Google non raffredderà un suo nuovo Data Center

2009-07-21_000108

Google aprirà l’ennesimo datacenter in giro per il mondo per potenziare la sua struttura tecnica che è in costante evoluzione. Più precisamente lo localizzerà in Belgio, scelto, oltre ai classici parametri tecnico-economici, anche per le sue particolari condizioni climatiche: temperature generalmente fredde, ma non eccessivamente (la media di temperatura della zona in cui verrà installato il datacenter è compresa tra i 17 e i 21 gradi e i server dovrebbero avere una temperatura interna di circa 26 gradi).

L’aria dell’ambiente dovrebbe, infatti, garantire per tutto l’anno la possibilità di raffreddamento senza l’utilizzo di alcun impianto di aria condizionata. Nel caso le temperature della zona dovessero aumentare oltre ad un livello critico, Google provvederà a spostare il lavoro presso altri datacenter in altri parti del mondo in modo del tutto automatico. Il risparmio che è possibile ottenere da una simile tecnica è sicuramente notevole e l’ambiente ringrazierà per il minor apporto di CO2 che verrà introdotto in atmosfera grazie ad un minor consumo di energia elettrica.

MacBook, prossimo passo il raffreddamento a liquido

Torniamo a parlare di Apple per svelarvi un piccolo restroscena. Non tutto quello che si fa a Cupertino ottiene la pubblicità che si meriterebbe, parliamo infatti di una notiziuola interessante che però non ha trovato molto spazio, almeno per ora, sui media.

Ci riferiamo alla recente registrazione da parte di Apple di un brevetto riguardante un sistema di raffreddamento a liquido per i MacBook.