I numerosi rumors che si erano susseguiti nel corso degli ultimi mesi non erano completamente infondati: il tanto chiacchierato quanto, al contempo, desiderato X-Phone esiste davvero.
Lo smartphone progettato dall’acquisita di Google è stato identificato con il nome di Moto X, sarà disponibile entro ottobre dell’anno corrente e verrà prodotto a Fort Worth, in Texas, lo stesso impianto che in precedenza era stato utilizzato da Nokia per la costruzione dei suoi device.
La conferma arriva direttamente da Motorola che proprio nel corso delle ultime ore ha provveduto a diffondere un apposito comunicato stampa.
Il Moto X sarà inoltre il primo smartphone “progettato, ingegnerizzato e assemblato negli USA”.
Produzione a parte, il Moto X sarà in grado di capire ciò che avviene attorno all’utente, sarà dotato di un display OLED prodotto in Corea del Sud ed avrà chip interni costruiti in Taiwan.
Il device, inoltre, sfrutterà numerosi sensori integrati in maniera innovativa, così come sottolineato da Dennis Woodside, amministratore delegato di Motorola, in occasione della conferenza D11 organizzata da All Things Digital.
Ci sono un paio di cose che stiamo facendo in modo diverso. Motorola è sempre stata brava nel gestire sensori ultra-low power, come giroscopi e accelerometri, e mantenerli in funzione tutto il tempo così che il dispositivo conosca differenti stati d’uso. Il Moto X sa quando è nella mia tasca e sa quando lo sto per estrarre. Potrei voler fare qualcosa, potrei voler scattare una foto, quindi lui attiva la fotocamera.
Oltre a fornire tali dettagli Woodside si è anche soffermato sulla sempre spinosa questione della durata della batteria sottolineando che pur essendo un gran problema Motorola può contare su alcuni tra i migliori ingegneri e progettisti che stanno cercando di minimizzare il più possibile la cosa.
[Photo Credits | Flickr]