Viva la libertà di espressione: riapre Wikileaks
Ne avevamo parlato proprio qualche giorno fa: un giudice statunitense aveva creato molto scalpore dopo la decisione di chiudere il sito Wikileaks, specializzato nella pubblicazione di notizie riservate e fughe di notizie. Ebbene, la novità è che un giudice federale ha ribaltato la decisione, e consentirà al sito statunitense di riaprire a tutti gli effetti.
La decisione – ricordate? – era stata accompagnata da un grande scalpore per chi parlava di diritti violati e libertà di stampa e di opinione calpestata. E durante il dibattimento (che è durato oltre tre ore) proprio chi si appellava al primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti è stato premiato: il giudice, infatti, ha pensato proprio al primo emendamento per giusitificare la propria decisione, spiegando che le misure intraprese non erano “costituzionalmente adeguate”.
Wikileaks, che prima era raggiungibile solo attraverso server fuori dagli Stati Uniti, ha da poche ore riottenuto indietro anche il dominio principale, il .org. A loro volta, gli avvocati della banca svizzera Julius Baer, che avevano citato in giudizio Wikileaks, hanno spiegato che esiste già un precedente del genere, nel quale il primo emendamento non era stato giudicato calpestato: alcuni anni fa la Corte suprema americana aveva infatti punito la messa in onda da parte di una radio locale di un’intercettazione telefonica.
In ogni caso, si tratta a mio avviso (almeno per ora, se la decisione non verrà di nuovo ribaltata) di un’importante vittoria che creerà sicuramente un importante precedente. Come avevate già scritto nei commenti, è impossibile tornare indietro di secoli: il giornalismo d’inchiesta, negli Stati Uniti come anche nel nostro Paese, deve continuare a poter denunciare le malefatte dei potenti , anche e soprattutto online.
Via | Slashdot
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#1Micheluzzo
Sono davvero contento per questo cambio di opinione della giustizia americana. Sono convinto che almeno su internet le censure non debbano esistere!!