Amazon lancia Payments e sfida PayPal nei pagamenti online

Amazon: in vista un servizio di streaming musicale?

Amazon: in vista un servizio di streaming musicale?

In un futuro non molto lontano anche Amazon, il colosso dell’e-commerce, potrebbe entrare a far parte dell’oramai sempre più folta schiera di servizi adibiti allo streaming musicale.

Sulla falsariga di un rumor risalente a circa un anno fa sul sito web Re/code si parla infatti dell’esistenza di una trattativa già avviata da tempo con le major discografiche. Tale trattativa dovrebbe permette ad Amazon di avere a propria totale disposizione il catalogo dei brani da far ascoltare all’utenza.

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

iTunes Store in calo, la colpa potrebbe essere delle app

Dopo oltre un decennio di crescita inarrestabile iTunes Store, il negozio di musica di Apple, ha registrato il suo primo calo storico, perdendo, tra il 2012 ed il 2013, ben il 5,7% delle vendite, passando da 1,34 miliardi di brani a 1,25 e registrando una piccola caduta anche per gli album completi scesi dello 0,1% da 117,7 a 117,6 milioni.

Ma perchè è accaduto tutto ciò dopo anni ed anni di “onorata carriera”? La colpa, a quanto pare, è da dare in buona parte alle applicazioni.

A parlarne è Horace Dediu, analista di Asymco, secondo cui i servizi di streaming legali (come nel caso di Spotify e di YouTube, per citarne alcuni) centrerebbero davvero poco. Sarebbe infatti l’utente stesso a decidere se ascoltare più o meno musica e ad influire su tale decisione pare siano proprio le applicazioni per le quali, appunto, gran parte delle persone decidono di spendere il proprio budget e con cui scelgono di passare il proprio tempo libero.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube, ora tutti possono trasmettere in diretta streaming

YouTube, ora tutti possono trasmettere in diretta streaming

Nel corso degli ultimi giorni il team alle spalle di YouTube ha annunciato una novità molto interessante quale la possibilità, per tutti, di trasmettere direttamente in live streaming.

La funzionalità era già disponibile da qualche tempo per un numero ristretto di utenti ma d’ora in avanti tutti, a patto di aver effettuato la verifica dell’account mediante SMS ed a patto che il canale chiamato in causa abbia una buona reputazione, potranno sfruttare quest’interesante nuova feature annessa al celebre servizio di video sharing.

Da oggi, tutti i canali YouTube verificati e con una buona reputazione possono trasmettere live streaming in tutto il mondo. Il rollout della funzionalità sarà completato entro le prossime settimane.

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Chromecast, il mini dongle per lo streaming video che Google ha presentato nel corso di un apposito evento tenutosi questa settimana, potrebbe non essere l’unica strategia studiata dal gran colosso di Mountain View per guadagnarsi un posto di fiducia nei salotti degli utenti.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore Google, che dopo il fallimento del progetto Nexus Q e della Google TV ha bisogno di recuperare, pare stia pensando anche ad un set-top box basato su Android e dal funzionamento simile a quello della Apple TV.

Ad aver diffuso per primo la notizia è stato il Wall Street Journal riportando una dimostrazione privata mostrata in occasione del CES 2013 e curata da Andy Rubin in persona.

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Durante lo speciale evento Google tenutosi ieri unitamente al nuovo Nexus 7 e ad Android 4.3 Jelly Bean è stato presentato anche Chromecast.

Si tratta di un piccolo dongle che ha come scopo quello di trasformare ogni televisore HDMI-compatibile in una smart TV. Detta in altri termini Chromecast consente di effettuare lo streaming dei video da computer o da device mobile, smartphone o tablet che sia poco importa, sfruttando Chrome.

In tal modo, quindi, agli utenti viene offerta la possibilità di riprodurre video da YouTube, Pandora o, ancora, Netfix, metterli in coda o in pausa, gestire il livello del volume ed accendere la TV direttamente dal dispositivo in uso e senza dover interrompere la riproduzione, anche in caso di stand-by del device. Per avviare un file, invece, tutto ciò che risulta necessario fare non è altro che sceglierlo da Chrome.

Mega Stream, un sitio web permette lo streaming dei video di Mega

MEGA-STREAM

Megaupload è un lontano ricordo, ma Kim Dotcom si è rialzato ed ha lanciato da mesi la sua nuova creatura: Mega. Molti lo definiscono il successore del precedente servizio, ma all’appello manca ancora il degno sostituto di Megavideo. Abbiamo parlato di Megamovie, ma Dotcom ha rivelato davvero molto poco a riguardo.

Mega non basta agli utilizzatori ed ha ancora delle grandi mancanze che degli altri sviluppatori hanno cercato di colmare, come ad esempio Mega Search definito come “Il più grande motore di ricerca di link Mega.co.nz del web”.

Google vuole riprovarci con la TV e lo streaming dei contenuti?

Google vuole riprovarci con la TV e lo streaming dei contenuti?

Google vuole riprovarci con la TV e lo streaming dei contenuti?

Sino a questo momento la Google TV ha ottenuto un’accoglienza decisamente ben meno calorosa di quella che in quel di Mountain View ci si aspettava. Questo però non deve per forza significare che il team del gran colosso delle ricerche in rete abbia intenzione di cedere il passo alla concorrenza.

Stando infatti a quanto riportato dal Wall Street Journal Google avrebbe intenzione di riprovarci, di rilanciare la sua TV puntando sullo streaming dei canali televisivi siglando una partnership con alcuni dei più importanti fornitori di contenuti attualmente presenti sulla piazza.

A quanto pare Google avrebbe già fornito anche una demo della sua nuova tecnologia al fine di invogliare il più possibile le altre aziende coinvolte nella neo trattativa a dare il loro consenso.

Da notare che un tentativo di questo tipo era però già stato fatto da Google qualche anno fa, tra il 2010 ed il 2011, ma il progetto ebbe una durata decisamente breve e venne subito messo da parte.

iRadio debutto WWDC 2013

Apple, iRadio potrebbe debuttare alla WWDC 2013

iRadio debutto WWDC 2013

Attenendosi ad alcune indiscrezioni pubblicate proprio nel corso delle ultime ore dall’autorevole New York Times Apple vorrebbe lanciare il suo servizio di streaming musicale, identificato per convenzione con il nome di iRadio, in occasione della WWDC 2013 e per farlo starebbe cercando di mettere a punto il prima possibile gli ultimi accordi con le case discografiche.

Di iRadio se ne parla oramai da mesi e mesi a questa parte ma gli accordi con le major pare siano stati particolarmente complessi a causa della tariffa in royalities proposta da Apple e troppo bassa rispetto a quanto offerto dalla concorrenza.

Adesso, invece, corre voce che Apple abbia riallineato i propri prezzi con quelli del mercato al punto tale da essere riuscita a stringere accordi con ben tre delle più importanti casi discografiche, quali Universal, Sony ed ora anche Warner.

Apple ha brevettato le EarPods biometriche

Apple, problemi con Sony sugli accordi per iRadio

iRadio problemi Sony

iRadio, il nome assegnato per convenzione al presunto servizio di streaming musicale simil Pandora e Spotify che Apple avrebbe in cantiere, sembrava essere in dirittura d’arrivo o almeno questo hanno lasciato intendere le indiscrezioni delle scorse settimane ma a quanto pare la presentazione del servizio verrà ritardata a causa di un intoppo.

Il lancio di iRadio potrebbe infatti non avvenire in occasione della WWDC 2013 oramai alle porte slittando di qualche mese a causa di alcuni problemi con Sony.

Il Financial Times riporta infatti che Sony, a differenza delle altre major coinvolte, non sarebbe particolarmente favorevole a stringere accordi con Apple per rendere disponibile il nuovo e tanto chiacchierato servizio.

Sony, nel dettaglio, sembrerebbe non essere intenzionata a cedere sino a quando gli introiti non verranno alzati ulteriormente.

Kindle TV set-top-box Amazon

Kindle TV, il set-top-box di Amazon potrebbe arrivare in autunno

Kindle TV set-top-box Amazon

Oltre che all’e-commerce, ai tablet e, stando alle voci di corridoio degli ultimi mesi, agli smartphone, Amazon, il colosso indiscusso del commercio in rete, potrebbe lanciare anche un proprio media center per la TV.

A darne notizia è Bloomberg che ha affermato, proprio nel corso delle ultime ore, di aver intervistato numerose persone, naturalmente rimaste anonime, al lavoro sul nuovo ed interessantissimo progetto.

Stando a quanto emerso i lavori sulla Kindle TV, questo il nome assengato per convenzione al set-top-box di Amazon, sarebbero supervisionati da ex dipendenti Apple, TiVo e Vudu e si troverebbero già in una fase avanzata al punto tale da far pensare ad un lancio del prodotto entro l’autunno dell’anno corrente.

iRadio debutto WWDC 2013

iRadio, Apple è sempre più vicina agli accordi con le etichette

iRadio lancio estate

Nel corso degli ultimi giorni sono tornate a farsi sentire a gran voce le indiscrezioni inerenti iRadio, il nome convenzionale del presunto servizio di streaming musicale simili Pandora e Spotify che Apple avrebbe in cantiere e che entro breve tempo provvederà a rendere disponibile per tutti i suoi utenti.

Stando a quanto recentemente emerso Apple sarebbe oramai molto vicina a siglare accordi con le etichette discografiche coinvolte nel progetto al punto tale che iRadio potrebbe essere resa disponibile già entro quest’estate.

La presentazione del servizio potrebbe infatti avere lungo in occasione dell’edizione 2013 del WWDC previsto per giugno.

Ulteriori indiscrezioni suggeriscono poi che Apple dovrebbe riuscire a pagare la metà dei diritti versati da Pandora alle case discografiche arrivando ad offrire, di conseguenza, termini ben più vantaggiosi che garantirebbero a Cupertino ricavi maggiori.

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox compra Audiogalaxy, una nuova piattaforma per lo streaming musicale è in arrivo?

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox ha deciso di andare ben oltre il mero cloud storage o almeno così sembrerebbe stando alle ipotesi avanzate nel corso delle ultime ore e conseguenziali all’acquisto di Audiogalaxy, online dal 1998 con tecnologie P2P e in tempi recenti non più in testa alle news.

Infatti, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale Audiogalaxy ha comunicato di essere stata acquisita da Dropbox, una mossa questa che farebbe ben sperare in merito ad eventuali progetti futuri da parte del team del celebre servizio di cloud storage.

Per il momento non è stata fatta alcuna comunicazione riguardo i prossimi programmi di Dropbox o sulle motivazioni che hanno spinto all’investimento ma considerando che Audiogalaxy ha alle spalle un’esperienza oramai decennale l’ipotesi che l’acquisizione possa mirare alla realizzazione di qualche nuovo servizio legato allo streaming musicale non è sicuramente da escludere.

Nel comunicato ufficiale, infatti, il team di Audiogalaxy accenna, seppur vagamente, ad alcune novità in arrivo per milioni i milioni di utenti su cui il noto servizio di cloud storage può già contare.

Apple radio online

Apple dovrebbe lanciare la sua radio online nel 2013

Apple radio online

Delle presunte intenzioni di Apple di rendere disponibile un proprio servizio di streaming musicale simil Pandora o Spotify mediante cui offrire un’ulteriore ed interessante alternativa alla classica formula di download in acquisto eseguibile mediante iTunes se ne era parlato già diverse settimane addietro.

Nel corso degli ultimi giorni, però, ulteriori ed interessanti indiscrezioni a riguardo sono tornate a farsi avanti.

Stando a quanto riportato da Bloomberg Apple starebbe per concludere un accordo con alcune importanti etichette discografiche nel tentativo, appunto, di avviare un servizio radio basato sul cloud che Cupertino dovrebbe provvedere a rendere disponibile all’utenza entro il prossimo anno.

Secondo le nuove indiscrezioni i negoziati tra le varie parti sono giunti in fase di definizione dei dettagli e le firme per gli accordi di distribuzione potrebbero già arrivare a novembre il che permetterebbe ad Apple di lanciare il nuovo servizio entro i primi mesi del 2013.