Foto che mostra un edificio con logo Microsoft

Microsoft potrebbe acquisire l’israeliana Secure Island

Microsoft continua a puntare sulle startup israeliane ed in particolar modo sul fronte sicurezza informatica. Evidente dimostrazione di ciò è la notizia, emersa nei giorni scorsi, secondo cui l’azienda di Redmond avrebbe intenzione di mettere a segno l’acquisizione di Secure Island, nota società di cyber sicurezza con sede a Beit Dagan, vicino Tel Aviv.

Foto che mostra un edificio con logo Microsoft

Per il momento né da parte di Microsoft né da parte di Secure Island sono giunte conferme a riguardo ma stando alle indiscrezioni la cifra per la messa a segno dell’acquisto sarebbe compresa tra i 100 e i 150 milioni di dollari.

Foto che mostra il logo Samsung

Samsung e Intel, un acceleratore dedicato alle startup israeliane

Samsung e Intel sembrano avere le idee abbastanza chiare sul da farsi a Tel Aviv e dintorni e la notizia, diffusa in rete nei giorni scorsi, secondo cui i due colossi provvederanno a lanciare un acceleratore ciascuno dedicato alle startup israeliane ne è la più evidente dimostrazione.

Foto che mostra il logo Samsung

Tuttavia la cosa non sorprende più di tanto visto a considerato che attualmente Israele è considerata a pieno titolo come la start-up-nation per il gran numero di aziende innovative presenti sul territorio.
Tutte le più recenti innovazioni e nuove tecnologie frutto del clima favorevole all’innovazione che si respira ne Paese sono attualmente in mostra a Expo Milano 2015 dove la start-up nation è presente con il padiglione di Israele.

Fluentify

Fluentify, imparare le lingue grazie ad una start-up italiana

Fluentify

Si tratterà pure della solita frase fatta, trita e ritrita quanto volete, ma è la pura verità. Per quanto ci si possa impegnare nello studio, l’unico modo per imparare davvero una lingua straniera è avere a che fare con delle persone madrelingua e discutere con loro. Discutere di vari argomenti, possibilmente quelli verso cui si prova maggiore interesse e che consentono lo sviluppo di conversazioni informali ed appassionate. Partendo da questa giustissima premessa è nata Fluentify, la start-up italiana di cui vogliamo parlarvi oggi.

Mapped in World, la mappa mondiale delle startup

Tenere d’occhio le startup tecnologiche che nascono ogni giorno nel mondo non è facile, magari ne è nata qualcuna anche nel palazzo di rimpetto al nostro e noi non lo sappiamo. È con questo presupposto e per soddisfare la curiosità di tutti i geek alla perenne ricerca di progetti interessanti che è nato Mapped in World, un servizio online gratuito ed open source che permette di visualizzare le principali startup mondiali su una mappa interattiva.

Volunia, prime impressioni veloci

Ieri pomeriggio mi è arrivato un invito per provare Volunia, il nuovo motore di ricerca made in Italy nato qualche giorno fa con intenti piuttosto bellicosi nei confronti di Google. Lo ammetto, mi sono approcciato a questo progetto con tanti pregiudizi; con ancora negli occhi le immagini della disastrosa presentazione all’Università di Padova e nella mente un articolo di Luca Conti che poi ho scoperto di condividere appieno; e mi spiace dirlo ma per ora si sono confermati tutti. Ma andiamo con ordine.

La ricerca – Volunia si è presentato come un motore di ricerca, ma per il momento non lo è. I risultati sono poco rilevanti, poco aggiornati e basta fare non più di due-tre ricerche per rendersene conto. Sapendo di avere un cognome abbastanza “fraintendibile” dai motori di ricerca, ho effettuato una ricerca per Andrea Guida (senza virgolette) sia su Google che su Volunia e i risultati sono stati imbarazzanti. Per il secondo ovviamente. Mentre “big G” mostra nei primi cinque risultati i miei profili di Twitter, Facebook e Geekissimo, Volunia mette al primo posto Geekissimo (e fin qui andrebbe benissimo) ma seguono solo risultati che non c’entrano nulla con me o i blog in cui scrivo. Ci sono perlopiù pagine che nel titolo hanno la parola “guida”.

Ho provato poi con la ricerca sull’attualità. Che si saranno detti ieri sera il Presidente USA Obama e il nostro Premier Mario Monti? Non provate a chiederlo a Volunia perché non lo sa. I risultati della ricerca Monti Obama su Volunia porta ad un vecchio articolo del Corriere dell’Abruzzo (?), per giunta vecchio e non più raggiungibile, e una serie di agenzie ed aziende intestate a persone che fanno Monti di cognome. Più in basso c’è Repubblica, ma è solo la Home! Su Google, la stessa ricerca porta alle headline di Google News e ad articoli con poche ore di vita pubblicati su Corriere, Repubblica ed altre importanti testate online.