OpenOffice, oltre 100 milioni di download in meno di due anni

OpenOffice, oltre 100 milioni di download in meno di due anni

OpenOffice, oltre 100 milioni di download in meno di due anni

Nel corso delle ultime ore Apache Software Foundation ha ufficialmente annunciato che OpenOffice ha raggiunto e superato i 100 milioni di download. Si tratta di un traguardo molto importante e che è stato raggiunto in poco meno di due anni ovvero da quando OpenOffice è diventato uno dei principali progetti della fondazione.

Sono molto contento di aver raggiunto questo importante traguardo in meno di due anni. Questo rappresenta un testamento per la nostra comunità di volontari, le centinaia di persone che scrivono il codice, cercano i bug, traducono l’interfaccia utente, scrivono la documentazione, rispondono alle domande degli utenti e gestiscono i nostri server. Continueremo ad offrire la migliore combinazione di affidabilità e innovazione che molti utenti apprezzano.” ha dichiarato Andrea Pascetti, il Vice Presidente di Apache OpenOffice.

AndrOpen Office, un porting di OpenOffice per Android

I tablet sono diventati strumenti di lavoro molto affidabili. Non assicurano ancora un grado di comodità pari a quello dei PC desktop (almeno in determinati ambiti) ma scegliendo le applicazioni giuste questo gap si può assottigliare. Oggi, per esempio, vi vogliamo parlare di AndrOpen, un porting per Android di OpenOffice che porta sui tablet del robottino verde la celebre suite per la produttività open source.

OpenOffice, la maggior parte dei download è stata eseguita da utenti Windows

OpenOffice è la ben nota controparte, gratuita e di natura opensource, a Office, la suite d’ufficio resa disponibile, previo versamento di una specifica somma di denaro, da Microsoft, che, proprio per le sue features, risulta ampiamente utilizzata da un sempre maggior numero di utenti.

Tuttavia, considerando la sua natura, in molti riterranno che i principali utilizzatori di OpenOffice, giunto ora alla versione 3.4, possono essere identificati in coloro che si servono di un computer dotato di OS Linux.

Le recenti statistiche, però, a quanto pare, vanno a dimostrare l’esatto contrario.

Ubuntu: come sostituire OpenOffice con LibreOffice


Come molti di voi ben sapranno, alcuni programmatori di OpenOffice in disaccordo con le politiche di Oracle hanno deciso di mettersi in proprio e di realizzare una nuova suite per l’ufficio basata su OOo, LibreOffice.

Oltre che per alcune modifiche, fatte perlopiù “sotto il cofano”, questo nuovo progetto si presenta come più “aperto” e dinamico rispetto all’ormai affannante OpenOffice, motivo per il quale molti geek hanno deciso di abbracciare la sua causa e di lasciare il pacchetto di Oracle.

Se anche voi fate parte di questi, eccovi servito un metodo “facile facile” per sostituire OpenOffice con LibreOffice su Ubuntu. Tutto quello che bisogna fare è aprire il terminale e dare, in serie, i seguenti comandi:

Corrupt office2txt, recuperare il contenuto dei file Office e OpenOffice danneggiati o corrotti

Tutti coloro che, per svariati motivi, operano in maniera più o meno costante con file Office ed OpenOffice di certo si saranno ritrovati più volte ad avere a che fare con vari ed eventuali inconvenienti che, inevitabilmente, impediscono di visionare in maniera corretta il documento in questione.

In particolare, qualora un dato file risulti corrotto o danneggiato le possibilità di riuscire a visualizzarne correttamente il contenuto divengono piuttosto scarse, il che potrebbe divenire una vera e propria problematica, specie se le informazioni in esso contenute risultano piuttosto importanti.

In questi casi le soluzioni possibili sono due: eliminare il file e cercare, se possibile, di ottenerlo nuovamente o, in alternativa, ricorrere all’utilizzo di un utile ed efficiente strumento quale Corrupt office2txt.

Ma che cos’è Corrupt office2txt?

Recuperare il testo dei documenti Office e OpenOffice danneggiati o corrotti utilizzando un apposito servizio web

Sicuramente anche a voi lettori di Geekissimo sarà capitato, almeno una volta, di ritrovarvi a dover aprire e visualizzare un dato documento e, purtroppo, di scoprire che quest’ultimo non potrà essere visionato in quanto corrotto o, molto più semplicemente, danneggiato.

In situazioni di questo tipo l’unica cosa da fare è quella di cercare di reperire un file analogo o lasciar perdere completamente la faccenda!

Tuttavia, per coloro che non demordono, una problematica di tale tipologia può essere però risolta ricorrendo all’impiego di un apposito servizio web quale Save Office Data.

OpenOffice 3.2.0 rilasciato alla comunità

OpenOffice è una delle suite office open source più famose al mondo, grazie alla sua completezza (che ne ha fatto una scelta di default anche in moltissime scuole italiane, oltre che nei PC degli utenti e negli uffici) e abbondanza di funzioni, perfezionate ed implementate a tal punto che (a meno che non si abbiano problemi di compatibilità tra formati, ancora parzialmente irrisolti) ormai si tende a preferire quasi sempre l’alternativa open source.

OOMouse, il mouse a 18 bottoni

oomouse

Ad Orvieto il 6 Novembre è stato annunciato dalla WarMouse un mouse da 18 bottoni, una levetta analogica e una rotellina per lo scorrimento. Questa la risposta OpenSource alla guerra non dichiarata dei mouse.

Più precisamente il mouse in questione si chiama OOMouse, dove OO sta per OpenOffice, il dispositivo infatti è stato annunciato in partnership con OpenOffice.Org. I 18 bottoni servono ad interfacciarsi più velocemente con applicazioni che richiedono frequentemente operazioni più complesse di un semplice menù a scorrimento.

Anche se presentato in partnership con OpenOffice, OOMouse è qualcosa di più. Al suo interno infatti ci sono 512k di memoria flash, che gli consentono di registrare fino a 63 profili differenti da utilizzarsi con altrettante differenti applicazioni. Nel comunicato stampa la WarMouse cita gli esempi di Adobe Photoshop come di AutoCAD, ed altre applicazioni che solitamente richiedono un uso intensivo della tastiera oltre che al dispositivo di puntamento ottico.

IBM Lotus Symphony, una suite per la produttività d’ufficio completamente gratuita e professionale

2009-09-29_175214

Tutti gli utenti, dispongono sul proprio PC di un suite, più o meno completa, grazie alla quale è possibile svolgere tutte quelle che vengono elencate come comuni operazioni d’ufficio, come ad esempio scrivere un testo oppure creare un foglio di calcolo.

Tra gli strumenti più diffusi per adempire in modo eccelso a tale scopo, vi è il più che noto Microsoft Office, sul mercato oramai da tempo… ma ahimè, in un periodo di crisi come questo, in cui gli utenti preferiscono prodotti freeware ed open source ad un software commerciale, magari il tanto beneamato pacchetto di casa Microsoft può non essere poi così apprezzato.

Voglio quindi proporvi una valida alternativa, se non addirittura migliore, destinata agli OS di casa Windows: IBM Lotus Symphony.

Office 2003 “immortale” come XP: il 58% delle aziende lo usa ancora

Open source? Mac? Pirateria? Nulla di tutto ciò, il vero avversario che Microsoft dovrà affrontare per far diffondere nel migliore dei modi i suoi nuovi prodotti, Windows 7 ed Office 2010, risponde al nome di… Microsoft!

No, tranquilli, non sono gli ultimi raggi di sole agostano che parlano. Ci stiamo semplicemente riferendo al fatto che alla lista dei software “Highlander”, quelli che nonostante la considerevole età non ne vogliono sapere di abbandonare i computer casalinghi e aziendali, oltre al “solito” Windows XP va aggiunto anche Office 2003.

Secondo una ricerca riportata dal sito Internet ZDNet, infatti, oltre il 75% delle aziende avrebbe deciso di non adottare Office 2007, continuando ad utilizzare una versione più datata della suite lavorativa “made in Redmond”. Di seguito, un grafico che illustra molto bene la situazione complessiva:

OpenOffice: arriva un’interfaccia come Ribbon. Vi piace?

Il team che lavora allo sviluppo di OpenOffice ha reso pubblico il primo prototipo dell’interfaccia utente che potrebbe far capolino nella versione 4.0 della suite e, come era lecito attendersi, si tratta di una sorta di Ribbon “dei poveri” che – siamo sicuri – scatenerà un vespaio di polemiche tra tutti gli utenti di OOo.

Lo screenshot, visibile anche qui sopra, parla chiaro: si tratta di una UI a schede con toolbar omnicomprensive (con selezione delle categorie in basso anziché in alto) e pulsanti giganteschi. Una copia, non si sa ancora quanto riuscita, dell’interfaccia che Microsoft introdusse a suo tempo in Office 2007.

Ma c’è davvero la necessità di seguire l’azienda di Redmond in ogni suo passo?

OpenOffice.org 3.x: velocizzare l’avvio su Windows

Lavorare con OpenOffice.org è un po’ come uscire con una ragazza bellissima, simpatica e disponibile che, però, impiega sempre un paio d’ore per prepararsi ed arrivare agli appuntamenti.

Per le ragazze, ahinoi, non c’è niente da fare. Bisogna aspettarle. Per OpenOffice.org, invece, crediamo di avere qualche buona soluzione da proporvi. Ne sono tre diverse, applicabili in contemporanea per spremere al massimo la suite per l’ufficio open source.

Allora, siete pronti? Tutto quello che vi occorre per velocizzare l’avvio di OpenOffice.org 3.x su Windows sono un programmino gratuito, una manciata di minuti di tempo libero e delle dita incrociate affinché fili tutto liscio (si scherza, si scherza!). Questi i passi da seguire:

Precauzioni

  • Chiudere eventuali istanze di OpenOffice.org avviate, compreso il Quick Start
  • Creare una copia di sicurezza della cartelle X:\Programmi\OpenOffice.org 3\program
  • Creare una copia di sicurezza della cartelle X:\Programmi\OpenOffice.org 3\Basis\program

Disponibile il download di OpenOffice 3.1

Open Office 3.1 è stato rilasciato oggi, anche se l’alternativa gratuita a Microsoft Office non può ancora essere scaricare dal sito ufficiale ma bisogna affidarsi a portali come betanews.

La nuova versione oltre ad essere un concentrato di novità risolve molti bug della precedente versione, personalmente consiglio l’uso di Oo in alternativa ad Office, soprattutto se si considera che è gratuito.