“Togliete da Wikipedia quelle immagini di Maometto”. Parola di 180mila musulmani
La popolare enciclopedia Wikipedia sta, al momento, rifiutando di togliere dalle proprie pagine alcune immagini di Maometto considerate offensive nel mondo musulmano. Pensate che l’enciclopedia ha ricevuto oltre 180mila lettere di protesta, ma al momento non c’è stato nulla da fare. Le immagini, in particolare, sono presenti all’interno delle localizzazioni europee di Wikipedia, e sono tratte da miniature persiane e ottomane datate tra il quattordicesimo e il sedicesimo secolo.
L’Islam, lo ricordiamo, vieta qualsiasi rappresentazione del profeta Maometto. Gli autori dei diversi post, in ogni caso, non vogliono cedere alle pressioni che arrivano dal mondo musulmano, e hanno risposto che chi si ritiene offeso da queste immagini può semplicemente evitare di consultare le pagine delle versioni europee dell’enciclopedia. Una risposta, dunque, abbastanza forte e decisa.
Le immagini, ovviamente, non appaiono nella versione in arabo. In una delle due immagini, il volto di Maometto è velato (pratica largamente usata nell’arte islamica del sedicesimo secolo); in altre due, però, una del 1315 (che rappresenta la prima rappresentazione pittorica del profeta) e una del quindicesimo secolo, il volto è visibile. Tra le argomentazioni principali della protesta, il fatto che queste immagini sarebbero state appositamente inserite per insultare i fedeli musulmani.
Wikipedia, invece, rimanda al mittente le accuse, spiegando di riconoscere le tradizioni musulmane, ma siccome si tratta di un’enciclopedia che ha il dovere di rappresentare tutti gli aspetti della realtà da un punto di vista neutrale, non si autocensura per far comodo a un gruppo particolare. Inoltre, la vicenda non va a violare alcuna legge della Florida, che è lo stato degli Usa nei quali risiedono i server di Wikipedia. Una questione, dunque, abbastanza spinosa, soprattutto perché va a toccare i sentimenti religiosi di un grandissimo numero di abitanti della Terra. Cosa ne pensate? Wikipedia dovrebbe scendere a compromessi, oppure fa bene a continuare ad andare avanti, dritta per la sua strada?
Via | The Guardian
Categorie:
Censura, Curiosità, Internet, Problematiche, Wikipedia Tags: enciclopedia, Islam, musulmani, Wikipedia, |
||
Potrebbe interessarti anche
Articoli Correlati
#1Stefano
La più bella e fornita enciclopedia mondiale da “censurare” per far contenti un gruppo di persone? Ma stiamo scherzando?? Wikipedia DEVE spargere la conoscenza nel modo più neutrale possibile e la loro posizione è condivisibile al 100%! Hanno violato qualche legge in Florida? No. PERIOD.
#2Manuel
Buahahaha Brava Wikipedia!Ci mancherebbe altro…
#3Micheluzzo
Secondo me bisognerebbe rispettare tutte le culture e quindi anche tutte le religioni
#4Madgax
“Le immagini, ovviamente, non appaiono nella versione in arabo.”
ecco, questo è già un esempio di rispetto, le immagini non sono visibili a chi credo offensivo vederle, comunque dato che loro credono che noi siamo INFEDELI, non vedo perchè dobbiamo sottostare alle loro richieste. Non mi sembra che protestiamo tanto quando loro ci vengo a togliere la catenina col crocefisso dal collo quando andiamo a casa loro… Quindi i signori mussulmani rispettino la nostra scelta di essere informati e si tengano per loro i propositi di imporci la loro religione… che oltre tutto proviene, come la nostra, dallo stesso ceppo di origine!
#5Nik24Nik
Non esiste! Piegarsi a queste proteste isteriche fomentate dai soliti leader estremisti vorrebbe dire rinunciare e vanificare gli ultimi 3 secoli (post rivoluzione francese) di lotte per la libertà d’espressione e di parola in occidente.
Grande ammirazione per Wikipedia che non si è piegata ai ricatti ideologici di questi beduini incivili che non perdono occasione di scatenare finte e inutili proteste strumentali.
#6Lmp
Wikipedia ha censurato diverse cose (inerenti al sesso). Se censurasse anche questo, non mi stupirebbe affatto.
#7Cheope
Questione di punti di vista.
Gli islamici sono sempre visceralmente convinti e ai nostri occhi anche un po’ irragionevoli sulle questioni religiose. Ma questo fa parte della loro cultura, non possiamo biasimarli per questo. Loro hanno la guerra santa, mentre noi cristiani invece abbiamo il “porgi l’altra guancia”. Perciò se vediamo pubblicate su internet crocefissi capovolti o cose offensive della nostra religione, ce ne freghiamo. Loro invece s’inca++ano come bisie.
Per noi la rappresentazione di icone religiose è normale, anzi, è stata uno degli strumenti più forti per l’insegnamento e la diffusione del Cristianesimo nei secoli.
Per loro invece è un’offesa tremenda, perchè l’islam è religione notoriamente iconoclasta.
Non saprei proprio a chi dar ragione.
Per il diritto alla conoscenza, sicuramente Wikipedia non dovrebbe cedere. Ma penso che se fossi islamica mi arrabbierei anch’io e parecchio.
#8Hill
Basterebbe nascondere le immagini in qualche modo rendendole visibili a chi vuole cliccando su un pulsante. Magari avvisando ad inizio pagina che la voce in questione contiene delle immagini offensive per un determinato target d’utenza.
@Cheope: le guerre sante comunque le abbiamo avute anche noi (si chiamavano crociate) e sfido qualunque vero cristiano a non offendersi davanti a croci capovolte e altra roba satanica. L’unica cosa che ci differenzia è che in occidente il laicismo è più diffuso e la nostra cultura è più secolare. Di questo dobbiamo ringraziare l’illuminismo.
#9Mat
Rispetto fino ad un certo punto. Siamo fin troppo rispettosi e timorosi nei confronti degli islamici che hanno un po’ troppe pretese. Io potrei offendermi per qualsiasi cosa scritta in wikipedia, ma non vado certo a lagnarmi perchè non mi porta rispetto. E’ giusto che esprima la sua opinione neutrale. Ed è ora di smetterla di censurare qualsiasi cosa solo perché uno si alza la mattina e si sente offeso!
#10angelo
Siamo troppo tolleranti! ci facciamo pestare i piedi in casa nostra????
#11Hill
Wikipedia non è casa nostra… è di tutti. E il rispetto per il prossimo non è una cosa negativa ma un segno di civiltà.
#12Alex
che sia la volta buona (grazie alla rete) che gli aspetti più oscurantisti dell’Islam, come di qualunque altra forma di dottrina o ideologia, facciano i conti con l’irrazzionalità oltre che con la stupidità della censura, del concetto stesso di censura.
#13Francesco
E' naturale che i musulmani, che vietano la rappresentazione del loro profeta, si sentano svergognati dal fatto che loro stessi sono stati i primi a rappresentarlo, quelle icone, infatti, sono opera della loro arte.