I tecnici dei computer possono guardare nei nostri hard-disk?
La domanda ce la saremo fatta tutti almeno una volta nella vita, se abbiamo dovuto mettere il nostro computer in mano altrui per una riparazione o un’installazione di nuovo hardware. Probabilmente non se l’è posta Declan McCullough, che ha affidato il proprio computer a un centro di assistenza tecnica per installare un nuovo drive Dvd. Il tecnico, dopo aver installato il Dvd, ha voluto provare se tutto funzionasse e si è imbattuto in una cartella con un nome un po’ particolare presente sul disco rigido.
Apertala, si è trovato di fronte a un archivio di file pedo-pornografici. Immediatamente, l’azienda per cui lavora il tecnico ha informato la polizia e il ragazzo è stato rintracciato e, dopo poche ore, arrestato. Assunto che il materiale pedo-pornografico è vietato dalla legge (e quindi l’arresto è stato più che giusto) la questione che si è aperta è piuttosto un’altra: il tecnico doveva guardare all’interno del Pc del ragazzo? E perché?
La questione, ovviamente, è andata a finire in tribunale, e mentre il primo grado ha dato ragione al ragazzo, il secondo invece ha dato ragione al tecnico. In particolare, la corte d’appello ha spiegato che il ragazzo aveva affidato in toto il computer al centro riparazioni, e quindi il tecnico aveva il diritto di utilizzare tutte le funzioni del computer, compresa l’apertura di file video presenti sull’hard-disk, per verificare il corretto funzionamento.
Certo, controbatte l’accusa, se il lavoro era quello di installare un lettore Dvd… che c’entra l’hard-disk? A mio parere il comportamento del ragazzo, cioè la detenzione di immagini di pedofilia, è assolutamente terribile; però non sono nemmeno d’accordo che un tecnico possa tranquillamente andarsene in giro per i nostri hard-disk e guardare tutti i file che abbiamo. Come sempre in questi casi, la questione è spinosa è la ragione sta un po’ in mezzo alle due posizioni. Mi piacerebbe sapere qual è la vostra opinione in merito.
Via | Techdirt
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#1Riccardo
Personalmente il concetto di “privacy” mi sembra alquanto ingigantito e che si utilizzi spesso a sproposito, magari per coprire certe losche manovre.
Nel caso specifico, però, il primo a sbagliare è stato indubbiamente il tecnico; credo altresì che avrebbe sbagliato due volte se non avesse denunciato, come ha poi fatto, il ragazzo.
Ciao
Riccardo Salmo69
#2Puma
Come dici tu è ovvio il reato del proprietario del pc. Ma il tecnico non aveva nessun diritto di curiosare all’interno del computer. Soprattutto visto il tipo di intervento. Che non ci venga a raccontare che non sperava di trovare qualche file interessante.. non devi aprire un file video per controllare se un dvd funziona! La ragione non sta in mezzo, la ragione sta dalla parte del proprietario del pc per quanto indubbiamente colpevole di possedere quei video.
#3mangiucugna
Da tecnico ti dico che a volte non serve curiosare, magari se li è trovati davanti nei dati recenti e visto il nome ambiguo li ha aperti perché pensava fossero sospetti…è dovere di coscienza se hai il sospetto che sia materiale pedopornografico…
#4Laura
Io non credo che un tecnico di un centro assistenza possa liberamente guardare cosa c’è dentro un hard-disk. MA ritengo che i giudici in seconda battuta forse hanno deciso di dar peso alla scoperta di un fatto di reato. Credo sarebbe stato diverso se il tecnico avesse pubblicato email o altri file… In questo caso ha solo denunciato alle autorità competenti un fatto di reato (cosa che tutti sono obbligati a fare se vengono a conoscenza di un reato), così come era accaduto ad uno psichiatra che era venuto a sapere che un suo assistito aveva abusato di alcune sue nipotine se non ricordo male. La tutela della riservatezza viene meno quando ci si ritrova davanti a gravi ipotesi di reato. Secondo un vecchio principio “…se non vuoi che le cose si sappiano tienile nascoste nel cassetto di casa tua”. Credo che quando si manda un computer al centro assistenza il minimo che si debba fare è accertarsi di togliere tutti i dati personali o comunque qualsiasi altra cosa che possa violare la privacy.
#5Walimay
indubbiamente ha fatto bene a denunciare. non ci sono pene abbastanza severe nell’universo per la pedofilia.
Per salvare capra e cavoli poteva fare una denuncia circostanziata ma anonima.
#6Francesco
In diversi film e romanzi succede che un ladro, introdottosi in una casa o in un ufficio, trovi dei segreti compromettenti per qualcuno ed in genere da li parte la trama..
Questo non cambia il fatto che il ladro sempre ladro rimane e va condannato per questo..
Se io che sono un webmaster leggessi nella posta di un mio cliente notizie compromettenti e le riferissi poi alle autorità avrei sempre commesso il reato di intercettazione di corrispondenza..
Certo che un giudice tiene comunque conto della diversa gravità della faccenda ma comunque, chi non è stato espressamente autorizzato non può accedere ai dati altrui nè diffonderli..
Fermo restando il fatto che i reati vanno perseguiti ed in particolare quelli odiosi..
#7Sbronzo di Riace
OK qui c’era un reato, però un tecnico non dovrebbe comunque guardare file che non sono suoi.
Se invece di immagini pedo ci fossero state altre immagine private?
Allora un tecnico per testare un hard disk dovrebbe essere autorizzato ad aprire una e-mail e a salvarla sul disco?
#8justfrank
Mi è capitato qualche volta di riparare il PC di qualche conoscente, e quasi sempre è successo di trovare in bella vista, sul desktop, materiale porno.
Ragazzini apparentemente tutti casa e chiesa con la collezione di filmati amatoriali di Paris Hilton impegnata in lavori… idraulici 😀
Non è giusto che un tecnico si metta a scandagliare tutto l’harddisk in cerca di materiale “interessante”, ma se durante la sua normale attività si imbatte in roba pedopornografica è sacrosanto che la denunci alle autorità. Comunque è un argomento delicato da trattare caso per caso.
#9djfukk
Questo serva di lezione per il futuro.
Il tecnico deve utilizzare le funzioni base richieste per poter effettuare l’assistenza, ogni manovra in più non serve e non è “consentita”.
Una soluzione è andare da un’ avvocato e fargli preparare (oppure farsela da soli se pratici) una dichiarazione, da fare firmare al cliente, sulla privacy dove si specifica che per una corretta riparazione della macchina potrebbe essere necessario controllare il contenuto delle cartelle mantenendo il segreto professionale (andrebbe poi scritta meglio), come fra dottore e paziente, a meno che non si verifichino situazioni come quella segnalata dal post in questione.
Rimane il fatto che non avendo fatto nessun giuramento di Ippocrate o promessa da Preti il tecnico ha il diritto Morale e Civile di denunciare il proprietario del pc nel caso in cui si verifichi la situazione di reato esplicito, in questo caso PEDOFILIA.
Poi ognuno la pensi come vuole, il fatto sta che avere un buon avvocato come amico non è reato.
Ciao a tutti
#10Valerietto
va bene, il tecnico ha sbagliato, magari ha guardato in tutti gli hard-disk che gli sono passati per le mani… magari anche nel mio, ma se ciò può servire a eliminare la feccia del mondo e in particolar modo un verme di tale dimensione… bè allora evviva gli impiccioni!
#11Domi
Conosco alcuni tecnici che lavorano per società più o meno grandi e so che loro la prima cosa che fanno su un computer in riparazione è copiare la lista di tutti gli mp3 che trovano (sto parlando di ragazzi sui 20-25 anni).
Poi se gli interessano se li tengono altrimenti li cancellano (comunque dopo averli copiati).
Non so cosa possano fare con altri file, ma penso che se hanno del tempo libero una “ficcanasata” la fanno certamente.
#12gh3
Teoricamente tutte le aziende se trattano dati personali devono fornirne una informativa ai sensi dell’art 6 del D.lgs. 196/2003, l’omessa informativa è punibile con sanzione amministrativa fino € 13.000 se non ricordo male.
Questo ovviamente per quanto riguarda l’italia.
Certo è che un hard disk può contenere oltre che dati personali, dati sensibili i quali hanno una più stretta regolamentazione e l’omissione delle pratiche minime porta a sanzioni anche a livello penale.
Quindi in linea di massima le aziende di riparazioni dovrebbero fornire al cliente una informativa su come tratteranno i loro dati, definendo che si tratta di azioni necessarie per il controllo della corretta riparazione o qualcosa del genere.
Però a livello interno si dovrebbero definire delle regole interne nelle quali si definisce che il compito del tecnico si limita a valutare la sua riparazione ha effetto o meno, quindi se installa un dvd, inserisce un dvd parte l’autoplay e poi riconsegna al cliente.
Alternativamente può smontare l’hd del cliente (ovviamente se la riparazione non concerne quello) e consegnarglelo quando lascia il pc a riparare e poi rimontarlo in fase di restituzione e test.
Una cosa del genere la fa microsoft per la riparazione delle xbox, dove chiede di inviare la macchina escluso di hd… al cui interno sono presenti tutti i dati personali
Diciamo che di modi ce ne sarebbero moltissimi….
Un ultima riflessione voi vi siete soffermati su questi fatti, ma io mi preoccuperei molto di più di dati tipo eventuali bilanci excel o password salvate nel browser di email, banca etc etc…
#13gh3
Errata corridge non era l’art 7, ma l’art 13 del dlgs 196/2003
#14Pascal
installare un DVD (soprattutto su windows) non sempre è un’operazione indolore e a volte (raramente grazie a dio) richiede anche l’installazione degli appositi drivers e quindi la verifica che funzioni. Inoltre molti lettori DVD hanno a corredo il loro software DVD player, che va installato e quindi testato. Poi è ovvio che quando l’hai installato e non hai un DVD sotto mano, la prima cosa che fai è vedere se il tuo cliente ha in giro qualche video da usare come test… toh guarda, dei files pedoporno, andranno benissimo!
#15LampadaBlu
Secondo me vanno punti entrambi, poichè entrambi hanno violato la legge!
Logicamente il ragazzo mi fa schifo e spero gli diano una pena adeguata, ma il tecnico non doveva controllare i file.
Non ditemi che per vedere se funziona un lettore DVD devo aprire immagini e video sul PC!
#16Davex
Premesso che il proprietario è giustamente condannabile per i video che possedeva, non c’è nessun motivo per cui un tecnico debba impicciarsi dei file del cliente.
Soprattutto quando l’intervento era di tutt’altra natura.
Avrei capito, fosse interevenuto sul Sistema operativo, magari per colpa di virus o che altro.
#17nik24nik
secondo me l diritto alla pivacy è scrosanto, e se le cartelle aperte non avessero contenuto files vietati dalla legge non staremmo neanche qui a parlarne. e se sul pc ci fossero state informazioni riservate, ad esempio bancarie? dovrebbero prevedere un protocollo di blocco dei files sull’hd con pwd nota solo al’utente ogni volta che il pc entra in assistenza.
#18Michele
Faccio il tecnico e secondo me il collega aveva molte buone ragioni per poter accedere alle cartelle sull’hard disk. Per esempio poteva voler effettuare una masterizzazione di prova e pertanto cercare un file video da masterizzare, o altre decine di motivi.
La lege sulla privacy (in italia) prevede la firma di un consenso al trattamento dei dati sensibili che prevede l’obbligo del tecnico a non divulgare dati del cliente. Ma qui il caso, trattandosi di un reato si fa molto spinoso. Certo è che sapendo che un tecnico, in quanto tale, in quanto esperto è in grado di vedere tutto quello che è contenuto in un hard disk per cui, o è persona di massima fiducia, direi quasi di famiglia, oppure al di la dei reati, e opportuno non lasciare dati sensibili su un pc da mandare in riparazione. In questo caso parliamo di materiale pedoporngrafico, ma potevano essere scoperti anche dati riservati professionali o password bancarie e altro. Il reato in tal caso lo avrebbe commesso il tecnico sicuramente, ma il danno ci sarebbe stato lo stesso.
#19Gian Piero Biancoli
Da tecnico cerco di evitare il più possibile di navigare all’interno di un PC.
Se devo installare un lettore DVD, lo installo, accendo il PC, verifico da risorse del computer se il DVD viene visto, spengo e riconsegno.
Non navigo all’interno del PC, nemmeno se vedo una cartella che si chiama ISTRUZIONI PER TROVARE BIN LADEN.
Non credo troppo alla storia dell’imbattersi per caso.
Per un caso in cui aver curiosato tra i files ha avuto un fine etico(la cattura di un pericooso pedofilo), ce ne sono altre migliaia, di cui non sapremo mai nulla, in cui il fine è solo quello di sollarrarsi (e magari copiarsi) davanti ai nostri file personali.
Il rapporto 1 a 1000 non mi sembra poter giustificare il comportamento, per cui critico con decisione l’azione del tecnico.
Sul valore della privacy c’è un ottimo articolo di Bruce Schneier : http://www.bitmobile.com/articolodett.asp?NUMENEWS=1
SALUTONI A TUTTI
#20Claudio
Hanno torto sia il proprietario del PC che il tecnico, che non doveva “curiosare” in questo modo. Ovviamente, però, il reato di pedofilia è MOLTO più grave! 😉 E, del resto, se ho dei dati che non vorrei siano visti da altri li backupperei e li cancellerei prima di dare il PC in mano a terzi!!! 😉
#21Ohm
Di certo il ragazzo è un malato e sinceramente mi fa schifo. Però lo sbaglio è stato commesso dal tecnico, prima di tutto è come se io fossi un installatore di tv satellitari e per provare se ho fatto un buon lavoro mi metto a curiosare in casa, quindi è violazione della privacy. In secondo luogo, se ho installato il dvd, devo provare un dvd e non un file avi che trovo sul pc, altrimenti come cacchio ne capisco se il dvd appena installato funzioni? Quindi diciamoci la verità, il tecnico voleva farsi una semplice curiosata. Quindi purtroppo in questo caso il ragazzo ha ragione, anche se non merita di esser libero e felice come una farfalla.
#22David Terni
Non so cosa accada nel resto del mondo, ma in italia esiste una legge che obbliga ogni azienda ad avere un responsabile per il controllo dei contenuti. Se “vede” qualcosa ha l’obbligo di denuncia. Va detto che ci sono 2 problemi in questa legge. Il 99% delle volte il responsabile non è il tecnico manovale che esegue la manutenzione, ma un proprietario. Tecnicamente parlando non ci sarebbe quasi mai modo di denunciare qualcuno in quanto se è il tecnico a fare la spiata è punibile per legge per violazione della privacy! L’unico sgangeo è nell’andar dal responsabile ed esser lui a dire e affermare che mentre effettuava operazioni sull’oggetto ha trovato i file XYZ.
Vedere è diverso dal cercare!!! Se la cartella è in bella mostra il problema è tuo, sai che se ho il pieno accesso al computer posso vederci dentro e alle volte è impossibile non vedere. Vedi nel caso di scansione per rimozione virus, vedi in caso di backup. In queste situazioni ti passano sotto gli occhi i contenuti in maniera forzata!
Se mi ospiti in casa, e non vuoi che veda le tue mutande sporche, penso che tu le nasconda o le lasci in bella vista!
#23mandark
non credo che quei video il ragazzo li teneva sl desktop, quindi credo che quel tecnico si mette a curiosare in tutti i pc che trova.
Scommetto che sta sempre con una chiavetta usb sottomano e appena trova file interessanti se li copia come foto o video privati. Secondo me devono andare tutti e due in galera. Forse volevao graziare il tecnico per la denuncia che ha fatto, ma questo non toglie che è lui in primis un crimiinale. Quanti casi ci sono al giorno di foto e video privati che vengono pubblicati su interent?
#24mandark
persino la polizia per irrompere in una casa dove sospetta ci sia un criminale deve attendere il mandato.
Chi è il tecnico per far cio?
#25Gianluigi
In genere chi fa assistenza fa firmare un foglio sulla privacy, anche un mio amico lo ha fatto con me.Comunque per i dati riservati ho un disco pgp che sono solito mettere in cartelle dal nome invitante, tipo: Estro Selvaggio,La Pornononna,Le Avventure Erotiche di Capitan MazzaFerrata,Harry Porno e L’Orgasmo della Berenice, il tutto con un file testo che avverte il curiosone che frugare nel mio HD è contro la privacy e di farsi gli affari suoi.
Nel caso specifico immagino che la sentenza sia dovuta ad un qualche documento firmato dal cliente, dunque ad una previa accettazione di accordi che hanno dato al tecnico libero accesso al hd, e che nulla c’entri il successivo ritrovamento dei file pedofili.In ogni caso frugare sul HD è sempre sbagliato,trovare file illegali è un caso accidentale, e non deve spingere nessuno a farsi gli affari degli altri. Detto questo so che tutti frugano sugli HD, come capitò a qualcuno di mia conoscenza che trovò filmini gay con maschi nerboruti e irsuti nel hd di uno stimato padre di famiglia,con tutti i frizzi e lazzi che potete immaginare.
#26Monte
Secondo me il tecnico non avrebbe dovuto guardare dentro all’hard disk, d’altronde però se affidi il computer ad un centro di riparazioni non hai la garanzia di quello che può accadergli: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
#27antiufo
ho fatto stage in un negozio di computer, e ogni tanto anche i tecnici curiosavano nei computer da riparare
#28pasquale
aveva file pedo-porno… chi cavolo se ne frega della privacy!!! ma bruciateli :/ lo difendono pure… politici senza buon senso… la privacy la potrei capire in altre occasioni…
#29Andrea Beggi
Il consiglio che vi posso dare è: se portate un computer in assistenza, cancellate le foto della vostra fidanzata/moglie. Le password della banca non ve le tocca nessuno.
#30Aaron
Mio commento…
Tutto perfettamente lecito.
Il tecnico ha fatto il suo dovere.
Se andate a installare il satellite ad un perona, sentite gli urli di un bambino, aprite la porta dnunciate o no?
Se nn lo fate siete complici di reato.
Se lo fate avete salvto un bambino. Il tecnico magari faceva solo una scansione antivirus… non sarebbe l’unico a farlo…
+
#31dario
attenzione, d@di: hai scritto un’inesattezza *enorme* nel post: Declan McCullough *non è* l’imputato di pedofilia *ma* il giornalista di Cnet (prima era a Wired) autore dell’articolo (uno degli articoli) in cui si parla del caso. Qui c’è l’articolo originale: http://tinyurl.com/yw8cxo
#32marco
ma chi è quel bel maschione nella foto? niente male quel macho
#33Alan
Stiamo parlando di ciò solo perchè c’è di mezzo la pedofilia.
Se io do il mio pc a un tecnico(ok io non lo farei, il tecnico sono io)sono tranquillo che non trova filmati strani, ma potrebbe vedere delle foto(magari del mare) della mia ragazza in bikini. E mi girerebbe il cavolo. E’ PROPRIETA’ PRIVATA. Il fatto che il tecnico che deve installare un dvd apra e curiosi nelll’hard disk E’ COME SE IL MEDICO CHE VI DEVE CURARE GLI OCCHI SI METTE A SPULCIARVI LE INTIMITA’..e se lo facessero con la vostra ragazza? Pena di morte ai pedofili, denuncia, multa e licenziamento al tecnico.
#34JeKo
Noi per non aver problemi facciamo firmare una liberatoria in sede di consegna del pc guasto… Firmando ci si autorizza a sbirciare nei pc per ottemperare agli impegni presi (risolvere i problemi del pc). Se qualcono ha segreti da nascondere può non firmare e andare dalla concorrenza… ovviamente avere la delibera firmata non ci autorizza a farci i cazzacci del cliente, è ovvio. Si chiama “etica profesionale”. Ma un illecito resta un illecito e lo si deve sempre denunciare, soprattutto in caso di pedofilia!
#35nikopolidis
Avevano fatto una cosa simile alle iene… ovvero un ragazzo con un furgone andava a fare il pieno ad un benzinaio, mentre questo si assentava per andare in bagno, da dentro il furgone si sentivano urla, calci alle fiancate (simulavano un rapimento per vedere il comportamento delle varie persone che rifornivano di carburante…). Questo non è la stessa situazione… però paragonato è molto simile, in quanto il tipo non doveva fare nient’altro che fare il pieno/installare un dvdrom e verificare che fosse riconosciuto dal sistema. Se poi ci si imbatte in un’altra situazione sgradevole, ovvio che viene prima il senso civico che commerciale… Purtroppo non sarebbe successo tutto ciò se il tecnico avesse fatto firmare un foglio al ragazzo con le apposite clausole…
#36Rintintin
La mia e’ che bisogna tentare (ma e’ dura ) di non considerare il materilae che il tecnico ha sentito il dovere di portare all’attenzione della polizia.
Poi
passato il piu’ che ovvio
“e sto qui anche a menarmela? Sto bastardo e’ bene che gli sia andata cosi”
penso che tutto sia piuttosto semplcie e veloce.
QUALSIASI “TECNICO”
e tra l’altro non va dimenticato che la stragrande maggioranza non e’ ne soggetta a particolari regole etniche ne altro
NON ESSENDO ISCRITTA AD ALCUNA CATEGORIA NE ALBO NE ALTRO
ma essendo nella stragrande maggioranza dei casi
smamnettoni o exsmanettoni
o appassionati piu’ o meno giovani
che hanno torvato la maniera di rendere piu’ “dignitosa” e fruttuosa la propria passione
E DI K@AZZI NON CE NE SONO
E’ COSI e nulla toglie alle reali capacita’ sul campo di molti di loro,ne toglie al fatto che creare una vera e propria categoria o albo obbligatorio e’ tutt’altro che impresa facile ( migliori sono infatti proprio exsmanettoni o smanettoni in piena attivita’,ma tosti )
QUALSIASI TECNICO
DEVE ASSOLUTAMENTE AVVERTIRE IL CLIENTE
DELL’OPPORTUNITA’ DI APRIRE FILE RESIDENTI NEL PC
SOPRATTUTTO QUANDO GLI STESSI NON FANNO PARTE DI QUELLI LOGICI NEL VERIFICARE UNA INSTALLAZIONE.
Installare un lettore NON IMPLICA la necessita’ tecnica
di verificarne il funzionamento
CON FILE DEL VCLIENTE!!!!!!!!!!!
MAI E IN NESSUN CASO
NON SCHERZIAMO!
Nel caso
per mille e una ragione (conflitti o sospetti di )
il tecnico si dovesse trovare nella necessita’ di dover APRIRE UNA CARTELLA DEL CLIENTE
DEVE ASSOLUTAMENTE FARLO SOLO E SOLTANTO CON IL CONSENSO DEL CLINETE!
MA NON SCHERZIAMO!
Se io h un idraulico in casa e per sua iniziativa ,anche a ragione,ritiene di dover aprire un armadio
LO FA SOLO DAVANTI E SU MIO CONSENSO
MA STIAMO SCHERZANDO?
Se il meccanico installa una autoradio
NON HA IL DIRITTO DI POTERLA PROVARE CON IL
PRIMO CD CHE TROVA IN AUTO!
MA STIAMO SCHEZANDO?
Che gli americani in quanto a diritto siano delle bestie ok
ma noi non e’ il caso
Da noi la giustizia sara anche piu’ “buffa”
ma i prinicpi di base dela nostra costituzione
sono certamente un attimo melgio e’….
no dico
quelli se non arriva li Colombo (o chi per lui prima ) erano ancora li a correre dietro ai bisonti e’…..
L’evoluzione tecnologica americana
ha ben poco a che fare con l’evoluzione in senso civile e del pensiero di quel “Popolo”
e non so neanche fino a che punto faccia onore a qualcuno stare a discutere una minkiata di sto genere su…..
#37Geriko
Il tecnico ha fatto benissimo a denunciare il pedofilo, perchè certa gente non merita il minimo rispetto. Tra l’altro ha salvaguardato possibili future vittime da atti di pedofilia dato che questa gente non si accontenta di vedere filmini ma va all’atto pratico.
In sostanza della privacy ME NE FOTTO! UN PEDOFILO VA MESSO ALLA GOGNA POCHE CAZZATE!
#38Geriko
E chi li difende è pedofilo come loro.
#39Rintintin
Poi
passato il piu’ che ovvio
“e sto qui anche a menarmela? Sto bastardo e’ bene che gli sia andata cosi”
————————————–
se abbiamo voglia di kazzeggiare e’ altro discorso.
#40Luca Mercatanti
@Rintintin:
Sono più che d’accordo con te.
Se il tecnico non è autorizzato dal cliente non vedo perkè debba aprire il mio hard-disk e sfogliarne i file… così come tutti gli esempi che hai riportato…
#41Enrico
in quanto tecnico di pc, metter le mani nei file è a volte necessario, come ti riparo il pc, se non lo provo? e poi capita mille volte di dover usare un software SIW che trova tutte le password dei siti per trovare le password di outlook, perchè ogni genio che registra l’email prende la password e la butta nel cestino!!!
mi è capitato facendo cosi, davanti al cliente, di trovare la password del sito di incontri Gay… potete immaginare l’imbarazzo.
Ma di solito almeno io, non perdo tempo a guardare cose altrui senza motivo, ho molto di meglio da fare. quindi se volete la privacy e un pc riparato, prima di portarlo da un tecnico spostate tutti i dati su un dvd.
#42rugantino
ma scusate,io ad ogni registrazione sui vari siti,anche quelli sensibili tipo poste italiane,conto on-line,ebay ecc li salvo sempre in una cartellina che poi vado a salvare in una chiavetta usb a fine giornata per avitare appunto che qualche hackers possa rubarmi codici sensibili.
voi tutti sapete che cmq rimangono immagazzinati nell'hard disk in eterno facilmente recuperabili con programmini.
posso dire quindi che mi fano schifo tutti e 2?
#43melalul_68
@ mangiucugna:
ciao scusa se ti disturbo ho un problema nel mio pc mentre accendevo il pc e ritornato a modalità provvisoria modalità normale nn ci va. per formattare ho il dischetto lo inserisco però mi da errore e mi dice di mettere il dischetto già lo messo ; nn so se mi sono spiegata tanto bene speriamo di si grazie tante a presto ciaoooo.
#44melalul_68
melalul_68 dice:
#45melalul_68
@ melalul_68:
#46vicky
Il tecnico dovrebbe essere arrestato insieme ai soggetti che hanno prodotto quei filmati grazie all’aiuto del possessore dei filmati. C’è chi si collezione filmati di omicidi come per esempio tutte le esecuzioni afgani(mandati anche in onda da telegiornali italiani) è non vengono puniti. Ricordo che l’omicidio è un reato assai maggiore dell’abuso dei minori. La solita Giustizia italiana
#47willy
CI SONO ORGANI COMPETENTI E BEN PAGATI PER VIGILARE GLI UTENTI DEL WEB,
I TECNICI DOVREBBERO LIMITARSI A FARE IL LORO LAVORO CHE SPESSO A LORO VOLTA CONTRAVVIENE A PRICIPI SIA DI LEGALITA’ CHE DI ETICA PROFESSIONALE.
#48massimo
io ho un hhd esterno dove tengo di tutto nel hhd prinipale ci sta solo il sistema operativo windows 7 ultimate e i giochi installati un secondo hhd e solo di backup
per altre cose anche illegali o peggio un hhd esterno usb da 2tb e meglio così se devo mandare in assistenza il pc non troveranno mai niente di illegale
#49anonimo
personalmente quando devo portare il mio pc in assistenza io toglo il 2° hhd che utilizzo come hhd per download ci ho scaricato di tutto e per questo che quando devo portare il pc in assisstenza tolgo hhd dal pc così sono al sicuro che non possa sbirciare
anche perche sul 2° hhd ho cose che e meglio che nessuno veda
#50dddd
io quando porto il mio pc dal tecnico per fargli mettere che ne so la ram prima di tutto ho 2 hhd esterni pieni di cose varie quindi nessun problema di trovare cose vietate secondo io utilizzo pennette usb e hhd esterni quindi a me non troveranno mai materiale pedo o altro quel genere di cose stanno alla larga da me io non utilizzo emule o altro io utilizzo solo file torrent e per scaricare film o altro utilizzo siti streaming