La diffusione di Microsoft nelle scuole: alcune riflessioni
In un economia sempre più globalizzata, le conoscenze e le competenze, rappresentano dei fattori distintivi e di molta importanza sia per le nazioni che per i singoli individui. Per fortuna oggi sono disponibili nuovi strumenti e tecnologie che facilitano la diffusione dell’educazione. Ad esempio le università offrono lezioni, gruppi di discussione, esami e lauree via Internet agli studenti di tutto il globo.
Microsoft ha rafforzato il proprio impegno nel migliorare l’accesso alle tecnologie e ad promuovere metodi d’insegnamento e apprendimento innovativi. Dice Gates:”Nel 2003 abbiamo lanciato un iniziativa chiamata Microsoft Parterns in Learning. Oggi questo programma interessa più di 3 milioni d’insegnanti e circa 76milioni di studenti“.
L’obbiettivo a detta di Microsoft stessa è quello d’intensificare l’attenzione verso le esigenze, gli interessi dei i sogni dei giovani, ovvero coloro che detengono le chiavi del futuro economico e sociale di ogni nazione. Microsoft punta a garantire al maggior numero di persone possibile, l’opportunità di sfruttare pienamente i vantaggi delle tecnologie, indipendentemente dal paese in cui vivono.
Proprio da quest’ultimo paragrafo vorrei porre a tutti voi una domanda attraverso il sondaggio qui sotto: ma è giusto che siano presenti solo applicazioni Microsoft nelle scuole? Questo è a parer mio un blocco molto grande alla diffusione ed allo sviluppo del open-source o sbaglio? Votate ed eventualmente motivate il vostro voto nei commenti.
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Categorie:
Educazione, Microsoft, Opensource, Problematiche Tags: bill gates, Educazione, Internet, Microsoft, open-source, programmi, scuola, sondaggio, sviluppo, università, voti, Windows, |
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#1leolas
ovvio (imho)
e leggete qui:
http://www.tuxjournal.net/?p=2336
🙁
#2Nik24Nik
secondo me no. perchè cmq la poca informatica che viene insegnata a scuola è cmq di livello base, per utenti pressochè digitanalfabeti, che quindi cmq non sono candidati all’uso dell’open source. i pochi che si distinguono, faranno cmq le loro esperienze con l’open source a casa loro, come già accade.
i professori per primi sono largamente limitat nell’uso del pc, e non sarebbero cmq in grado di usare altro che i sistemi microsoft, invasivi quanto volete, ma a prova di imbecille, almeno nelle loro funzioni più elementari.
#3Alessandro Baffa
Hai ragione Nik. Però forse con anche l’utilizzo dei sistemi open nelle scuole Linux avrebbe più utenti, nel lungo termine. Così invece solo pochi eletti fanno la “pazzia” di provare Linux. E il 90% lo disinstalla dopo 1 settimana, perchè avendo come riferimento la facilità d’uso di MS, rimane spiazzato dall’interfaccia “user enemy” del pinguino.
Ma io non credo sia un problema di velocità di apprendimento dell’informatica, che certamente Windows rende possibile. E’ proprio la cultura della condivisione del sapere, che in questo caso si traduce nel codice sorgente, che andrebbe fatto apprezzare nelle scuole.
Eh se no a scuola cosa impariamo .. ad usare Office? Quello è una cosa che le persone potrebbero benissimo imparare a casa. Non credi Nik?
#4Federica87
A questo punto cosa cambia mettere dei Mac? forse sono una valida alternativa a Winzozz!
#5Alessandro Baffa
Io credo che quando si parla di “Windows o Linux?” nelle scuole non si parli di facilità d’uso contro difficoltà d’uso. Perchè altrimenti chiedo anche a te, Federica, a scuola cosa insegnamo .. ad usare Office?
Io credo che quando si parla di “Windows o Linux?” si parli di “sistemi chiusi o sistemi aperti?”.
Sistemi chiusi in genere hanno applicazioni più semplici da usare, ma i sistemi aperti, una volta imparati, non solo permettono di imparare sistemi più usabili, ma anche ad apprezzare cosa voglia dire avere un sistema per il quale tu possiedi tutte le libertà: di modificarlo, studiarlo, ridistribuirlo ed eseguirlo ovunque.
Credo sia un valore aggiunto che Windows non può dare e che nelle scuole sia fondamentale da insegnare.
E il Mac, sotto questo aspetto, è esattamente come Windows: un sistema chiuso. Forse molto più chiuso di Windows.
#6Sergejpinka
Sto studiando la Patente Europea del Computer. La così detta “patente”. In quanto altro non è che l’apprendere programmi Microsoft. E tra l’altro non so nemmeno se sia una patente al pari della patente di guida. La patente di guida è una patente rilasciata da un organo dello stato (la motorizzazione) la patente del computer da un’associazione privata “Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico” (AICA).
Dal sito dell’AICA (http://aicanet.net/presentazione) “[l’AICA è un’]associazione dei cultori e dei professionisti dell’Information & Communication Technology”.
…bisogna contattare Beppe Grillo? …mistero…
#7Terence Hill
@Alessandro Baffa
//Alle lezioni non si dice mai “windows funziona così” //oppure “windows è fatto così”.
Certo perché è implicito: stai usando Windows.
//Quindi non è affatto una Windows-patente.
Io ho visto uno studiare “il modulo su Windows” (non so che nome ha di preciso quel modulo). Venivano chieste cose del tipo dove trovare una certa funzione attraverso il Pannello di Controllo (di Windows ovviamente) o nel menu di explorer. Veniva usato un CD con video e quiz interattivi.
Non nuocerebbe certamente se ci fosse almeno un capitoletto su Linux o comunque una parte che spieghi che esistono altri sistemi oltre a Windows, con relativa prova sul campo.
#8Alessandro Baffa
l'ECDL secondo me serve per certificare un certo livello di conoscenza informatica di base. Alle lezioni non si dice mai "windows funziona così" oppure "windows è fatto così", ma si spiega il concetto di file, cartella, hardware e software, sistemi operativi. Te lo dico perchè sono un insegnante di ECDL quindi so cosa dico.
Si insegnano poi ad usare applicazioni per l'ufficio che, è vero sono per Windows, ma funzionalità identiche a quelle che puoi trovare su Open Office (che va anche su Win).
Quindi non è affatto una Windows-patente. Fidati! 😉
#9Bad_Vista
su OpenOffice non sono stati investiti tanti soldi al contario del progetto della Microsoft Word!
#10pierfrancesco99
Concordo con Terence Hill, se ci fosse un altro capitolo dedicato all’open-source ed ai so alternativi non sarebbe male. Detto ciò il problema è alla base se a chi insegna ad usare il computer nelle scuole viene educato solo a windows non ci si può lamentare
#11Chiotas
Se vi fa così schifo windows e microsoft non usateli, non ve li ha prescritti il dottore!
#12pierfrancesco99
Il problema affrontanto in questo articolo non è Windows ci fa schifo 🙂
#13Slipperypond
A Chiotas non rispondo nemmeno, dato che il commento è sbrigativo e denuncia una certa disattenzione (quantomeno): l’articolo non parla di questo.
Per il resto, direi che il punto della questione è economico oltre che etico. Possibile che chi amministra le nostre scuole – dal Ministro alle regioni, ai presidi – non veda la possibilità di risparmiare dei bei soldi sulle licenze Windows? Immagino che il Ministero si affidi a dei consulenti su questo genere di cose. Quali sono le dinamiche che fanno sì che questi periti dicano al Ministro che installando Linux si possono informatizzare molti più istituti investendo in attrezzature anziché in licenze?
@Nik: In una certa misura è vero, Linux è un sistema meno intuitivo di Windows, ma a mio avviso solo quando si tratta di settarlo o installare della roba. Non mi pare che nella maggior parte delle scuole italiane si voglia insegnare a compilare un programma. In genere chi accede a un computer scolastico ha delle restrizioni su settaggi e installazioni. E comunque sia, si insegnano per lo più Office, in qualche caso Internet, e funzioni elementari di gestione dei documenti. Tra Windows e Linux non ci sarebbe molta differenza non credi? Tra imparare Word, Excel o i loro equivalenti gratuiti della suite Open Office mi pare la differenza in difficoltà non sussista. Se poi in alcuni istituti serve PER FORZA Windows, si comprano le licenze Windows.
Senza contare che se un ragazzo o una ragazza studiano Linux, sul loro pc cercheranno Linux, e se aumenterà la richiesta di Linux, le case forse (nel lungo periodo) inizieranno a vendere macchine con sopra Linux anziché Win – lo sta facendo ora la Dell – con conseguente calo dei prezzi. E maggiore diffusione dei sistemi open source.
Se mi sbaglio correggimi, io la penso così. 🙂
#14StromLem
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