveduto a denunciare l’agenzia del lavoro che forniva la manodopera alla fabbrica cinese mediante un accordo con le famiglie di provenienza che si preoccupavano di falsificare i documenti di identità.
È esattamente questo quanto si apprende dal Supplier Responsibility Report 2012 nel quale, appunto, viene trattato l’argomento facente riferimento allo sfruttamento minorile all’interno delle catene di fornitura con sede in Cina.